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giovedì 4 febbraio 2021

UTOPIA21 - GENNAIO 2021: IL FESTIVAL UTOPIA 2020, IN VIDEOCONFERENZA

 

 

Nello scorso autunno si è tenuta l’edizione 2020 del Festival dell’Utopia di Varese, dal titolo ‘Prendersi cura del pianeta e delle persone’, ovvero ‘… ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido il grido delle persone’.[1]

 

 

Nel precedente numero di Utopia21 1, Fulvio Fagiani ha già riepilogato le “Tre lezioni scientifiche” [2] che si sono svolte nell’ambito del Festival, in orario mattutino per favorirne l’utilizzo in ambito scolastico, nel mese di ottobre.

 

Lungo un calendario più ampio, tra il 29 settembre ed il 24 novembre 2020, si sono sviluppati gli altri incontri del Festival dell’Utopia 2020, tutti nella forma della video-conferenza (sulla piattaforma Zoom), tranne la serata inaugurale che – pur trasmessa su Zoom e su FaceBook - è stata effettuata “in presenza”  presso il Salone Estense, gentilmente concesso dal Comune di Varese (che è partner del Festival, che gode altresì del patrocino dell’Università dell’Insubria e del contributo di CGIL e SPI), ed ha avuto come protagonista il filosofo e psicanalista Romano Madera sul tema “L’utopia del prendersi cura”.

“Estendere e approfondire tempi e modi della cura è uno dei tratti specifici che sono all'origine dell'umano come essere che ha fatto della cultura la sua seconda natura. Il compito immenso che ci sta davanti è fare un salto evolutivo in questa stessa direzione: estendere e approfondire la cura per la natura e per tutti gli umani, per ciascuno: di qualsiasi nazione, religione o non religione, genere, classe o strato sociale sia una persona”

Di questo primo evento, purtroppo, non è riuscita tecnicamente la registrazione; la tematica è stata rielaborata in parte da Fulvio Fagiani, nell’editoriale di novembre di Utopia21, dal titolo “Utopia o realismo (o realismo dell’utopia?)” 2.

Sul pensiero di Madera in materia di utopia3 ho riferito anch’io in un precedente articolo4.

 

Per gli altri incontri, invece, si può accedere in differita a registrazioni tecnicamente abbastanza soddisfacenti, ai seguenti indirizzi della piattaforma Youtube:

 

Conferenza su “Giorgio Nebbia L’ecologia e il capitalismo”, con Lelio Demichelis, Università dell’Insubria, Marino Ruzzenenti, Fondazione Micheletti 5:

“Perché l’ambientalismo e la cura per la biosfera hanno una storia antica. Torniamo quindi a riflettere sull’ultima, ma non inattesa, crisi ecologica e climatica nel nome di Giorgio Nebbia, uno dei massimi esperti italiani (ma di fama internazionale) di ambiente, merci, consumismo, sostenibilità, crisi del capitalismo – purtroppo mancato nel luglio 2019.”

 

1a parte - https://youtu.be/erO-l6fkcI0

2a parte - https://youtu.be/Dg4LsexH6Hc

3a parte - https://youtu.be/49yZGg-qSU4

 

Conferenza di Antonio Balistreri, consulente filosofico su “Elogio del limite. Perché la moderazione è ritornata una virtù6: “Da quando, come voleva Cartesio, l’uomo è diventato maître et possesseur della natura, la veduta secondo cui esisterebbero dei limiti invalicabili che debbono moderare le pretese umane è venuta meno. Oggi, in forme nuove, è ritornata di attualità.”

1a parte - https://youtu.be/1cBlNwnSkuc

2a parte - https://youtu.be/biiU8ld9VM4ù

3a parte - https://youtu.be/Chuu4GENmlE

 

Conferenza sul tema “Biodivercity”, 7,8 con Elena Granata, Politecnico di Milano, e Andrea Civati, Assessore al Comune di Varese: “Città aperte, creative e sostenibili che cambiano il mondo, è il sottotitolo del libro ‘Biodivercity’ di Elena Granata, una raccolta di esperimenti urbani, dal parco “High Line” di New York (recupero “verde” di una ferrovia urbana sopraelevata), ai sistemi innovativi di trasporto pubblico a Medellin e Bogotà, da “un asilo rumoroso e senza muri a Tokio” al tentativo di integrazione socio-economica dei migranti a Riace. Per riscoprire il ruolo centrale che le città giocano per ogni cambiamento.”

