L’AGGIORNAMENTO
2022 DELLA RICERCA “TRA-I-LAGHI”
Gli scriventi hanno condotto
nel 2015 una ricerca estesa ad un territorio (che include i 16 comuni allora
aderenti ad “Agenda21Laghi”) compreso tra Verbano e lago di Varese, da Vergiate
a Laveno, lavorando principalmente sui dati dei censimenti ISTAT 2010-2011 e
del rapporto ISPRA 2015 sul consumo di suolo.
La ricerca denominata
“tra-i-laghi” 1 si compone di tabelle, grafici, cartine tematiche e
commenti ed elabora i principali dati statistici successivi al 2000 per tale
territorio in raffronto a Provincia di Varese, Lombardia ed Italia, riguardo a
demografia, lavoro, pendolarità, istruzione, abitazioni, suolo.
Dal 2016 gli Autori hanno
prodotto aggiornamenti annuali parziali.
In attesa dei risultati per il
2021 dell’insieme dei nuovi “Censimenti permanenti” dell’ISTAT, questo
aggiornamento si limita ai dati della popolazione locale (e straniera), con un
cenno al consumo di suolo.
Sommario:
- commento sintetico
- tabella 1 –
popolazione 2020-2021
- tavoletta A –
popolazione 2020-2021
- tabella 2 –
popolazione 2011-2021
- tavoletta B –
popolazione 2011-2021
- tabella 3 –
popolazione 2021: incidenza stranieri
- tabella 4 – dinamica
stranieri su residenti 2020-2021
- tabella 5 – dinamica
stranieri su residenti 2011-2021
- tavoletta C -
dinamica stranieri su residenti 2011-2020
ricerca statistica 2000/15 per Agenda21laghi
AGGIORNAMENTO 2022
COMMENTO
SINTETICO ALL’AGGIORNAMENTO 2022
Indice:
- premessa
-
dati
demografici
- stranieri
PREMESSA
L’aggiornamento “2022” della
nostra ricerca “tra-i-laghi”, riferito ai dati disponibili relativi al 2021,
non può ancora avvalersi della complessa transizione dei censimenti Istat dal
consueto intervallo decennale (per l’appunto ricadente al 2021) alla nuova
formula dei “censimenti permanenti”, che offrono già un buon pacchetto di dati
disaggregati a livello comunale, sia per popolazione/famiglie/abitazioni, sia
per imprese/lavoro/istituzioni, ma variamente aggiornati al 2019 oppure al
2020.
Pur avendo esplorato tali
tabelle per nostra curiosità scientifica, riteniamo opportuno rinviare all’anno
prossimo una ri-edizione più completa della nostra ricerca, impostata sul
confronto decennale 2011-2021; raffronto decennale che però possiamo
anticipare, assieme alla dinamica dell’ultimo anno, per i dati più elementari
quali la popolazione residente e la sua componente “straniera”; in proposito
precisiamo, come ricorda frequentemente lo stesso Istat nei suoi commenti, che
non è qui quantificato il fenomeno della acquisizione della cittadinanza
italiana da parte di una quota di immigrati (acquisizione di cittadinanza
probabilmente non ambita e non richiesta dai numerosi immigrati comunitari che
gravitano attorno al Centro Comunitario di Ricerca di Ispra, così come dalla
comunità romena).
Come già per la passata
edizione dei nostri elaborati, la trasformazione dei censimenti ISTAT comporta altresì una sospensione come
‘provvisori’ di alcuni elementi statistici, quali il bilancio demografico
nati/morti e immigrati/emigrati per i singoli comuni: anche su tale fronte ci
vediamo pertanto costretti a rinviare gli approfondimenti, anche sugli effetti
della Pandemia, che però a scala nazionale e delle grandi aggregazioni
geografiche sono già stati ben rappresentati dall’Istat nel “Rapporto BES” e
nell’annuale “Rapporto Istat 2022”.
Un’altra direzione verso cui
abbiamo indirizzato la nostra attenzione, come in precedenti edizioni, è il
rapporto I.S.P.R.A. sul consumo di suolo nel 2021; abbiamo scelto però di non
produrre nuove tabelle e tavolette, perché nella nostra area studio il maggior
consumo di suolo risulta limitato a soli 8 ettari (distribuiti in 7 comuni,
mentre i restanti 15 restano invariati), pari al 2 per mille dell’insieme del
suolo precedentemente consumato, a fronte di dinamiche assai maggiori a scala
nazionale e regionale (5 per mille e 6 per mille: provincia di Varese al 3 per
mille). Ci è difficile valutare se il risultato locale sia frutto di virtuosa
gestione del territorio oppure solo di debolezza del mercato immobiliare.
DATI
DEMOGRAFICI
Con
riferimento alla ricerca “tra-i-laghi” del 2015, come già nei sei anni
precedenti, abbiamo ritenuto di sviluppare un nuovo aggiornamento sui dati
demografici, comprendente il confronto tra la popolazione residente a fine 2021
(01 gennaio 2022) e quella di fine 2020, nonché con quella del censimento 2011;
parimenti abbiano aggiornato l’approfondimento sul numero degli stranieri
residenti a fine 2020 ed in raffronto all’anno precedente.
