L’AGGIORNAMENTO
2018 DELLA RICERCA “TRA-I-LAGHI”: DEMOGRAFIA.
di
Anna Maria Vailati e Aldo Vecchi
Gli scriventi hanno condotto
nel 2015 una ricerca estesa ad un territorio (che include i 16 comuni allora
aderenti ad “Agenda21Laghi”) compreso tra Verbano e lago di Varese, da Vergiate
a Laveno, lavorando principalmente sui dati dei censimenti ISTAT 2010-2011 e
del rapporto ISPRA 2015 sul consumo di suolo.
La ricerca denominata
“tra-i-laghi” – integralmente consultabile all’indirizzo http://www.agenda21laghi.it/vivere_tra_laghi.asp - si compone di tabelle, grafici, cartine
tematiche e commenti ed elabora i principali dati statistici successivi al 2000
per tale territorio in raffronto a Provincia di Varese, Lombardia ed Italia,
riguardo a demografia, lavoro, pendolarità, istruzione, abitazioni, suolo.
Le tendenze identificate non
sono omogenee all’interno dell’area e lo studio delle differenze consente di
ipotizzare letture sulle aggregazioni territoriali dei fenomeni di maggior o
minor benessere sociale e sui rapporti con l’area metropolitana
milanese/lombarda.
Nel 2016 e nel 2017 gli Autori
hanno prodotto due aggiornamenti annuali sui soli dati demografici, aggiornati
al 2015 e 2016 (sempre consultabile sul suddetto sito), ed ora propongono un
ulteriore aggiornamento sui dati fino al 2017, con specifici raffronti rispetto
al censimento del 2011 e con un nuovo approfondimento sui dati relativi agli
stranieri residenti.
Sommario:
- commento sintetico
- tabella 1 – popolazione 2016-2017
- tavoletta A - popolazione 2015-2016
- tabella 2 – movimenti demografici 2017
- tabella 3 – popolazione 2011-2017
- tavoletta B - popolazione 2011-2016
- tabella 4 – incidenza stranieri 2017
- tavoletta C - incidenza stranieri 2017
- tabella 5 – variazione stranieri 2011-2017
- tavoletta D - variazione stranieri 2011-2017
TAVOLE E TABELLE CONSULATABILI SUI SITI DI UTOPIA21 E DI AGENDA 32 LAGHI
COMMENTO
SINTETICO
Con riferimento alla ricerca “tra-i-laghi”, come
già nel 2016 e nel 2017, abbiamo ritenuto di sviluppare un nuovo aggiornamento
sui dati demografici, comprendente il confronto tra la popolazione residente a
fine 2017 (01 gennaio 2018) e quella di fine 2016, nonché quella del censimento
2011, i movimenti demografici (nati/morti, immigrati/emigrati) relativi al
2017, nonché un approfondimento sul numero degli stranieri residenti a fine
2017 ed in raffronto al censimento 2011; il tutto applicato ai Comuni che nel
2015 erano in Agenda21Laghi ed ai territori già assunti come riferimento,
confermando tutti i criteri metodologici della più ampia ricerca pubblicata nel
2015.
Il calo della popolazione a livello nazionale, in
atto dal 2015, è determinato dalla diminuzione del numero dei residenti di
nazionalità italiana, non più compensato a sufficienza dall’afflusso di
cittadini stranieri (in un quadro complessivo di aumento delle emigrazioni (sia
di italiani che di stranieri) e dai connessi fenomeni di calo delle nascite ed
invecchiamento della popolazione.
Anche per la nostra area-studio di 23 Comuni (di
cui 16 allora inclusi in Agenda21Laghi) il 2017 conferma la tendenza del
biennio 2015-2016 alla diminuzione della popolazione, dopo il decennio
2001-2011 di generalizzato e vivace aumento (in media dell’1% annuo) ed un
periodo di transizione (2012-2014) con dati alterni nei singoli comuni, ma
comunque con esito finale positivo per l’area in esame (+ 0,8%).
Le variazioni differenziate alla scala dei singoli
Comuni – come già rilevato negli anni precedenti – possono dipendere in parte
anche dal successo oppure dall’esaurimento di specifiche iniziative
immobiliari, in un quadro di insieme del mercato edilizio piuttosto stagnante.
La diminuzione complessiva per l’area, nell’ultimo
anno è di circa 200 persone, ma quasi di 1.000 negli ultimi 3 anni, su un
totale di 86.000 residenti, calo superiore all’1% e quindi doppio rispetto alla
diminuzione media nazionale, che è circa dello 0,5%, ed a fronte di una
situazione ancora positiva per l’intera Lombardia e soprattutto per il Comune
di Milano, e quasi stazionaria invece per la Provincia e per il Comune di
Varese; tra i Comuni esterni considerati, solo Somma Lombardo mantiene ancora
un saldo positivo costante (vedi tabelle 1 e 3, tavolette A e B, nonché gli
aggiornamenti per il 2015 ed il 2016).
I 160 abitanti perduti nel 2017 (vedi tabella 2),
infatti, risultano come differenza tra gli oltre 400 persi per il saldo
naturale negativo (numero dei morti superiore ai nati) e l’afflusso di circa
250 dal saldo migratorio (numero degli immigrati superiore al numero degli
emigrati, diversamente che nel 2015).
Si conferma pertanto un allarme per la salute
demografica (e socioeconomica?) dell’area, tornata sotto la popolazione totale
del 2012.
Confrontando l’andamento demografico complessivo
dal censimento del 2011 a fine 2017 nei singoli Comuni dell’area, si rileva una
situazione frastagliata, con tendenze positive nella fascia centrale tra Ispra
e Bardello/Varano B., nonché a Sesto Calende ed a Leggiuno, ed alcuni casi di
maggior calo, come Vergiate, Mercallo, Ranco, Brebbia e Sangiano, tutti
diminuiti di oltre il 2%, come meglio specificato nella tabella 3 e nella
connessa tavoletta B.
L’approfondimento sulla incidenza della
popolazione straniera (tabb. 4 e 5, tavv. C e D) conferma presenze nettamente
superiori al 10% solo ad Ispra e Ranco e alcuni comuni limitrofi, dove
prevalgono le origini comunitarie dei dipendenti del Centro Comunitario di
Ricerca (e famiglie), mentre si attestano poco sopra il 10% a Sesto Calende e nei
maggiori Comuni esterni prossimi di riferimento (Arona, Castelletto, Somma
Lombardo) e Varese (Milano invece si staglia al 19% su uno sfondo regionale
dell’11,5% e nazionale dell’8,5%).
Poiché solo Ispra concentra un incremento
percentuale significativo tra il 2011 ed il 2017 (più 3 punti, dal 12 al 15%)
ed invece la media complessiva dell’area studio risulta costante al 8,8%, si
può constatare una tendenza alla diminuzione della presenza di stranieri,
riscontrabile in 9 Comuni (per lo più medio-piccoli) sul totale di 23;
consultando il le tabelle delle nazionalità più rappresentate (dati di
dettaglio da noi però non riprodotti) si
può osservare che i Comuni con stranieri in diminuzione hanno maggioranze di
marocchini o albanesi (la cui diminuzione si può probabilmente collegare alla
crisi del settore edilizio), mentre non diminuiscono i Comuni con maggioranze
di ucraine (in prevalenza collaboratrici familiari), oltre alla suddetta enclave
comunitaria del CCR di Ispra.
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