La
risposta di Cuperlo è lunga e verbosa, storicista e moderatamente auto-critica,
e dice ovvietà condivisibili su “etica”, “sobrietà” e “onestà”; ma mi pare
francamente deludente riguardo alla concretezza delle proposte:
-
separare
politica e amministrazione (archiviando la pratica delle nomine di partito
negli Enti, e “combattendola se sopravvive”: non si fa prima a vietarla, nello
Statuto del PD e nelle leggi della Repubblica?)- escludere il cumulo di cariche tra Partito e Istituzioni (ma senza disporre una rigida “separazione delle carriere” come suggerito da Fabrizio Barca)
- dimissioni da incarichi politici e istituzionali “quando un dirigente del PD è davanti alla Magistratura” (quando: all’avviso di garanzia? al rinvio a giudizio?).
Invece
di tante parole, pur forbite (“rito e
mito di primarie come palingenesi del ricambio senza tener conto di una nuova rappresentazione
patrimoniale” – cioè?) e poetiche (“forze … orfane via via di un qualche ancoraggio
tra il cielo dei profeti e la terra dei gazebo” e su su fino a Saba) non
sarebbe meglio qualche fatto, concreto, preciso, subito?
Ad
esempio invitare a dimettersi, comunque, per tutti i segretari di Circolo e di
Federazione, cuperliani, appena eletti ed in sospetto (tra gli altri) di cammellaggio
di tessere collettive.Sarebbe una “rivoluzione Cuperlicana”, molto più utile, per guadagnare consenso tra i non-iscritti alle primarie dell’8 dicembre, che non l’indecente scannamento mediatico in atto su chi sta raccogliendo più voti tra gli iscritti (tessere fasulle di cui sopra comprese).
Altrimenti
c’è il rischio di presentarsi come l’alba, ed essere invece solo un estenuato
tramonto del vecchio “sol dell’avvenire” (i colori sono simili).
PERVENUTA TRAMITE FACEBOOK
RispondiEliminacondivido al 100%. Caro Aldo, potevo rispondere io che almeno dicevo qualcosa di più concreto, per esempio come si fa a mettere alla porta qualche faccendiere che non sa con chi parla. La lettera di Lerner è perfetta.
Roberto Caielli
PERVENUTA TRAMITE E-MAIL
RispondiEliminaCom'é noto le "vere" votazioni saranno l'8 Dicembre.
Essendo fuori da ogni mischia e (illudendomi) di avere una visione distaccata della situazione mi pare evidente che il formale (muscoloso nella sostanza) affannarsi di Cuperlo a cercare di contare in qualche modo, rappresenti molto bene il terrore (simile a quello che prova Berlusconi per altri motivi) di essere escluso dalla stanza dei bottoni, lui e tutta la vecchia guardia. Questa logica é il frutto tipico di una mentalità levantina, riferibile a chi considero il peggior nemico della sinistra, Dalema: se non vinco ti condiziono e comunque mi spetta la mia fettina di potere.
Sarà Renzi così stupido da accettare questa logica ? Agli storici la risposta.
FdR
PERVENUTO VIA E-MAIL
RispondiEliminaperfetto, sono daccordo con quanto scrivi senza se e senza ma.
hasta T.