Nell’opaco sistema fiscale emergono specifiche disparità a danno dei
lavoratori dipendenti, premiati da sconti marginali ma puniti dal "fiscal
drag” (e dai privilegi per lavoratori autonomi e capitali) e degli
inquilini, abbandonati al caro-affitti ed ora scavalcati nel welfare dagli
altrettanto poveri, se proprietari di casa, perché agevolati nel calcolo
dell’ISEE.
Tutto il sistema fiscale italiano è connotato da iniquità, nonché da una stratificazione di
decisioni motivate da logiche elettoralistiche particolari, che lo rendono apparentemente
‘irrazionale’ rispetto ad una lettura neutrale ed illuminista, ispirata alla progressività della
tassazione rispetto ai livelli di reddito e di ricchezza, secondo il dettato costituzionale; come
hanno già rilevato numerosi autori 11
, con attenzione particolare al complesso insieme di
bonus e detrazioni che di anno in anno si accumulano, soprattutto attorno all’IRPEF.
Su questo sfondo, e guardando alla Legge Finanziaria in gestazione per il 2026, mi sembra
opportuno evidenziare due linee di tendenza che mi sembrano gravi e non abbastanza
focalizzate dai critici, neanche sul lato di sinistra degli schieramenti politici e sindacali:
- la parziale detassazione di elementi marginali (in senso incrementale) dei salari e
stipendi, e cioè premi di produttività, welfare aziendale, e - peggio - straordinari
(inclusi notturni e festivi) e da ultimo anche gli stessi rinnovi contrattuali (che
dovrebbero essere invece fattore ordinario e fisiologico delle retribuzioni): tutto
questo mentre le aliquote non vengono adeguate all’inflazione (il cosiddetto ‘fiscal
drag’, giustamente denunciato dalla sola CGIL) e mentre il beneficio del ritocco
dell'aliquota ‘centrale’ (dal 35% al 33%) verrà esteso fino a 200.000 € di reddito annuo
1 Da ultimo Francesco Tundo su “Domani” del 16 ottobre 2025 -
http://play.google.com/store/apps/details?id=com.paperlit.android.domani
www.universauser.it/utopia21
Utopia21 – nov 2025 A.Vecchi: INIQUITA’ FISCO: LAVORATORI E INQUILINI 1e VITTIME 2
(ferme restando le aliquote sugli “scaglioni” superiori), invece di concentrarsi sulle
fasce medio-basse, più colpite dall’inflazione.
Guardando al gettito complessivo delle tasse sui salari e sugli stipendi (cioè gran
parte del gettito, perché come noto i redditi da impresa e da capitale sono comunque
variamente privilegiati, negli ultimi anni anche con la ‘flat tax’ per i lavoratori
autonomi), i mini-sconti che ottengono le frange in qualche modo più fortunate dei
lavoratori, che fruiscono dei suddetti elementi marginali delle retribuzioni, sono di
fatto pagati dai restanti lavoratori assoggettati all’IRPEF, che sono colpiti dal ‘fiscal
drag’ e non vengono raggiunti dagli sconti.
(Mi spiace che parte dei sindacati finiscano per accettare, legittimandolo, questo
livello di contrattazione).
- la proposta del governo di escludere dal calcolo dell’ISEE (cioè il riepilogo di redditi
e ricchezze che individua il limite massimo per accedere a numerose provvidenze
sociali) il reddito figurativo relativo alla prima casa di proprietà, colpisce
indirettamente, ma frontalmente le famiglie che vivono in affitto, già punite dalla non
detraibilità delle pigioni dalla dichiarazione dei redditi (mentre la proprietà della prima
casa è esentata da IRPEF ed IMU e gode della detraibilità delle rate di mutuoA) e in
questi ultimi anni già piegate al continuo rincaro degli affitti; non solo a Milano, dove
almeno il problema è divenuto palese all’opinione pubblica, sia per le proteste degli
studenti fuori-sede, sia per i risvolti delle inchieste giudiziarie sulle grandi
speculazioni edilizie B.
aldovecchi@hotmail.it
Fonti:
A. Aldo Vecchi - L’UTOPIA (ITALIAN) DI UNA CASA PER TUTTI - su UTOPIA21, luglio
2018”
https://drive.google.com/file/d/1Uzz_gkXHQdEy91sUiA_j2hlfobRsbv0m/view?usp=s
haring
B. Anna Maria Vailati e Aldo Vecchi - E’ COSI’ CHE SI SALVA MILANO? - su
UTOPIA21, gennaio 2025 https://drive.google.com/file/d/1-mFBTsYEiA42q2V9GZ-
FUCZGnJSVrKwE/view?usp=drive_link
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