AGGIORNAMENTO 2016 -
DEMOGRAFIA
Con riferimento alla ricerca
“tra-i-laghi”, abbiamo ritenuto sviluppare un piccolo aggiornamento sui dati
demografici, aggiungendo il confronto tra la popolazione residente a fine 2015
(01 gennaio 2016) e quella di fine 2014, sempre applicato ai comuni di Agenda
21 Laghi e dei territori già assunti come riferimento, confermando tutti i
criteri metodologici della più ampia ricerca pubblicata nello scorso autunno.
Il calo della popolazione a
livello nazionale nel corso del 2015, già preannunciato in corso d’anno e
recentemente confermato dall’ISTAT con i dati analitici ufficiali, ha suscitato
un ampio dibattito, sia tra gli specialisti che nella pubblica opinione, per i
suoi diversi aspetti, che qui brevemente rievochiamo:
-
la diminuzione del numero dei residenti di
nazionalità italiana, non più compensato dagli stranieri, che sono aumentati in
misura assai ridotta, in un quadro complessivo di aumento delle emigrazioni
(sia di italiani che di stranieri)
-
i connessi fenomeni di calo delle nascite ed
invecchiamento della popolazione, affiancato nel 2015 da un inedito aumento
della mortalità (senile).
Anche per la nostra area-studio
di 23 comuni (di cui 16 allora inclusi in Agenda 21 laghi) il 2015 rappresenta
un anno di svolta verso una tendenza alla diminuzione della popolazione, dopo
il decennio 2001-2011 di generalizzato e vivace aumento (in media dell’1%
annuo) ed un periodo di transizione (2012-2014) con dati alterni nei singoli comuni,
ma comunque con esito finale positivo per l’area in esame (+ 0,8%).
La diminuzione complessiva
nell’area è di circa 600 abitanti, su 86.000, pari allo 0,7%, (vedi tabella 1) superiore
quindi alla diminuzione media nazionale, che è solo dello 0,2%, ed a fronte di
una situazione ancora positiva per l’intera Lombardia (+0,06%) e soprattutto
per il comune di Milano (+0,6%), e quasi stazionaria invece per la Provincia e
per il comune di Varese (che perdono solo lo 0,02% e lo 0,07%); tra i Comuni
esterni considerati, solo Somma Lombardo mantiene un saldo positivo (0,2%).
Di questi 600 abitanti perduti, circa 400 derivano dal saldo naturale negativo (numero dei
morti superiore ai nati) e circa 200 dal saldo migratorio con l’estero negativo
(emigrati e cancellati superiore al numero degli immigrati); raffrontando
questi saldi con gli analoghi dati per l’anno 2013, il saldo naturale era già
negativo, ma per sole 150 persone, mentre quello migratorio risultava positivo
per oltre 850 unità.
Si delinea quindi uno specifico
allarme sulla salute demografica (e socioeconomica?) dell’area, tornata alla
popolazione totale del 2012, e variamente declinata tra i diversi comuni, con
alcune residue punte positive (Comabbio con +3%, e poi Ranco, Ternate, Sangiano
e Bardello) ed alcune zone di maggior cedimento, come Monvalle (-3%), ma anche
Vergiate, Mercallo, Cadrezzate, Biandronno, Brebbia e Leggiuno, tutte diminuite
di più dell’1%, come meglio specificato nella tabelle e nella tavolette che saranno pubblicate sul sito www.agenda21laghi.it
Sesto Calende, giugno 2016
Anna Maria Vailati e Aldo Vecchi
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