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lunedì 30 settembre 2019

UTOPIA 21 - SETTEMBRE 2019 - I 29 PUNTI DEL GOVERNO CONTE BIS



Un rapido commento sul documento programmatico condiviso da 5Stelle, PD e LEU

Ritengo superfluo trattare della fragilità politica della nuova maggioranza emersa dalla crisi improvvidamente aperta (e poi subita) dalla Lega di Salvini, perché il tema, già palese in sé, è stato ampiamente sviscerato da tutti i principali commentatori della stampa e della televisione.

Richiamando i miei precedenti commenti ai testi dei programmi elettorali (commenti analitici per le elezioni politiche del marzo 20181, e sintetici per le elezioni europee del maggio 20192), mi sono cimentato nella lettura del testo ufficiale3 del programma condiviso dalle forze politiche che sostengono il governo Conte-Bis, ovvero MoVimento 5 Stelle – Partito Democratico – Liberi E Uguali.

Ne ho ricavato il seguente breve commento (oltre agli specifici aggiornamenti per il mio contemporaneo articolo su Suolo-Territorio-Urbanistica):

1)    Il testo nasconde sotto formule semplificate ed ambigue i probabili contrasti tra gli alleati di governo, in materia di immigrazione, istituzioni, giustizia, infrastrutture, investimenti pubblici; e tace su altri nodi come TAV, ILVA, Alitalia, ed eventuali correzioni su pensioni (quota 100) e reddito di cittadinanza.

2)    A mio avviso resta la sostanziale illusione che la cospicua sommatoria di provvidenze sociali enunciate, assieme agli investimenti per l’innovazione produttiva e per la riqualificazione del territorio, possano coniugarsi con l’alleggerimento della pressione fiscale, la ripetuta giaculatoria della ‘spending rewiew’ e con un qualche ragionevole equilibrio – a scala europea – tra politiche espansive e controllo del debito pubblico.

3)    Da tale illusione consegue, sempre a mio avviso, la sostanziale elusione delle scelte di politica economica e fiscale che sarebbero necessarie per una effettiva svolta ‘verde’, i cui connotati sono pur ampliamente enunciati nel testo della nuova maggioranza governativa, senza però mettere in discussione i presupposti della crescita e dello sviluppo.

Tuttavia i 29 punti del documento, abbastanza concisi e di facile lettura, appaiono quasi un testo organico, e rappresentano una evoluzione positiva rispetto ai precedenti programmi elettorali del 2018 e del 2019, soprattutto sul fronte del MoVimento 5Stelle, di cui non si ripetono le stucchevoli formulette salvifiche sul “taglio degli sprechi” o della democrazia diretta (non compare, ad esempio, nemmeno la riforma del referendum, con l’introduzione di quello propositivo, benché sia già incardinata come legge di modifica della Costituzione), né le quisquillie demagogiche come quella sui pannolini.

Fonti:
1.    Aldo Vecchi – LETTURA E CRITICA DEI PROGRAMMI ELETTORALI PER IL 4 MARZO 2018 – Pubblicato su UTOPIA21 di marzo 2018 
2.    Aldo Vecchi – VERSO LE ELEZIONI EUROPEE – Pubblicato su UTOPIA21 di maggio 2019 
3.    “PROGRAMMA GOVERNO M5S-PD UFFICIALE” – PDF reperito solo su www.money.it

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