Pagine

mercoledì 9 marzo 2016

5 STELLE: REFERENDUM ABDICATIVI?

La complessa vicenda dello scontro parlamentare al Senato sulla legge Cirinnà per il riconoscimento delle “Unioni civili” è stata ampiamente commentata ed interpretata, ma vorrei aggiungere una notazione specifica sulla trasformazione del MoVimento 5 Stelle riguardo alla sovranità dei Cittadini.

Fino a ieri il M5S ha teso ad identificare dinamicamente come una sola cosa (con pericolose vocazioni totalitarie):
-          se stesso (cioè i detentori del marchio, Grillo&Casaleggio),
-          i “cittadini-in-rete” (cioè alcune migliaia di aderenti iscritti a votare nelle consultazioni interne)
-          gli eletti nelle istituzioni, immaginati come puri porta-voce dei “cittadini-in-rete”.
-          l’intero elettorato (progressivamente liberato dall’oscurantismo partitico che fa velo alla verità “della rete”: in particolare ipotizzando strumenti quali i referendum propositivi, nascenti dall’iniziativa del M5S stesso; come ad esempio la fallimentare e fallita campagna contro l’Euro).

Non a caso senza nessuna analisi né sociale né antropologica sulle pur evidenti ed enormi “sacche di resistenza” che impediscono a larga parte degli altri cittadini a convertirsi velocemente alla suddetta verità, rimanendo succubi della perfidia della “casta”.

L’opportunismo elettoralistico mostrato con chiarezza dal M5S sul delicato particolare della adozione del figliastro da parte di copie omosessuali (in ispecie se maschili), escludendo una specifica consultazione dei “cittadini in rete” (e riferendosi probabilmente ai sondaggi sugli umori dell’elettore “medio”), ha portato il cauto Di Maio ad invocare anche la devoluzione della specifica decisione ad un referendum “normale” (non si sa in base a quale norma, essendo ora possibili solo i referendum abrogativi), senza alcun  ruolo propositivo nel merito da parte del M5S.

Mi pare importante sottolineare tale desiderio di un referendum consultivo tra tutti gli elettori, dopo aver scavalcato la consultazione tra i propri militanti, come parziale abdicazione al proprio ruolo di avanguardia e parziale sconfessione della pretesa totalitaria di identificazione tra M5S, “rete” e “tutti i cittadini”.
Non so se sia una evoluzione verso il principio di realtà od una involuzione verso il puro elettoralismo, ma ho comunque l’impressione che se al M5S si toglie la retorica della Rete, poco altro avendo approntato, rischia di cadere nel banale.

Anche Bertoldo, che usa una rete per sfuggire al dilemma nudo/vestito, senza Rete rimane nudo come un qualunque Re.

1 commento:

  1. PERVENUTO VIA E-MAIL
    Quanto ai 5 stelle il loro voltafaccia sulla cirinnà ho messo a nudo il loro opportunismo politico. Cosa che li rende simili se non peggiori a tanti altri partiti che loro si affannano a criticare.
    L.C.

    RispondiElimina