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mercoledì 27 febbraio 2013

ELEZIONI, SENNO DI POI E ALTRI SENNI


Scrivo alcune riflessioni sugli esiti elettorali, per sfuggire al senso di depressione e frustrazione, e puntare ancora una volta sugli strumenti della ragione, anche se non è per  nulla consolatoria.

Con il senno di prima, vorrei commentare i risultati elettorali del centro-sinistra richiamando 2 punti, presenti nel mio testo di settembre sul programma di Bersani:

-          L’insufficienza delle proposte di riduzione dei costi della politica, centrate sul concetto di compensi ai politici riferiti alla media europea: rammentavo che pensioni e stipendi degli italiani (quelli che uno stipendio ce l’hanno) sono molto inferiori alla media europea; anche se in Parlamento non sarebbe passato nulla, il PD poteva fare proposte stringenti sul tema e rendere nota tale battaglia;

-          La mancanza di una visione pienamente ambientalista ed anche “terzo-mondista” sui temi della scarsità di risorse e della loro equa ripartizione (vedi PAGINE del mio blog): detto così pare solo un buon argomento da usare per perdere ancora più voti,  ma tuttavia ritengo che l’approfondimento di questi aspetti programmatici sulle effettive possibilità di uscire strategicamente dalla crisi europea (e non solo riproponendo la ripresa della crescita sui vecchi modelli di sviluppo, in parte logorati e alla lunga insostenibili) sia al fondo necessario nel confronto con l’ambientalismo del movimento 5 stelle, che mi sembra in verità piuttosto autarchico e  meccanicista, anche se ha in qualche misura monopolizzato l’attenzione di una parte dell’elettorato sensibile alla questione; se si punta sulla verità contro la demagogia, a mio avviso la veritàva allargata dall’europa all’intero mondo, ed anche ai figli dei figli dei nostri fratelli umani meno fortunati.

Con il senno di durante”, mi è sembrato che nella campagna elettorale, dopo la salita di Monti, la ri-discesa di Berlusconi e l’esplosione del caso MontePaschi, siano emerse soprattutto:

-          La limitata capacità di porre all’attenzione con più nettezza le proposte di programma sui singoli temi (lavoro, istruzione, sanità, ecc.),  un po’ anche per il tono colloquiale/minimalista del candidato Bersani, certo di apparenza simpatica e affidabile, ma spesso vago con i suoi “un po’ di lavoro in più” “qualche ragionamento sugli F35”  (molto più chiaro sui diritti, dalle coppie di fatto ai figli degli immigrati); ciò a maggior ragione a fronte di giornalisti interessati come sempre più ai gossip e agli schieramenti che non ai contenuti, o prevenuti come Gian Antonio Stella, che  per dimostrare che “i partiti sono sempre tutti uguali, sull’argomento “cultura”,  ad esempio, ha condotto una sua ricerca NON sui testi dei candidati, bensì solo sulle notizie sui candidati stessi riportate dall’ANSA (cosicché alla fine la stampa rispecchia solo se stessa);

-          L’atteggiamento difensivo sulle “agende altrui” (agenda Monti, pan-defiscalizzazione berlusconiana) e la scarsa promozione delle effettive diversità del centro-sinistra, dalle primarie al rispetto delle indagini giudiziarie e conseguente pulizia delle liste (sul MontePaschi, la minaccia di “sbranare” PDL e Lega, pur giustificata dalle travi nei loro occhi, è potuta apparire come una sorta di richiamo all’omertà di stampo Craxiano; non era possibile invece prendere le distanze da Mussari&C. già a partire dall’acquisto di AntonVeneta a quel prezzo?).

Con il senno di poi non è corretto discettare, sia perché “dovevo dirlo prima”, sia perché non si sa mai nulla sulle alternative mancate della storia (cosa sarebbe avvenuto se avesse vinto Renzi, oltre al fatto che tanti elettori, come me,  non iscritti al PD - forse non l’avrebbero votato? era possibile ed auspicabile spingere per elezioni anticipate a fine 2011, applicando al tattica maoista di “annientare il nemico quando arretra"? Ma il PdL è nemico o solo avversario?): però rinvangare diviene essere utile, quando  possono derivarne proposte valide anche per l’oggi e il domani, quali ad esempio:

-          Una moratoria sul finanziamento pubblico ai partiti: il principio del finanziamento per me resta valido, contro la ben presente minaccia della “plutocrazia” (vedi tutto l PDL, più Monti e Montezemolo, ecc., Grillo come persona incluso): ma poiché da alcuni decenni agli italiani proprio non va giù, forse è meglio rinunciarvi per qualche anno, puntando a contrastare la plutocrazia con la sola solidarietà militante di quelle centinaia di migliaia di persone che già contribuiscono con il loro lavoro volontario ai seggi delle primarie e ad ogni altro gazebo, corteo e manifestazione (tessuto umano e potenziale base anche finanziaria che la destra di tipo plutocratico non ha);

