Sul piano politico e finanziario è invece abbastanza chiaro
che il PdL ha stravinto sul punto
specifico, e che in vari modi (IVA? Tagli? Accise? Spread?) il paese pagherà ai
proprietari delle case più ricche una specie di “una tantum 2013”, una sorta di
tassa per tenere in piedi il governo: il che servirà anche a rimanere nell’Euro
oppure rischieremo di uscirne? Servirà ad
agganciare la “ripresina” oppure a perderne l’occasione? Servirà almeno a
togliere alibi a Berlusconi per il suo ricatto sul “salvacondotto” oppure
servirà a Forza Italia per impostare a breve una nuova campagna elettorale?
PERVENUTO TRAMITE E-MAIL
RispondiEliminaAlla luce di quello che un tempo si chiamava "analisi di classe", la
questione dell' IMU mi sembra riassumibile in questo: se favorire il
blocco sociale dei poveri coi ricchi (modello pdl) con l' "una tantum
2013" di cui parli giustamente, oppure romperlo togliendo l'imu ai
poveri e lasciandolo ai ricchi (modello ragionevole, già attuato da
Prodi sull'ici e abrogato, appunto, da Berlusconi).. Cosa su cui era
facilissimo fare una positiva campagna "demagogica": sì, casa dolce
casa, sì, togliamo le tasse alla maggioranza che ne ha più bisogno, ma
non a quelli che non ne hanno bisogno.
Stefano
CONCORDO CON TE
ALDO