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giovedì 19 gennaio 2023

UTOPIA21 - GENNAIO 2023 - IL RAPPORTO ASVIS TERRITORI 2022

 IL RAPPORTO ASVIS TERRITORI 2022

di Aldo Vecchi

 

Mentre la Pandemia ha lasciato segni differenziati tra i territori lungo il difficile cammino di avvicinamento (o allontanamento) dai “Goals” ONU 2030, l’ASviS tenta di riallacciare i fili della coesione, sociale e territoriale (ma rischia di predicare nel deserto)

 

PER I GRAFICI E LE TABELLE VAI AL SITO : www.universauser.it/utopia21.html

 

Sommario:

-       premessa

-       le analisi a scala regionale e provinciale: gli estratti per la Lombardia

-       una mia comparazione tra cinque province campione

-       altri contenuti del rapporto: la governance territoriale della transizione ecologica e le buone pratiche locali

-       il decalogo per la territorializzazione delle politiche della sostenibilita’

appendice I: commenti e grafici dal rapporto ASviS, relativi alla Lombardia

appendice II: il decalogo ASviS per la territorializzazione

 

In corsivo i commenti più personali

In carattere Colibri 11, i brani riportati dai documenti ASviS; per il resto rimando alla fonte https://asvis.it/rapporto-territori/    

 

 

PREMESSA

 

Pubblicata a breve distanza dal “Rapporto ASviS 2022” 1,2, la terza edizione del “Rapporto ASviS territori” 3 ne riprende ed integra le valutazioni complessive sulle difficoltà dell’Italia nel cammino incerto verso gli obiettivi ONU 2030, e rinnova, con qualche modifica metodologica, l’analisi dell’andamento delle singole Regioni (e Province autonome) lungo tali percorsi, con qualche approfondimento anche sui risultati per le singole Province (e Città Metropolitane): livello provinciale in cui però i raffronti perdono precisione per la carenza oppure la mancanza di sincronicità di alcuni dati (il che può alterare le valutazioni dal momento che sono in gioco annate più o meno “pandemiche”, come il 2020 e il 2021, mentre non sono ancora misurati i risultati della parziale ripresa del 2022).

 

 

LE ANALISI A SCALA REGIONALE E PROVINCIALE: GLI ESTRATTI PER LA LOMBARDIA

 

Confermo, ma risparmio ai lettori, le mie perplessità sull’utilizzo degli “indicatori compositi”4. Riproduco comunque in Appendice I alcuni estratti di tali analisi, a titolo di esempio, relativi alla Regione Lombardia, e più precisamente:

-       il commento per esteso sull’andamento pregresso degli indici compositi per l’intera regione

-       i grafici relativi alle tendenze - più o meno convergenti a breve ed a lungo termine - di alcuni “target” verso i “traguardi 2030” (raggruppati in “sociali”, “ambientali”, “economici” e “istituzionali”): tendenze rappresentate da frecce verdi o rosse, con diverse inclinazioni (e come si può constatare, prevalgono le tendenze rosse, ovvero negative).

In rapida sintesi, in Lombardia tra il 2010 e il 2021 si registra un andamento positivo in sei Goal, ovvero “SDG” (salute, istruzione, parità di genere, energia, infrastrutture e innovazione, consumo e produzione responsabili), negativo in cinque (povertà, agricoltura e alimentazione, acqua pulita e servizi igienico-sanitari, vita sulla terra, giustizia e istituzioni) e stazionario per i restanti tre (lavoro e crescita economica, disuguaglianze, città e comunità).

Di seguito invece espongo il grafico sulla situazione, riferita solo all’ultimo anno rilevato, per le singole Province Lombarde (inclusa la Città Metropolitana – CM – di Milano).