-          Estendere il metodo democratico di consultare iscritti ed elettori dalle sole primarie per la selezione dei candidati alla scelta delle priorità programmatiche, senza regalare questo strumentodella consultazione tematica/telematica al Movimento 5Stelle ed anzi sfidandolo sul terreno dell’effettivo coinvolgimento di massa (vedi confronto impari tra primarie del centro sinistra e “parlamentarie” dl 5 stelle) (sulla democrazia a 5 stelle vedi anche mio post “rappresentanze”).

Che dire invece sull’insieme del voto degli italiani? Lascio per ora l’argomento ai professionisti, cioè agli analisti dei flussi, ed anche agli analisti della psiche,  perché di SENNO ne vedo poco, soprattutto nei quasi 10 milioni che ri-votano Berlusconi (non credo possano essere tutti ricchi, abusivisti od evasori).

3 commenti:

  1. COMMENTI PERVENUTI TRAMITE E-MAIL

    Fra tante riflessioni mi rimane aperta una domanda:
    la Lombardia è da secoli regione industriale, finanziaria, liberale e di destra, ma oggi, per la prima volta, abbiamo presentato un candidato nuovo, non programmato da un partito, con carisma personale, quasi evangelico (un sorta di principe Miskyn evoluto), credibile quando discute gli argomenti: PERCHé nonostante questo ancora 5 punti in percentuale ci dividono dal centrodx?

    E' come se un Ambrosoli parlasse SOLO agli intellettuali, come se il suo messaggio (etico, giusto, di difesa degli ultimi, centrato sul lavoro) valesse solo per anime filosofiche: perché chi non arriva al 25 del mese, chi è deluso e offeso da tutto il marcio (delinquere politico) espresso da vent'anni di giunta lombarda NON lo ha votato?
    CC

    concordo con quanto scritto da te, aggiungo un po schematicamente il mio pensiero
    -non sono affatto sicuro che con Renzi avremmo vinto, anche a prendere il 4% in più non cambiava la sostanza, vedi ambrosoli in lombardia,
    -c'è una parte di italiani che non vuole essere governata dalla sinistra a prescindere da qualsiasi proposta essa faccia giusta o sbagliata che sia.
    -tutto quello che vuoi sgli errori di bersani, ma per un mese e stato oggetto di una campagna di stampa velenosa e ingiusta, che passi per i giornali di destra e filo grillini, ma il fuoco amico di santoro, flores, fazio, la stampa di torino con gramellini; a proposito: ma che gli hanno fatto il pd e bersani a questo signore.
    -la magistratura ci a messo molto di suo e secondo me non a caso, il caso mps gli e servita per azzoppare il pd e ricordargli caso mai vincesse di non rompere più di tanto, non hanno aiutato poi anzi sono state devastanti le inchieste sull, industria aereonautica, mio fratello che è alla aermacchi mi diceva che molti che lavorano li dopo le denunce sono tornati a votare lega, lo stesso è successo a taranto che tra l altro bersani non è andato ne taranto ne a termini imerese
    e sulla magistratura aggiungo anche che è ormai vulgata comune che nei confronti del nano ci sia una vera epropia persecuzione, o almeno cosi è percepita tra chi non si interessa o e politicizzato.
    - sono anche convinto che nulla avrebbe cambiato l'onda grillina, troppo squalificata era tutta la classe politica, troppo distanti sono i politici da problemi reali della gente, ci sono ormai vere e propie aree di forte sofferenza, io lo riscontro nella mia quotidianità, fatta di quello che una volta si chiamava proletariato e piccola borghesia, ragazzi sposati con figli che vanno avanti con l,aiuto dei genitori pensionati, artigiani edili che in tre mesi hanno lavorato si e no una decina di giorni, operai in cassa integrazione o mobilità che portano a casa 700 o 900 euri al mese che non hanno soldi per pagarene mutui ne affitti, un mio amico che gestisce un bar non sul lungo lago mi ha fatto vedere i suoi conti e tolte le spese e le tasse altissime, gli rimane in mano come un operaio, capisci che a questo punto non ce niente che tu possa dire che possa essere credibile,, se non con delle proposte chiare e radicali: non basta dire un po di lavoro bisogna dire come e quanto, non basta dire le tasse poi vedremo ma bisogna dire se si abbassano e a chi, una proposta radicale per me sarebbe stata questa che da qualche parte
    era echeggiata, mandare in prepensionamento tutta la generazione nata negli asnni cinquanta e che sono andati a lavorare giovanissimi perche ti assicuro che per quello che una volta era il popolo della sinistra della nostra generazione questa delle pensioni e la madre di tutte le ingiustizie.
    finisco con una grande speranza che come diceva il compagno mao grande è il disordine sotto il cielo ottima è la situazione
    volendo si può citare anche baldwin che dice e questo può anche accadere - la prossima volta il fuoco-
    con il compagno bersani fino alla vittoria finale ciao tom

