martedì 13 luglio 2021

UTOPIA21- LUGLIO 2021: I TRASPORTI NEL PNRR DRAGHI

 A completamento della nostra rassegna sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, una analisi delle proposte riguardo a mobilità e trasporti (con  raffronto tra la versione di gennaio e quella di aprile); e alcune domande strategiche (soprattutto sui trasporti a lunga distanza)

 

Sommario:

-       il PNRR “Draghi” sui trasporti (e il raffronto con il PNRR “Conte”)

-       alcune domande strategiche sui trasporti (soprattutto a lunga distanza)

 

 

IL RAFFRONTO TRA PNRR “CONTE” E DRAGHI SUI TRASPORTI

 

Nei precedenti numeri di Utopia21, con diversi autori, abbiamo esaminato il PNRR nel suo insieme e sotto doversi aspetti specifici, nella evoluzione dalla genesi alla versione di gennaio (governo Conte)1 a fino a quella definitiva di aprile (governo Draghi)2.

In tale ambito nel numero di gennaio Aldo Ciocia3 aveva già esplorato il tema della mobilità locale, sollevando diversi interrogativi di fondo (anche al di là della gestione dei finanziamenti di cui al PNRR).

 

Nella tabella alla pagina seguente propongo una comparazione sulla articolazione e consistenza dei finanziamenti proposti dalle 2 versioni del PNRR per l’insieme del sistema di trasporti, a scala locale ed a scala nazionale (e transnazionale).

L’impianto generale ed anche l’importo complessivo (che aumenta da 40 ad oltre 41 miliardi di €) risultano confermati (considerando anche il “Programma Complementare” costituito da soli fondi nazionali, Decreto-Legge n° 59 del 6 maggio 2021), con una diversità di linguaggio e di dettaglio (in favore della versione di aprile) e con alcune peculiarità, in ciascuna versione: peculiarità che rendono non facile e lineare la comparazione).

 

 

 

 

 

 

 

 

MISSIONI E INTERVENTI

PNRR GENNAIO

PNRR APRILE E PROGRAMMA COMPLEMENTARE

numerazione

miliardi di €

numerazione

miliardi di €

M2C2 - ENERGIA RINNOVABILE, IDROGENO E MOBILITA' LOCALE SOSTENIBILE

IDROGENO

 

(2,00)*

 

(2,00)*

idrogeno: stazioni autostradali per autocarri

2.4

 

3.3

0,23

idrogeno: stazioni ricarica per treni locali

2.5

 

3.4

0,30

(altro idrogeno)

 

 

 

(1,47)

TRASPORTI LOCALI ECC.

 

7,55

 

10,94

ciclovie (urbane e metropolitane, turistiche)

3.1

 

4.1

0,6

mobilità: bandi per comuni

3.2

 

(per bandi generici: 8,9)

mobilità: bandi per aziende

3.3.1

 

5.2,5.3

0,75

autobus e punti ricarica

3.3.2

 

 

4.4

 

5,24

treni regionali

3.3.3

 

navi regionali

3.3.4

 

digitalizzazione trasporto locale

3.3.5

 

assente

 

Metrotranvie

3.3.6

 

4.2

3,60

colonnine ricarica per auto

(in miss 1.3 senza dote)

4.3

0,75

M3 - INFRASTRUTTURE PER UNA MOBILITA' SOSTENIBILE

M3C1 - INVESTIMENTI SULLA RETE FERROVIARIA ECC.

 

28,10

 

26,3

alta velocità al Sud

 

 

14,79

1.1

4,64

alta velocità tra Nord ed Europa

 

1.2

8,57

diagonali (Roma-Ancona, Roma-Pescara)

 

1.3

1,58

sistema ERMTS: gestione, controllo e protezione del traffico

 

2,97

1.4

2,97

nodi metropolitani

 

2,97

1.5

2,97

linee regionali

 

2,67

1.6

1,47

miglioramento rete al Sud

 

2,40

1.7

2,40

stazioni Sud

 

0,70

1.8

0,70

MANUTENZIONE STRADALE 4.0

 

1,60

(solo norme, risorse ordinarie)

