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martedì 31 gennaio 2017

TRUMP, NO GRAZIE

Di fronte alla “escalation” dell’America di Trump, su cui molto è stato detto e non ho nulla da aggiungere, vorrei invece invitare a riflettere su 4 proposte concrete di contro-escalation:

come cittadini consumatori: evitare di acquistare prodotti MADE IN U.S.A.

come cittadini italiani: ridiscutere la presenza di basi americane in Italia (ciò che più brutalmente si diceva come “buttiamo a mare le basi americane”)

come cittadini europei: rilanciare l’Unità Europea a tutti i livelli possibili

come cittadini del mondo: spostare l’ONU da New York (a Ginevra, per cominciare).

Aldo Vecchi

12 commenti:

  1. PERVENUTO VIA FACE-BOOK (INSIEME A 12 MI PIACE E 4 CONDIVISIONI)
    le sottoscrivo, solo alla prima aggiungo "possibilmente"
    G.P

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  2. PERVENUTO VIA E-MAIL
    d'accordo, ma se oltre a questo si cominciasse a fare una seria analisi sul perché ciò e stato possibile, e può esserlo anche in europa, dove mi sembra che i trumpisti non manchino, e poi perché solo trump e gli usa, perché non anche ergodan, o l indiano modi, o la birmania della grande democratica icona dei democratici che non dice una parola sul massacro della minoranza mussulmana
    T.C.

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    1. D'accordo, non solo Trump, ma cominciamo da qualcosa (francamente l'indiano Modi non sta rompendo più di tanto, fuori dei suoi ampi confini).

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    2. ULTERIORE REPLICA DI T.C.
      però devi ammettere che Trump, una cosa sensata l'ha detta, quando - riferendosi alle manifestazioni di protesta delle donne e di altra umanità varia - dice: "invece di manifestare perché non sono andati a votare", e centra il bersaglio, perché tre milioni di elettori di sinistra hanno votato democratico, ma non la Clinton, ed ora si piange sul latte versato.
      Come succederà in Italia grazie alla guida del grande ed inteliggentissimo leader Massimo D'Alema.
      povera Italia, povera america e povera anche la sinistra
      T.C.

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  3. PERVENUTO VIA E-MAIL
    prodotti USA; da tempo, ma le multinazionali sono piovre.Si formino gli elenchi come per la Nestlè (anche se alcuni prodotti della Findus non sono male....)
    ah certo! intanto ci cucchiamo gli F35 da 120ml/cad, ovvero 1500 turbine circa che sull'appennino......
    con grande forza, se vogliamo,in tutti i sensi....
    simpatico, e se provassimo a togliere il veto USA?
    ciao
    M.F.

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    1. - prodotti USA: vista la specifica retorica di Trump sui "posti di lavoro in America", mi limiterei a boicottare i manufatti lì trasformati, mentre l'insieme del fenomeno multinazionali mi sembra assai più imprendibile
      - basi americane: anche qui c'è una specificità, nel senso che in questa fase storica non è l'Italia ad averne bisogno (se mai ne ebbe, visto con gli occhi dell'establishment, in funzione anti URSS); F35: può assomigliare; non capisco invece che ci azzeccano le pale eoliche
      - riformare tutta l'ONU (e tutti i 5 diritti di veto) mi sembra più remoto che un "semplice trasloco".

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    2. ULTERIORE REPLICA DI M.F. TRAMITE E-MAIL
      prodotti: se ce la si fà, molto, molto difficile;facciamo l'elenco
      F35;non capisco io le pale eoliche, altro argomentare e considerando che vi sono produttori tutti italici;rimango sulle "turbine", quelle per la neve! ( tra le altre prodotte in italia)
      -se ce la si fà, perchè non il trasloco, credo sia molto più incisivoil veto;facciamo un calcolo e un raffronto in termini di ....costi benefici...per usare un termine ricorrente..
      M.F.