UNA MIA COMPARAZIONE TRA CINQUE PROVINCE CAMPIONE

 

Per facilitare un raffronto sintetico sulle situazioni a livello provinciale, come già avevo elaborato a partire dal Rapporto AsviS Territori 2020 4, propongo una mia tabella, derivata dal Rapporto Territori 2022 e concentrata sulle medesime 5 provincie, e cioè Milano (Città Metropolitana) con Varese e Novara come “campioni” del Nord (più prossime geograficamente alla redazione di Utopia21) e con Bari e Siracusa come rappresentanti delle condizioni relativamente migliori e peggiori nell’ambito del Sud.

Come indica la seguente Legenda, i colori rappresentano la posizione di ogni singolo territorio provinciale rispetto alla media italiana, per ogni singolo Obiettivo ONU 2030, distribuendo le provincie in 5 casistiche “posizionali”:

 

LEGENDA COLORI: SOPRA = MIA RIELABORAZIONE; SOTTO = ORIGINALE ASVIS

 

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Per rendere possibile un confronto diacronico con i risultati del 2020, e tenendo conto che tra le due edizioni l’ASviS ha ridotto da 14 a 12 gli “Obiettivi ONU” misurabili a livello provinciale, ho trasformato, in fondo alla tabella, i “colori posizionali” in valori relativi da 1 (rosso) a 5 (verde scuro), esplicitando, in fondo alla tabella, il punteggio complessivo del Rapporto 2022 e quello del 2020, e – poiché l’uno si computa rispetto ad un totale di 60 punti e l’altro invece di 70 punti – traducendoli in percentuali e calcolando poi lo scarto tra tali percentuali.

 

Tali scarti (derivanti dalla sommatoria dei “passaggi di posizione” sui singoli “obiettivi” e per lo più limitati a +1 o -1, perché avvenuti tra “colori” contigui), mostrano una sostanziale stabilità per Milano e Novara, ed invece un netto peggioramento per Varese, Bari e Siracusa: anche se occorre considerare le “attenuanti pandemiche”, i segnali negativi mi sembrano comunque importanti, perché riferiti non a valori assoluti, ma a valori medi  nazionali (il che implica contestuali andamenti migliori in molti altri territori provinciali e metropolitani).

 


 

OBIETTIVO

Varese

Novara

Milano

Bari

Siracusa

3 - SALUTE E BENESSERE

 

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4 - ISTRUZIONE DI QUALITÀ

 

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5 - PARITÀ DI GENERE

 

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6 - ACQUA PULITA E SERVIZI IGIENICO-SANITARI

 

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7 - ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE

 

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8 - LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA

 

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9 - IMPRESE, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE

 

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10 - RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE

 

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11 - CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI

 

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12 – ECONOMIA CIRCOLARE

 

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15 - VITA SULLA TERRA

 

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16 - PACE, GIUSTIZIA E ISTITUZIONI SOLIDE

 

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PUNTEGGIO POSIZIONALE – RAPPORTO 2020   (su quattordici classificazioni)

 

46/70 = 66%

44/70 = 63%

52/70 = 74%

39/70 = 56%

24/70 = 34%

PUNTEGGIO POSIZIONALE – RAPPORTO 2022 (su dodici classificazioni)

 

35/60 = 58%

38/60 = 63%

45/60 = 75%

30/60 = 50%

17/60 = 28%

VARIAZIONE PERCENTUALE DEL PUNTEGGIO POSIZIONALE – 2020 - 2022

 

-       8%

ZERO

+ 1%

-       6%

-       6%

 

 

 

IL DECALOGO PER LA TERRITORIALIZZAZIONE DELLE POLITICHE DELLA SOSTENIBILITA’

 

Come già per il “Rapporto ASviS 2022” a scala nazionale, l’Associazione accompagna il suo ricco panorama analitico e previsionale con concrete proposte di intervento e di riorganizzazione istituzionale, configurando una sorta di decalogo per una corretta “territorializzazione” delle politiche per la sostenibilità: decalogo che era già presente nella precedente edizione del “Rapporto Territori” 2021, e di cui l’ASviS monitora lo stato di attuazione, assai parziale:

“La sintesi è la seguente:

• nessuna delle 10 proposte è stata completamente attuata;

• 5 proposte hanno registrato azioni in quella direzione senza riuscire ad essere attuate;

• 5 proposte non sono state attuate e non si sono registrate azioni in quella direzione.”

