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giovedì 20 marzo 2014

CAMBIAMENTO

Cosicché il Renzismo è in sella, e già ampliamente analizzato dagli analisti e lodato dai laudatori.
Di mio vorrei aggiungere due considerazioni:
-          -               La sintesi mi sembra “che qualcosa cambi affinché SEMBRI che tutto cambia”: con qualche difficoltà per chi critica le scelte del QUALCOSA, facilmente additati per conservatori, contrari al CAMBIAMENTO; eppure ci sono molti esempi, nell’agenda Renzi, di priorità distorte, o dimenticate: dai pensionati poveri ai deputati ricchi (i risparmi “politico-parlamentari” solo dall’abolizione dei senatori) ai manager privati ricchi quanto gli pare…

-         -  Un altro aspetto meritevole di approfondimento, sotto diversi aspetti, è a mio avviso il modello organizzativo e antropologico che emerge dalle soluzioni prospettate per Provincie e Senato, nonché per lo stesso PD, e cioè il cumulo delle cariche del Super_Sindaco_Assessore-Provinciale_Senatore che nel contempo ricopre anche importanti cariche di partito: un modo di risparmiare stipendi che però tende a selezionare un personale politico a tempo più_che_pieno, poco conciliabile con i tempi di una vita familiare e con una corretta alternanza tra vita politica e vita comune, tra gente politica e società civile: non mi sembra il massimo né per il femminismo (che a noi ex sessantottini ci ha contagiato in profondità), né per la stessa democrazia. 

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