1a parte - https://youtu.be/uIFZDVDqr9E

2a parte - https://youtu.be/PzrfydU5Y70

3a parte - https://youtu.be/VzWiPOMnzqg

 

Conferenza di Roberto Mordacci, Università Vita-Salute San Raffaele, sul tema “L’utopia è di nuovo attuale?” 9,10 :“Non siamo condannati alla distopia: dopo il "secolo breve" e il postmodernismo si va formando il neomoderno, dove l'utopia è di nuovo una risorsa fondamentale”

1a parte - https://youtu.be/NpSeQadMG3Y

2a parte - https://youtu.be/KWnpuQRkjAM

3a parte - https://youtu.be/3T5YR5JkZeY

 

Conferenza di Sergio Bellucci, scrittore e giornalista, sul tema "Dall’industria del senso al welfare delle relazioni” 11,12 “”La fase della Storia umana ha assunto la velocità delle valanghe. Dapprima la rivoluzione digitale ha assunto la forma di un accompagnamento facilitatore del fare umano. Furono anni in cui la stragrande maggioranza delle persone non comprendevano perché avrebbero dovuto avere un computer e, alcuni, pensavano che fosse un nuovo ‘settore’ delle attività umane. Poi la rivoluzione digitale ha preso il volo, travolto i suoi confini e invaso tutto il reale disponibile. Questa inoculazione del digitale sta facendo crollare tutto ciò che esisteva, trasformando il lavoro, le merci, le relazioni, la vita, il pianeta! Questo passaggio storico è una Transizione verso un’altra società umana e non può essere affrontato entro i confini esistenti.”

1a parte - https://youtu.be/BuAZkdWX9no

2a parte - https://youtu.be/4ALJjyOqh9g

 

Tavola rotonda conclusiva: “Prendersi cura del pianeta, localmente" con la partecipazione di Marco Bellante, Fridays for future Varese, Gianni Bottalico, ASviS, Dino de Simone, assessore all’ambiente del Comune di Varese, Fulvio fagiani, Universauser, Stefania Filetti, segreteria generale CGIL Varese. “Gli occhi sono tutti puntati sull’Europa e sui governi nazionali, da cui ci aspettiamo la ‘ripartenza’ dopo la dolorosa sosta dovuta alla pandemia. Ma senza la partecipazione e la spinta creativa dei territori, la trasformazione attesa non ci sarà. La tavola rotonda chiama a raccolta alcuni rappresentanti delle istituzioni e della società civile per capire se anche localmente è possibile un ‘Piano di ripresa e resilienza’.”

1a parte - https://youtu.be/Jobshb2NEdY

2a parte - https://youtu.be/HiSrE-LdeaM

3a parte - https://youtu.be/5fa3OjCOM5U

 

 

Come già ipotizzato nella video-conferenza preliminare del 15 settembre (su cui ho riferito brevemente su Utopia21 13), nel passaggio obbligato dagli incontri diretti a quelli mediati dalle piattaforme telematiche, a causa della Pandemia in corso, molto si è perso in termini di partecipazione (soprattutto da parte degli abituali frequentatori dello SpazioCoop di Varese) e di contatto umano, ma qualcosa si è guadagnato riguardo alla convergenza di persone interessate da ambiti meno locali, e nella crescente padronanza dei nuovi mezzi tecnici, sia da parte degli organizzatori che degli altri interlocutori.

 

Tale esperienza potrà quindi tornare utile – come acquisizione di un metodo – per le future iniziative, che si auspica di poter gestire in formula mista, cioè sia in presenza che da remoto, non appena le condizioni della salute pubblica lo consentiranno.



[1] Dalla locandina del Festival : “Mai come in questa contingenza, l’espressione ‘prendersi cura’ è stata vissuta così intensamente nell’esperienza quotidiana.

Dobbiamo ora alzare lo sguardo oltre i confini delle nostre esistenze e rivolgere pensieri e azioni di cura all’intero pianeta, alla sua biodiversità minacciata, all’intreccio tra crisi climatica e crisi ambientale, diventando capaci di far convivere uomo e natura fin negli ambienti più artificiali, le nostre città.

Riscopriremo così virtù antiche e trascurate, come la moderazione, e potremo respirare nuovamente le atmosfere dell’Utopia. Perché l’utopia non è una fuga dalla realtà, ma, come ha scritto Roberto Mordacci, uno dei relatori del festival, ‘Il pensiero utopico è dunque forse la sola possibile salvezza per il mondo contemporaneo…Ripensare l’utopia è uno dei compiti odierni… il pensiero utopico...costringe a uno sforzo creativo ordinato e costruttivo’.

A questo vuol contribuire il festival 2020, a stimolare pensiero utopico per prendersi cura del pianeta e delle persone”.

[2] La biodiversità ed i servizi ecosistemici, di Giuseppe Bogliani

  La fauna in città, di Adriano Martinoli

  Foreste, biodiversità e clima, di Giacomo Grassi.

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