    L'AUTORE DEL BLOG NON CONCORDA SU MAGISTRATURA E MONTE DEI PASCHI
    I RESPONSABILI (SENESI?) SE LA SONO PROPRIO CERCATA

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  2. PERVENTUTO TRAMITE E-MAIL

    Riflessioni condivisibili. Azzardo un paio di osservazioni da uomo della
    strada, sempre con il senno di poi. A
    proposito di Renzi, mi pare ci sia l'eterno problema che spostandosi al
    centro si perdono voti (e si vedono nascere partiti) a sinistra e
    viceversa. E' vero che (forse) se si candidava lui non si candidava
    Berlusconi ecc ecc, ma secondo me a questo punto è positivo non averlo
    bruciato (e spero non lo brucino in governi "balneari") e poterlo
    presentare come (unica vera) novità alle prossime elezioni, che non
    saranno lontane. E che la vecchia nomenklatura (D'Alema, Bindi ecc) si
    rassegni a un (definitivo) passo indietro. E che gli elettori di
    sinistra si rassegnino al male minore... :-) Circa il terrificante dato
    dei 10 milioni che ri-votano Berlusconi, si è forse sottovalutato
    l'eterno problema del martellamento (e rincoglionimento) delle sue Tv,
    mi è sembrato molto più spudorato che in passato. Infine un plauso al
    Porcellum, che ci regala sì l'ingovernabilità, ma grazie al premio di
    maggioranza alla Camera scongiura (spero che a quelle cifre non riesca a
    comprarne così tanti...) l'incubo degli incubi, il Cav al Quirinale.
    ciao
    Claudio

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  3. Immagine di sldt@alma.it








    PERVENUTO TRAMITE E-MAIL

    Ora berlusconi si aggira come un avvoltoio sulla
    difficoltà di formare un governo. Per presentarsi poi, dopo eventuali
    fallimenti, come salvatore.
    la sua proposta di una grande coalizione è un gioco troppo evidente,
    abbracciare l'avversario per poi lasciargli in mano il cerino acceso, e
    passare all'opposizione, come con Monti. Pare che solo la falsa
    intelligenza di D'Alema voglia cascarci, come già fece con la
    multicamerale, e in occasioni successive. Non vuole rendersi conto che
    Berlu. non è un avversario ma un nemico, non solo politico ma
    antropologico. Se riuscisse un rapporto tra PD e M5S, sarebbe positivo
    perché tutti e due hanno qualcosa da imparare reciprocamente. Mi sembra
    che Bersani abbia fatto bene a lanciare la proposta, e il SEL sarebbe un
    interfaccia utile. E persino lo sarebbe un populista organico come
    Celentano, che sull'Europa ha detto qualcosa di più saggio che non
    Grillo. Il PD ha una mentalità troppo parlamentare per cui le sue
    proposte sono vaghe come già disposte a priori al compromesso, mentre
    sarebbe saggio pensare che il compromesso non è un "a priori" ma un
    eventuale "a posteriori". In generale ma soprattutto in campagna
    elettorale, se no è tutto vago come secondo il tuo "senno di prima" e
    "di poi". Questa vaghezza del PD è anche effetto della sua composizione
    multiforme, nonché dai complessi degli ex PCI tormentati e intimiditi
    dai loro sensi di colpa. La situazione però mi sembra dinamica, anche se
    è molto potente l'efficacia dei "capri espiatori" su cui si basa ogni
    captazione populista nella crisi: capri espiatori come l'Euro, l' UE,
    peraltro giustamente criticata, i partiti, peraltro giustamente
    criticati.... Anche se si è attenuata, come capro espiatorio, la
    questione dell'immigrazione.
    Intanto il M5S ha ampiamente contribuito a regalarci Maroni, che così è
    "andato a dama" al nord.
    Mi ha stupito rilevare la scarsa influenza della Chiesa, che ha
    spostato in modo fallimentare i suoi favori sul centro di Monti e l'ha
    sottratto almeno in parte a Berlu. e tuttavia quello ha avuto .
    ripresa, pur nel suo tracollo di voti.
    Povero Monti: voleva costruire una destra decente e non ce l'ha fatta:
    in Italia si vuole una destra indecente.

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