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venerdì 23 agosto 2013

GALLINO E BISMARCK


Ho apprezzato molto “Finanz-capitalismo” (vedi mio blog “relativamente, sì”) ma non mi sento di seguire Luciano Gallino nel proclama anti-Merkel  su “La Repubblica del 22 agosto 2013.

Va bene contestare l’erronea linea dell’austerity che non fa uscire dalla crisi dopo i trilioni  impiegati per salvare le banche (che la crisi l’hanno creata), va benissimo segnalare i misconosciuti vantaggi della Germania di oggi nel cambio favorevole Euro/altre monete e sul differenziale dei tassi di interesse: ma non condivido di rinfacciare ai tedeschi, nel 2013, il mancato saldo dei “debiti di guerra” imposti dalla Francia nel 1919 in misura esorbitante (laddove la Germania aveva solo il torto di aver perso la 1^ guerra mondiale).

E’ vero che per spiegare il trattato di Versailles dovremmo risalire all’iniquità di Bismark al termine della guerra franco-prussiana del 1870, ma chi si ferma più? (Napoleone… Giulio Cesare …?).

L’Europa dovrebbe essere fatta per superare e dimenticare queste brutte storie, non per rinvangarle.

Aldo Vecchi

4 commenti:

  1. PERVENUTO TRAMITE E-MAIL
    Sono totalmente in grande sintonia con te
    P.B.

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  2. PERVENUTO TRAMITE E-MAIL
    Condivido
    R.C.

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  3. PERVENUTO TRAMITE E-MAIL
    per quanto riguarda la prima guerra mondiale, sono convinto che hanno vinto i peggiori, francia e inghilterra in primis, se vincevano gli imperi centrali avremmo evitato un sacco di guai fascismo e comunismo compresi, avremmo avuto un europa socialdemocratica magari un po' autoritaria ma dove la classe operaia avrebbe avuto un ruolo e una storia diversa.
    hasta T.

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    Risposte
    1. Non sono convinto di quanto Tu affermi, anche se Lenin ha fatto il possibile in questa direzione...
      Certo se Wilson avesse frenato la rivincita francese nei trattati di pace, forse ci saremmo risparmiati la seconda guerra mondiale.

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