Riassumo qui, e riproduco in Appendice II, il “decalogo” aggiornato, nella forma sintetica contenuta nell’ “Executive Summary” del Rapporto, segnalandone la rilevante distanza dai temi abituali del dibattito politico italiano, vedi Legge Finanziaria per il 2023 (anche se alcune decisioni vengono poi assunte, soprattutto per i vincoli europei, quali che siano i governi, ma senza turbare il prevalente disinteresse dei principali partiti e dei media):

 

1. Approvare in via definitiva la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e inserire i Valori obiettivo nel Documento di economia e finanza 2023;

2. Formare una legislazione organica per il governo del territorio;

3. Definire gli obiettivi quantitativi di riduzione progressiva del consumo di suolo;

4. Estendere a tutti i Ministeri l’Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile;

5. Accelerare la transizione verso la trazione elettrica per tutti i bus in ambito urbano e periurbano;

6. Promuovere un Piano di azione di diagnostica speditiva a carico dello Stato in Zona sismica 1 sugli edifici costruiti prima del 1971;  

7. Dare attuazione con tempestività al Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC)

8. Introdurre i sistemi di pagamento per i Servizi ecosistemici e ambientali (PSEA) da parte di chi ne usufruisce, in favore delle comunità locali montane e dei singoli proprietari e gestori dei servizi;

9. Adottare l’Agenda per lo sviluppo sostenibile delle aree interne e della montagna;

10.Introdurre nei bandi PNRR una norma applicativa della clausola del 40% per il Sud.

 

 

ALTRI CONTENUTI DEL RAPPORTO: LE MAPPE DEI RISCHI, LA GOVERNANCE TERRITORIALE DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA E LE BUONE PRATICHE LOCALI

 

Le analisi territoriali del Rapporto sono integrate anche da un insieme sistematico di “mappe del rischio”, capitolo redatto da un’equipe dell’I.S.P.R.A. e fondato su dati di fonte I.S.P.R.A. ed altri Enti (per lo più già noti), riferito a

- Rischio sismico e vulcanico

- Rischio idrogeologico (Alluvioni, Frane)

- Rischio siccità e desertificazione

- Rischio incendi e ondate di calore 

- Rischio stabilimenti pericolosi.

 

La parte iniziale del Rapporto descrive con attenzione i parziali processi in atto nelle direzioni indicate dall’ASviS:

- dall’aggiornamento in atto della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS) alle Sperimentazioni per la valutazione di sostenibilità delle politiche pubbliche (nella “Politica di coesione 2021/2027” e nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza),

- dalle azioni pilota di livello locale (soprattutto da parte delle Città Metropolitane) alle “Agenda urbane”: quella nazionale per lo sviluppo sostenibile (AUNSVS) e quella del (fu) Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (AUMIMS), fino al Bilancio di sostenibilità nell’esperienza delle Autorità di sistema portuale (AdSP).

Mi chiedo però cosa resterà di tutto quanto sopra, per la parte derivante dall’impulso del Ministro Giovannini, dopo che il suo successore Salvini ha esordito facendo rinominare il Ministero “delle infrastrutture e dei trasporti”.

Le suddette esperienze di governance della territorializzazione per le politiche di sostenibilità sono raffrontate nel Rapporto con lo sfondo delle analoghe iniziative nel quadro europeo (e mondiale), a partire dal

-       “Manuale della Commissione europea per le Voluntary Local Review (VLR), seconda edizione 2022”, che evidenzia il passaggio di tali elaborazioni (simili alle “Agende21”) dal mero monitoraggio delle condizioni ambientali a strumento processuale permanente per la gestione della transizione ecologica, con gli esempi di Bonn, Dusseldorf, Kiel, Tampere e della Regione Lombardia,  

e dalla

-       “EU Mission 100 Climate neutral and smart cities by 2030”: le 100 città selezionate sono … tenute ad elaborare i propri Climate city contract che dovranno includere un Piano generale per la neutralità climatica in tutti i settori come l’energia, gli edifici, la gestione dei rifiuti e i trasporti, insieme ai relativi piani di investimento. Questo processo dovrà coinvolgere i cittadini, gli organismi di ricerca e il settore privato.  Aderiscono nove città italiane (Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino) e nel Rapporto sono tratteggiati i casi di Bologna, Espoo, Firenze, Madrid, Malmoe, Reykjavik, Riga, Rotterdam e Varsavia:

