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mercoledì 18 febbraio 2015

DISAGIO PACIFISTA

Avere dei nemici dichiarati e che dichiarano di voler sterminare o assoggettare il resto del mondo, come gli Jihadisti dell’ISIS, è molto imbarazzante per la coscienza pacifista che con pazienza molti di noi si sono formati negli ultimi decenni, di guerre fredde o lontane o apparentemente altrui, oppure in cui ci sentivamo vicini ai più deboli delle parti in conflitto.
Ma questi inimicizia non l’abbiamo scelta, né si rivolge solo contro il sistema di potere occidentale, verso il quale abbiamo manifestato, molti di noi, dissenso od addirittura antagonismo: il fondamentalismo islamista dell’ISIS, di Boko Haram e simili è micidialmente ostile ai fondamenti illuministi della civiltà europea, non contempla miscredenti buoni, e lo dimostra con il trattamento crudele riservato anche agli stranieri catturati tra i cooperanti ed i giornalisti non allineati.

Perciò proviamo paura e desiderio di difendere le nostre libertà civili (nonché quel tanto di  femminismo a fatica raggiunto) dal terrorismo e da tutte le possibili forme della “guerra santa”: a maggior ragione quando il nemico colpisce a Parigi e a Copenaghen, oppure scorrazza sulle sponde del Mediterraneo.

Percorsi non-violenti non sembrano applicabili, e comunque non utili nel breve periodo, e si finisce per apprezzare, oltre alle operazioni di polizia, la stessa guerra guerreggiata, sia pure con molti se  e molti ma: con la copertura dell’ONU, mandando avanti gli altri (ad esempio gli egiziani e/o altri libici in Libia), “limitandosi” a bombardare.


Vengono anche altri “cattivi pensieri”, e cioè che siano più efficaci strumenti “non convenzionali”, quali quelli sempre usati dai servizi segreti delle grandi potenze, e da molti di noi finora disprezzati e condannati.

2 commenti:

  1. PERVENUTO TRAMITE E-MAIL:
    a proposito di disagi pacifisti, e fondamentalismi vari, per qualche secolo l'occidente con in testa i democraticissimi USA, ha seminato in tutto il resto del mondo vento, ora raccoglie la tempesta.
    non dimentichiamo chi ha letteralmente spazzato via nel medio oriente, i gruppi dirigenti laici e progressisti, che oggi sarebbero veramente una carta importante da giocare, chi ha sterminato la sinistra nazionalista palestinese, chi ha pulito etnicamente dal libano il partito comunista, chi ha finanziato i talebani afgani che oltre a tagliare le gole dei soldati russi, si sono dedicati con altrettanta ferocia a sterminare la società civile, in particolare insegnanti e donne troppo libere.
    aldo io non so come si puo rispondere alla tempesta che si è scatenata, non ho mezzi e conoscenze per rispondere, ma una domanda a chi può rispondere la farei, che differenza c'è, tra il califfato mussulmano e la repubblica democratica dei narcos messicani, mi sembra che usino i stessi sistemi feroci, pero i primi sono mostri, degli altri nessuno ne parla anzi vanno bene: ammazzano comunisti.
    T.C.

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    1. circa le responsabilità millenarie degli occidentali, concordo (e ne avevo parlato ampiamente nei precedenti testi sull'argomento, e solo per questo non mi sno ripetuto); non vedo molto l'analogia con i narcos messicani (e dintorni), ugualmnete detestabii (e poco denunciati), perchè l'ISIS&Co sono propriamente una espressione totalitaria (assoggettare tutti i diversi), mentre le mafie, anche quando spedroneggiano in un territorio, mantengono la loro natura parassitaria, per cui non tendono ad assimilare i diversi (e gli altrove), bensì a dominarli lasciandoli formalmente in piedi, perchè e finché producono ricchezza da succhiare

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