M3C2 - INTERMODALITA' E LOGISTICA INTEGRATA

 

3,68

 

3,56

porti

 

3,32

 

3,20

digitalizzazione aeroporti e logistica

 

0,36

2.1,2.2

0,36

GRAN TOTALE MOBILITA'

(*stimando per l’Idrogeno/Mobilità 0,53 miliardi di €, sia a gennaio che ad aprile)

39,86

41,33

 

 

Puntualizzo di seguito le principali innovazioni ed i principali contenuti del PNRR definitivo:

-       Idrogeno: il PNRR di aprile, nel medesimo totale complessivo di 2 miliardi di €, specifica gli importi per le due voci, già presenti, direttamente attinenti ai trasporti (0,23 miliardi di € per stazioni di carica per autocarri e 0,30 a servizio di linee ferroviarie);

-       Trasporti locali: il PNRR di aprile aumenta di quasi 3,5 miliardi di € l’importo totale , confermando i 6 interventi principali (ciclovie, bandi per aziende, autobus/treni/navi elettrici, metrotranvie) escludendo invece:

o   Bandi per la mobilità a livello comunale (però in altra parte del PNRR di aprile vengono introdotte nuove risorse per programmi ambientali comunali, per un totale di 8,9 miliardi, che non escludono l’applicazione a progetti sulla mobilità),

o   Digitalizzazione del trasporto locale;

viceversa  viene esplicitato nella misura M2C2 un investimento di 0,75 miliardi di € per colonnine di ricarica elettrica per le auto (probabilmente a sostegno di un mercato già vivace, ma non ovunque, in analogia alla questione della “banda larga” per le telecomunicazioni), tema che in gennaio era presente nella  missione 1.3 (ma senza dotazione finanziaria);

-       Ferrovie: i programmi sono sostanzialmente equivalenti; ad aprile i primi 3 capitoli sull’Alta Velocità e dintorni (circa 15 m.rdi €) vengono esplicitamente divisi in 3 lotti di finanziamento (Sud;  Nord e collegamenti transalpini; diagonali del Centro); gli altri 5 capitoli (circa 10 m.rdi €) vengono confermati (le linee regionali, ripartite tra PNRR e Programma Complementare, perdono 0,2); in questo ambito permane una certa ambiguità sulle dorsali meridionali (a parità di spesa complessiva):

o   a gennaio si enuncia “…la massima velocizzazione della Salerno-Reggio Calabria, ottimizzando gli interventi…. si velocizzerà anche il collegamento diagonale da Salerno a Taranto e la linea Palermo-CataniaMessina.”

o   ad aprile “…l’avanzamento ulteriore della Palermo-Catania-Messina e la realizzazione dei primi lotti funzionali delle direttrici Salerno-Reggio Calabria e Taranto-Potenza-Battipaglia” (ulteriori dettagli in nota [1]);

sulla questione si acutizza il problema (diffuso nell’intero PNRR)  di inserire nel Piano solo opere ultimabili entro il 2026, a fronte della complessità e onerosità degli interventi, contraddizione che è stata “risolta politicamente” ipotizzando ulteriori investimenti per altri 10 miliardi di € dopo il 2026, con orizzonte al 2030: mentre già si sviluppano le rivalità locali sui tracciati, ed aleggia il fantasma del “Ponte sullo Stretto”

-       Manutenzioni stradali “4.0”. la dotazione di 1,6 miliardi previsa a gennaio viene depennata, ed il tema resta presente solo come riforma normativa, con l’ambiziosa proposta di trasferire ad ANAS e Concessionarie Autostradali la gestione di tutti i ponti, gallerie ecc. attualmente posseduti da Comuni e Provincie, ma con fondi da trovare negli ordinari bilanci;

-       Porti e dintorni: restano attorno a 3,5 m.rdi di €, perdendone 0,12.