Si tratta di Programmi simili ai PAESC, di cui abbiamo già riferito su Utopia21 5,6, ma resi più sistematici.

La parte finale del Rapporto è invece destinata alla raccolta di “buone pratiche dei territori”, (interessanti quanto disparate) segnalate dagli aderenti all’ASviS e selezionate da una apposita Commissione Giudicatrice, descritte in 30 schede sistematiche, nonché dagli estii del “premio Giusta transizione” promosso da ASviS … giunto quest’anno alla sua terza edizione. Il premio è destinato alla persona, associazione o impresa capace di favorire in modo significativo l’evoluzione verso un’economia ambientale sostenibile, tenendo conto dell’impatto sociale”, che ha selezionato 1 vincitore (Università di Padova)[A] e 5 menzioni su 30 partecipanti.

aldovecchi@hotmail.it

 

NELLE PAGINE SEGUENTI LE APPENDICI I E II

 

Fonti:

1.    https://asvis.it/rapporto-asvis-2022/

2.    Aldo Vecchi - IL RAPPORTO ASVIS 2022 - su Utopia21, novembre 2022 – https://drive.google.com/file/d/1ooDZUpALGMenTrpzGRTPUGEkg86yMdaN/view?usp=share_link

3.    https://asvis.it/rapporto-territori/ 

4.    Aldo Vecchi - I RAPPORTI ASVIS 2020 E I TERRITORI – su Utopia21, maggio 2021 - https://drive.google.com/file/d/1ah-wVbDE_u-1DBMIet-ouSfLvoZnCB6-/view?usp=sharing

5.    Fulvio Fagiani - COSTRUIRE E REALIZZARE PIANI CLIMATICI LOCALI IN TERRITORI DIFFUSI – su Utopia21, luglio 2021 - https://drive.google.com/file/d/1xvQXm7oyPLjmDPf2LLVUXm4hvaZosTbS/view?usp=sharing

6.    Aldo Vecchi – RINNOVARE LA PIANIFICAZIONE PER RIGENERARE CITTÀ E TERRITORI - su Utopia21, luglio 2021 - https://drive.google.com/file/d/1YiBSVg-nYUq3ivFofIPoGnMEkmq5e8Nz/view?usp=sharing

 

APPENDICE I:

COMMENTI E GRAFICI DAL RAPPORTO ASVIS, RELATIVI ALLA LOMBARDIA

 

Regione Lombardia - Indici compositi della regione

 

In Lombardia tra il 2010 e il 2021 si registra un andamento positivo in sei Goal (3, 4, 5, 7, 9, e 12):

• per la salute (Goal 3), si riducono le persone che fanno abitualmente uso di alcol (-5,8 punti percentuali) e di tabacco (-3,6 punti percentuali). Aumenta, anche se la regione ha uno dei valori più bassi in Italia, il numero di medici per 1.000 abitanti (+0,8). Si segnala che nel 2021 la speranza di vita alla nascita (83,1 anni) resta inferiore a quella del 2019 (83,6 anni);

• per l’istruzione (Goal 4), si riduce l’uscita precoce dal sistema d’istruzione (-7,2 punti percentuali), aumentano i diplomati (+7,3 punti percentuali) e gli alunni con disabilità nelle scuole. Tra il 2019 e il 2021 si segnala un forte aumento della formazione continua (+7,2 punti percentuali), ma anche una riduzione dei laureati (-4,4);