Il
tutto applicato ai Comuni che nel 2015 erano in Agenda21Laghi ed ai territori
già assunti come riferimento, confermando tutti i criteri metodologici della
più ampia ricerca pubblicata nel 2015.
L’ulteriore
calo complessivo della popolazione nell’Area-Studio nel 2021 è di oltre 800
persone, oltre le 1200 perdute nel precedente anno, con una incidenza dell’1%,
che spicca in un contesto di minori perdite a scala provinciale (-0,2%) e
nazionale (0,5%), mentre a livello dell’intera regione Lombardia il decremento
è quasi impercettibile (e Milano accumula un incremento decennale del 10%).
La
dinamica è piuttosto diversa tra i singoli comuni, 3 dei quali presentano un
calo superiore al 2%, mentre al polo opposto 4 dei restanti 12 risultano in
aumento demografico; analogo divario, ma più spostato verso i valori positivi,
si riscontra anche tra gli altri comuni assunti come riferimento: rimandiamo
alla tabella 1 ed alla tavoletta A.
Considerando
l’intervallo decennale 2011-2021 (tabella 2), il calo complessivo della
popolazione nell’Area Studio è circa di un migliaio di persone, pari all’1,3%,
in controtendenza con Provincia e Regione, che presentano saldi positivi pari
rispettivamente allo 1% e al 3% (mentre a livello nazionale il calo è dello
0,8%).
Nel
decennio il divario tra i singoli comuni è molto più accentuato, dal calo oltre
il 6% di Laveno Mombello, Sangiano, Brebbia, Malgesso e Ranco, all’incremento
superiore all’1% di Leggiuno, Bardello, Ispra, Cadrezzate/Osmate, Comabbio,
Varano Borghi e Sesto Calende: la rappresentazione geografica sulla tavoletta
B, pur evidenziando alcune affinità di comportamento tra comuni contermini, non
ci pare si presti ad una lettura di sintesi.
In
attesa dei dati definitivi sui movimenti demografici si può comunque valutare
che le tendenze negative sono da attribuire in prevalenza allo sbilancio del
saldo naturale nati-morti, affiancato da un indebolimento dei flussi di
immigrazione, sia di origine straniera che nazionale.
STRANIERI
I
dati sugli stranieri residenti figurano tra i pochi dati disponibili ogni anno
che siano omogenei ed attendibili e quindi monitorabili costantemente nel
tempo: come facciamo in questo testo con le tabelle 4 e 5 e con la tavoletta
C..
Rammentiamo
che le maggiori presenze di stranieri nell’area studio riguardano Besozzo e tutta
l’area a Sud-Ovest, tra il lago di Monate e Sesto Calende, con vertici ad Ispra
e Ranco e alcuni comuni limitrofi, dove prevalgono le origini comunitarie dei
dipendenti del Centro Comunitario di Ricerca (e famiglie): con valori superiori
al 9-10%, che si riscontrano solo in parte dei Comuni esterni prossimi di
riferimento (Arona, Castelletto, Somma Lombardo) e Varese (Milano invece si
muove poco oltre il 20%, su uno sfondo regionale attorno al’12% e nazionale –
ed anche provinciale – di poco inferiore al 9%).
Tale
situazione non è sostanzialmente alterata dalle modificazioni intercorse nel
2021, con un calo diffuso, ma contenuto, della presenza dei cittadini stranieri
(calo dello 0,1% che continua, rallentando, la tendenza degli anni precedenti);
all’opposto di quanto avvenuto, con una debole ripresa, a livello nazionale
(0,3%). regionale (0,4%) e provinciale (0,1%); a Milano +2%.
Il
dato medio dell’area studio nasconde un discreto ventaglio, con 8 comuni che
hanno un maggior calo, tra -2,8% (Ranco) e -0,4%, 3 comuni sostanzialmente e i
restanti 11 con valori positivi, fino ad un massimo del 2,2% a Bregano.
Guardando
invece (tabella 5 e tavoletta C) il raffronto decennale 2011-2021, l’incidenza
media degli stranieri sui residenti nell’intera Area Studio permane circa
costante (cala solo da 8,8% a 8,7%) con una polarizzazione tra l’incremento
massimo di Ispra (3,4%) e lo speculare decremento del confinante comune di
Ranco (-3,3%): divario locale che ci riesce difficile interpretare, forse
legato alle dinamiche dei valori immobiliari.
Anche
l’insieme della tavoletta non sembra suggerire un’immagine geografica
significativa.
Nel
contempo l’incidenza degli stranieri sui residenti è invece cresciuta a livello
provinciale (0,9, avvicinandosi con 8,5 al valore dell’Area Studio), regionale
(2,2%) e nazionale (2%); Milano registra un incremento del 6,2%.
PER TAVOLE E TABELLE ANDARE AI SITI DI UTOPIA21 OPPURE DI AGENDA 21LAGHI
Fonti:
1. Anna Maria Vailati e Aldo Vecchi – TRA-I-LAGHI – 2015 e aggiornamenti annuali - http://www.agenda21laghi.it/vivere_tra_laghi.asp
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