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giovedì 17 dicembre 2015

RICERCA "TRA-I-LAGHI" - RIEPILOGO DEL FORUM DI BREBBIA 20-11-15 A CURA DI FULVIO FAGIANI

DALLA NEWS-LETTER DI "AGENDA 21 LAGHI"

Come siamo cambiati dal 2.000? Era la domanda a cui Anna Vailati ed Aldo Vecchi, autori della ricerca “tra-i-laghi” presentata al 16° Forum di Agenda21Laghi, hanno cercato di dare risposta attingendo ai censimenti del 2011 e del 2001 e ad altre fonti, come I.S.P.R.A., Camera di Commercio, Provincia, Agenzia delle Entrate e Regione.



Il territorio indagato è quello dei 17 Comuni di Agenda21Laghi più Bardello, Biandronno, Malgesso, Sangiano, Sesto Calende, Ternate e Travedona Monate.
Il territorio. Malgrado abbia subito negli anni un consistente consumo di suolo, le percentuali al 2012 segnalano una destinazione urbana del 13% (contro il 18% della media provinciale) ed una agricola utilizzata da aziende professionali del 9% (contro il 40% regionale e nazionale).
Tuttavia, considerando i boschi e le altre aree coltivate, permane nell’insieme un patrimonio verde consistente e di valore.
La popolazione. La popolazione è cresciuta in misura rilevante, +11% dal 2001 al 2011, anche se in modo molto disomogeneo tra Comune e Comune, con un contributo di stranieri quasi pari a quello di cittadini italiani. Una popolazione in cui la percentuale di diplomati e laureati è salita dal 30,8% al 38,8%, con alta quota di proprietà dell’abitazione, 74,7%, e con un pendolarismo fuori Comune passato dal 31,7% al 34,6%.
Lavoro. La crescita della popolazione residente ha comportato la crescita degli attivi, ma non ha trovato pari corrispondenza nell’occupazione all’interno dell’area. In breve, con 8.200 residenti in più, di cui 4.500 attivi, gli occupati sono cresciuti di 3.200 unità, quindi meno degli attivi con un conseguente aumento dei disoccupati, ma soprattutto con una contestuale   perdita netta di 400 posti di lavoro in loco. L’effetto della crisi, combinato con l’incremento demografico. è stato dunque un’accresciuta disoccupazione (7%) e soprattutto un maggiore pendolarismo verso l’esterno dell’area (+3600).
Il sistema economico. Il sistema economico locale ha avvertito i colpi della crisi, ma si è anche trasformato nella sua composizione interna. Ha perso posti di lavoro la manifattura (-3.500) solo parzialmente compensata dalle costruzioni e dal terziario (+2.700).
Il turismo. Il settore del turismo ha visto crescere il suo peso percentuale, almeno come numero di imprese, con una netta prevalenza di strutture extra-alberghiere rispetto a quelle alberghiere. Caratteristico per l’intera Provincia è il basso il numero dei pernottamenti pro-capite, 1,8, rispetto ad aree di maggior tradizione turistica come il Lago di Como (2,7) e soprattutto il Garda bresciano (4,8).
Articolazione interna. Difficile invece individuare dinamiche comuni entro il territorio analizzato, dove invece prevale la frammentazione e disomogeneità delle tendenze: un’area policentrica e centrifuga? Tuttavia si riscontrano una proporzionalità tra dimensione demografica dei comuni e flussi pendolari in uscita (oltre la metà dei residenti per i comuni più piccoli, attorno al 30% per i maggiori) e una convergenza di alcuni indicatori di benessere sociale per il territorio tra il lago di Monate ed il basso Verbano.       
Ai dati elaborati si è aggiunta anche l’esperienza di Agenda21Laghi, che in questi anni (proprio dal 2.000) ha condotto iniziative e progetti in collaborazione con soggetti locali.
Sono state prese in considerazione le azioni nel campo dell’efficienza energetica (progetto Distretto di Transizione Energetica dei Laghi, energia a km0, sportello energia), dei prodotti a km0 (censimento dei produttori e prodotti, ristorazione a km0) e del turismo.
In essi si è spesso rilevata una debolezza dell’offerta, con l’eccezione delle imprese operanti nel campo dell’energia.
In generale prevale la piccola dimensione e la frammentazione, aggravate dalla scarsa attitudine alla cooperazione. Le molte potenzialità presenti fanno così fatica a tradursi in realtà concreta.
Che lettura dare, soprattutto in una prospettiva futura?
Dai dati della ricerca emerge tra l’altro il dato della perdita di posti di lavoro, dovuta principalmente alla crisi della manifattura, cui non si capisce se il terziario possa rispondere in modo efficace e duraturo.
La dispersione e la piccola dimensione dei soggetti privati e pubblici fa intravedere una debolezza complessiva, incapace al momento di guidare la trasformazione, che viene invece subita.
Tra gli intervenuti molti hanno avanzato la richiesta che i Comuni trovino forme di aggregazione e di coordinamento per diventare il soggetto forte mancante e la sollecitazione a puntare molto sulle potenzialità turistiche, poggiate sulle qualità paesaggistiche, naturalistiche e storiche e sulla felice collocazione geografica, tra area milanese, Laghi e Svizzera.

La ricerca è consultabile e scaricabile dalla sezione “tra-i-laghi” del sito www.agenda21laghi.it (indirizzo www.agenda21laghi.it/vivere_tra_laghi.asp )
FULVIO FAGIANI

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