• per la parità di genere (Goal 5), aumenta la presenza delle donne nel Consiglio Regionale (+15,9 punti percentuali) e l’occupazione femminile (+4,6 punti percentuali), ma aumenta anche il part-time involontario (+3,9 punti percentuali). Tra il 2019 e il 2021 peggiora il rapporto occupazionale tra donne con e senza figli (-6,6 punti percentuali);

• per l’energia (Goal 7), tra il 2012 e il 2020 aumenta sia la quota di energia da fonti rinnovabili (+2,0 punti percentuali), pur restando al di sotto della media nazionale, sia l’efficienza energetica (+4,8 punti percentuali);

• per le infrastrutture e l’innovazione (Goal 9), si ha un aumento della copertura della banda larga (+34,2 punti percentuali) e dei lavoratori della conoscenza (+5,8 punti percentuali). Gli assidui del trasporto pubblico, già in calo tra il 2010 e il 2019, registrano una ulteriore riduzione negli ultimi due anni (-36,9%);

• per il consumo e la produzione responsabili (Goal 12), tra il 2010 e il 2020 aumenta la raccolta differenziata dei rifiuti urbani (+24,8 punti percentuali) e si riduce la produzione pro-capite di rifiuti (-6,1%, di cui -2,8% tra il 2019 e il 2020)

 

 

Si rileva una situazione negativa in cinque Goal (1, 2, 6, 15 e 16):

• per la povertà (Goal 1), aumenta sia la povertà relativa familiare (+3,3 punti percentuali) sia la povertà assoluta (+4,6 punti percentuali a livello ripartizionale, di cui 1,2 tra il 2019 e il 2021);

• per agricoltura e alimentazione (Goal 2), peggiora la redditività dell’agricoltura e diminuiscono le persone che hanno un’adeguata alimentazione (-2,3 punti percentuali). Tra il 2019 e il 2021 aumenta l’uso dei fertilizzanti (+6,5%);

• per l’acqua pulita e servizi igienico sanitari (Goal 6), diminuisce l’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua, anche se rimane sopra il dato nazionale;

• per la vita sulla terra (Goal 15), aumenta il consumo di nuovo suolo (+2,1 punti indicizzati tra il 2012 e il 2021). La Lombardia è tra le Regione con la quota più alta di suolo impermeabilizzato (12,1% del territorio nel 2021);

• per la giustizia e le istituzioni (Goal 16), si riduce la partecipazione sociale (-14,1 punti percentuali di cui 7,2 tra il 2019 e il 2021) e aumentano le truffe e le frodi informatiche (più che triplicate tra il 2010 e il 2020). Tra il 2019 e il 2021 si riducono i reati predatori (- 4,8 reati per 1.000 abitanti).

 

Si rileva una situazione sostanzialmente invariata in tre Goal (8, 10 e 11):

• per il lavoro e la crescita economica (Goal 8), aumenta il reddito pro-capite e si riducono gli infortuni sul lavoro (-3,3 punti percentuali), ma peggiora il part-time involontario (+3,0 punti percentuali). Nel 2021 si registra un aumento dell’occupazione, comunque ancora inferiore al livello del 2019 (-2,9 punti percentuali). Tra il 2019 e il 2021 si evidenzia anche un aumento dei NEET (+3,7 punti percentuali);

• per le disuguaglianze (Goal 10), tra il 2010 e il 2020 si misura un aumento dei permessi di soggiorno per gli stranieri residenti (+13,6 punti percentuali), ma anche un aumento della disuguaglianza nella distribuzione del reddito (+0,5 punti, di cui 0,3 tra il 2019 e il 2020) e una riduzione dell’occupazione giovanile (-6,3 punti percentuali, di cui 3,1 tra il 2019 e il 2020);

• per le città e le comunità (Goal 11), tra il 2010 e il 2020 diminuiscono le difficoltà di accesso ai servizi (-1,6 punti percentuali), ma, a causa della forte riduzione registrata tra il 2019 e il 2020, anche i posti-km offerti dal TPL (-2,8%), pur tra i più alti d’Italia

 

 

 

 

 

 

   

APPENDICE II: IL DECALOGO ASVIS PER LA TERRITORIALIZZAZIONE

 

 

1. Approvare in via definitiva la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SNSvS 2022) e inserire i Valori obiettivo nel Documento di economia e finanza 2023 (Target 11.6).