 

 

ALCUNE DOMANDE STRATEGICHE SUI TRASPORTI (SOPRATTUTTO A LUNGA DISTANZA)

 

Rinviando al contributo di Aldo Ciocia, già sopra richiamato 3, per le problematiche sulla mobilità locale, mi pare che grande attenzione debba essere posta sugli investimenti ferroviari (attorno ai 25 miliardi di €), il cui dettaglio progettuale, progredito dalla versione di gennaio a quella di aprile del PNRR, non mi pare affiancato da altrettanto chiare motivazioni riguardo alle alternative di investimento considerate o da considerare.

A parte il mio personale pregiudizio ideologico a favore del traporto pubblico su rotaia, mi sembra che sino ad oggi l’intero dibattito politico sull’argomento sia condizionato da opposti analoghi pregiudizi, pro e contro la TAV (oppure “il TAV”), pro e contro la gomma o il ferro oppure gli aeromobili, senza una grande chiarezza e laica serietà di analisi dei (famosi) costi e benefici.

 

Le domande che mi piacerebbe porre sono le seguenti:

-       nelle comparazioni tra i diversi sistemi di trasporto, oltre alle voci di costo e tariffe, si riesce a tenere conto del ciclo di vita degli investimenti fissi (porti, aeroporti, strade, ferrovie, e connesse reti energetiche e telematiche) e di tutti i costi dei mezzi di trasporto, in tutte la fasi di vita (costruzione, manutenzione, smaltimento)?

-       nonché dei costi ambientali, fino ad oggi in gran parte “esternalizzati”: inquinamento di aria, acque, suolo e biosfera; salute umana?

-       quale sistema di tassazione può rendere concrete tali “esternalità”, ponendo a carico (oppure no, o in parte) delle utenze aziendali o personali, razionalizzando imposte vigenti per motivi più “storici” che razionali, come ad esempio le accise sui carburanti?

-       su quali scaglioni di distanze “conviene” pertanto  (geografia permettendo) usare il treno o la nave o l’aereo, oppure – su distanze minori – il treno o l’autobus oppure gli automezzi privati?

-       come cambiano tali convenienza trattandosi di persone oppure di merci (e di varie categorie di merci)? Che costi e limiti hanno le soluzioni promiscue (come ad esempio  la cosiddetta “Alta Velocità ed Alta Capacità”)?

-       dove e come l’Alta Velocità riesce a correre davvero (ammesso e non concesso che ovunque e sempre si debba correre), se il territorio invece impone l’attenzione a peculiarità geografiche e storiche (ad esempio le “fermate intermedie” reclamate, non sempre a vanvera, dalle Cento Città Italiane)?

-       quali miglioramenti può ancora offrire la rete ferroviaria storica, in un’ottica di contemperamento delle diverse domande (lunghe percorrenze, per persone e per merci; traffico regionale e locale)?

 

aldovecchi@hotmail.it

Fonti:

1.    1.        PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA – versione approvata dal Consiglio dei Ministri il 12/01/2021 – in Atti Camera XXXVII – reperibile anche su https://www.corriere.it/economia/consumi/21_gennaio_12/piano-nazionale-di-ripresa-resilienza-a24755fe-54a8-11eb-89b9-d85a626b049f.shtml

2.    Governo Italiano – PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA – aprile 2021 - https://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR_3.pdf

Aldo Ciocia - P.N.R.R.: LA MOBILITA’ LOCALE SOSTENIBILE – su UTOPIA21 gennaio 2021


[1] In particolare, gli interventi sulla rete ad Alta Velocità previsti nel Sud permetteranno di ridurre i tempi

di percorrenza e di aumentare la capacità, come illustrato di seguito:

• ….

• Palermo-Catania-Messina: saranno realizzate le tratte intermedie del progetto, al completamento del quale si otterrà una riduzione del tempo di percorrenza di oltre 60 minuti sulla tratta Palermo-Catania rispetto alle attuali 3 ore, e un aumento della capacità da 4 a 10 treni/ora sulle tratte in raddoppio

• Salerno-Reggio Calabria: al completamento dell'intero progetto, il tempo di percorrenza sarà ridotto di 80 minuti; inoltre, ci sarà un miglioramento delle prestazioni per consentire il transito dei treni merci, in particolare per il porto di Gioia Tauro ulteriori significative risorse sono previste da subito a valere su risorse nazionali

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