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    3. AGGIUNTE DI M.F., TRAMITE E-MAIL
      possiamo iniziare l'elenco delle contro prescrizioni, ovvero dei non consumi?
      iniziamo dalla pareferia per arrivare all'attuale cuore o viceversa? direi che si può iniziare dalla periferiza, pertanto:
      Mc Donald's, chi se ne importa se usa da poco carni italiane o quasi e poi si veste di verde
      Cocacola, ricetta devastante la salute dei più, anche se leggera o con pochi zuccheri, che ha tolto a "babbo natale" il suo vestito verde per colorarlo di rosso, così lo si nota di più e poi il rosso "trascina", del resto anche cappuccetto rosso.....
      dopo aver mangiato e bevuto,poi
      Dodge, auto e furgoni, grandi cilindrate per nulla risparmiose, senza nascondere alcunchè a volkswagen
      Mustang, non il cavallo, anche se rare e fascinose
      General Motors, queste già più usate.
      per ora, e ti lascio aggiungere, poi, alla fine, diffondiamo
      M.F.

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  4. PERVENUTO VIA S.M.S.
    condivido totalmente il tuo giudizio su Trump, assieme alle posizioni da prendere
    P.B.

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  5. PERVENUTO VIA FAC-BOOK, DOPO UNA 5^ CONDIVISIONE
    Sottoscrivo, anche se penso, che qualsiasi azione forte contro gli USA (come chiudere le basi) comporterebbe di essere attaccati: O con me o contro di me.
    R.V.M.

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  6. PERVENUTO VIA E-MAIL
    bravo aldo. concordo con i tuoi suggerimenti ed aggiungo che come stato italiano farei pagare le tasse sul fatturato in italia a tutte le multinazionali americane che hanno formalmente domicilio fiscale in irlanda e pagano da noi tasse ridicole ed offensive nei confronti di normali aziende italiane.
    L.C.

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  7. MAIL ANCORADA M.F.
    continuo l'elenco dei prodotti americani da escludere dai miei consumi; non è faticoso, per me, tali sono i consumi bassi e contenuti nella qualità.
    Mi sono accorto di calzare due paia di scarpe, ovviamente alternandole, che hanno matrice americana; e sono comode, accidenti. Mi sacrifico e le accetto un poco come il peccato che commisi durante la sistemazione di casa mia.Più di trentacinque anni orsono. La consorte mi chiese serramenti bianchi; io, che li avrei voluti in legno, mi posi il problema della futura manutenzione che sarebbe stata anche bella, ogni due o tre anni (oggi sarebbero almeno una diecina di interventi), ma, suvvia, tempo ed energia da impiegare altrove, oltre ai materiali, pennelli etc.etc. Scelsi, peccando, serramenti in PVC, ma di quello allora considerato "buono" e di una importante e brava ditta. Mi sono confessato, ovviamente data la mia pregressa educazione, ma mi è stato risposto che tutto assommato la "tua dose di petrolio" l'hai avuta, tienila stretta e non farlo più. Tutto questo, come è ovvio, nulla ha a che vedere con il PD; del resto non sono mai stato tra coloro che si sono turati il naso o hanno scelto il meno peggio: con il massimo rispetto. Semplicemente che, educato alla ricerca del bene, anche non necessariamente assoluto, non sono per le vie di mezzo e quindi... Come le verità che non dico debbano essere LA VERITA', ma almeno ordinatamente le Verità; insomma, considerandomi un "piccolo e modesto artigiano della conoscenza", mi si lasci questa piccola libertà nel dubbio. Tornando ai prodotti americani da cancellare, è evidente che si pensi a qualcosa di concreto, palpabile, materiale; la cui forma "rispetti" l'entità del bisogno. Leggo, senza sobbalzare, che Facebook ha chiuso il 2016 con un utile (utile!) di 10,2 miliardi di $. Cifra che potremmo tranquillamente equiparare a quaella di un paese della America Latina (quando si dice america si dovrebbe distinguere, appunto). E' un bravo ragazzo questo americano ( distinto forse anche dal suo Presidente) che si occupa delle eguaglianze partecipate, comunitarie e solidali, di coloro che si servono (ma sono asserviti) di Facebook. Più americano di così non si potrebbe proprio; sottrae pubblicità ai canali tradizionali, attinge informazione come una Avis virtual-tecnologica, la rivende e la riutilizza per autoalimentarsi, che si vuole di più? Ucciderà anche il giornalismo di fatto morente nonostante alcuni scelgano di condividerne le bare.
    E siccome FB non si tocca, non si mangia, non si strofina e non si semina nell'orto, che dire?ma soprattutto, che fare? (tra non molto 100anni oltre a quelli che scadono oggi)
    ciao
    M.F.

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