2. Istituire una sede di confronto sui temi del governo del territorio promossa congiuntamente dalle Commissioni Territorio di Camera (VIII) e Senato (8°) con tutti gli stakeholder interessati con il compito di presentare entro 6 mesi una risoluzione contenente il «nucleo essenziale» delle questioni che necessitano di un aggiornamento normativo, indicando anche lo strumento (ddl, legge-delega, DPCM, ecc.) (Target 11.1). L’hanno proposto anche INU, SIU, Assurb, Urban@it, CENSU, AIDU e l’Associazione urbanistica per l’Ingegneria, le principali associazioni che si occupano di urbanistica.

3. Promuovere la conclusione, in sede di Conferenza unificata, di una Intesa per la definizione degli obiettivi quantitativi di riduzione progressiva del consumo di suolo e vanno censite le aree libere delle città di proprietà pubblica per destinarle alle infrastrutture verdi (Target 11.1 e 15.3).

4. Estendere a tutti i Ministeri l’Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile del MIMS (oggi MIT), facendola confluire nell’Agenda urbana nazionale, e istituire una Cabina di regia interministeriale per il monitoraggio e il coordinamento dei diversi programmi di rigenerazione urbana (Target 7.3 e 11.1);

5. Accelerare la transizione verso la trazione elettrica per tutti i bus in ambito urbano e periurbano e puntare su mezzi a idrogeno verde e biocarburanti avanzati (HVO, biometano) per le tratte extraurbane, chiedendo agli enti territoriali di stimare il fabbisogno di nuovi mezzi al 2030 (Target 11.2).

6. Approvare il Codice della ricostruzione post-sisma e diffondere la consapevolezza della necessità di intervenire sugli edifici più vulnerabili promuovendo un Piano di azione di diagnostica speditiva a carico dello Stato in accordo con gli ordini professionali in Zona sismica 1 sugli edifici in muratura portante costruiti prima del 1971 e su tutti gli edifici in calcestruzzo armato, come era suggerito dal Rapporto del Progetto Casa Italia del 2017 (Target 13.1).

7. Attuare le raccomandazioni sul dissesto idrogeologico della deliberazione della Corte dei Conti n. 17/2021/G del 18 ottobre 2021 in materia di finanziamenti e approvare e dare attuazione con tempestività al Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC) (Target 13.1).  I territori e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile 2022 11

8. Introdurre i sistemi di pagamento già previsti dalla legislazione per i Servizi ecosistemici e ambientali (PSEA) da parte di chi ne usufruisce nei confronti delle comunità locali montane e dei singoli proprietari e gestori dei servizi (Target 15.4).

9. Adottare l’Agenda per lo sviluppo sostenibile delle aree interne e della montagna da approvare da parte del CIPESS per coordinare le Strategie esistenti (Aree interne e Green communities) e la nuova Strategia nazionale per la montagna italiana (SNAMI) indicata nel ddl del Governo approvato il 10 marzo 2022 e presentato alla Camera (Target 11.3).

10.Introdurre nei bandi PNRR una norma applicativa della clausola del 40% per il Sud con un doppio passo nelle graduatorie che devono prevedere lo scorrimento dei progetti fino al raggiungimento dell’obiettivo, garantendo alle amministrazioni territoriali le risorse tecniche necessarie per la qualità dei progetti (Target 10.3).



[A] Si tratta di una attività partecipata e inclusiva di buone pratiche per la sostenibilità sociale e ambientale. Gli obiettivi includono la valorizzazione del patrimonio culturale, il benessere, le relazioni col personale, la sostenibilità ambientale, la semplificazione e relativa digitalizzazione. UniPadova Sostenibile coinvolge l’intera comunità universitaria, da quella studentesca al personale e alla governance, oltre alla cittadinanza e il pubblico in generale.

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