domenica 1 dicembre 2013

NON ANCORA CIVATIANO, NEL CREPUSCOLO CUPERLIANO, NELLA NUTTATA DI RENZI

Cara B. e caro V.,

Vi ringrazio per  la cortese attenzione e le Vs. garbate  repliche, in un tempo in cui vanno per la maggiore il non-ascolto oppure l’insulto.
Prima di risponderVi ho atteso:
- la pubblicazione sull’Unità delle 3 mozioni in formato sintetico (pessima quella di Renzi 2.0, iin cui prevale soprattutto il “PUNTO.ZERO” e cioè la vaghezza degli orientamenti politici e socio-economici ed il disordine concettuale dell’esposizione, che spazia a caso tra Partito e Paese, imprecisati Noi contro imprecisati lor-signori: per votarlo è necessario – e immagino diffuso - quanto meno non leggere quel testo); utile la sintesi per Civati, dopo la sbrodolata di 70 pagg. del testo ufficiale; confermata la qualità letteraria di Cuperlo (però vorrei chiedergli: se sei contrario l cumulo di cariche, perché tra i Segretari provinciali che Ti sostengono ci sono Sindaci di Comuni di 10.000 abitanti?);
- il simpatico ma superficiale confronto televisivo su Sky: la partita finale del consenso tra la grande massa dei votanti alle primarie probabilmente si è giocata lì, e si vede in questo tutta la povertà del modello per l’appunto “telecratico” delle primarie a livello nazionale: se si presenta Crozza, che è assai più intelligente di Grillo (malgrado il pessimo Napolitano/Sovrano settecentesco, dacchè ho cessato di guardarlo), vince lui di sicuro.

Malgrado i Vs.motivati appelli ed i  chiarimenti offerti dalle suddette tornate mediatiche (manca tuttora del buon giornalismo di ocnfronto serrato sui contenuti; anche l’Unità fa prevalere colore e battute), non mi sono convinto a votare  questa toranata di primarie.
Pazienza se gli avversari esterni (tipo Berlusconi, Alfano, Grillo&Casaleggio) gioiranno del possibile calo di affluenza (per loro riservo la mia faticosa fedeltà al centro-sinistra per le elezioni vere: lo scollamento tra PD ed elettorato è un dato oggettivo, cui l’attuale offerta di mozioni e candidati non offre sufficiente rimedio.
Premesso che la finale a 3 è una ulteriore perversione statutaria del PD che non comprendo (potrebbe vincere un candidato con il 34% contro 2 con il 33%), mi sembra che votare per Cuperlo o per Civati sia in sostanza “fare il pollo di Renzi”, polli che litigano tra loro, ma vanno a cumulare nel bottino del vincitore stra-annunciato, che si farà comunque bello, se sarà elevato, del numero complessivo elevato dei votanti..

Diverso sarebbe stato se – comprendendo la debolezza di ciascuno e, in quanto  sinistra - il grave rischio “tardo-blairiano” che Renzi rappresenta per gli interessi profondi delle classi subalterne – Cuperlo e Civati si fossero entrambi ritirati per tempo, ad esempio in favore di Cincinnato/Barca (seppur neo-iscritto, ma alameno non il giorno stesso delle votazioni); oppure se ancora adesso, l’uno si ritirasse in favore dell’altro (o viceversa), e si potesse delineare quindi una chiara sfida programmatica contro il Sindaco di Firenze.
Così no: votare per Civati è un po’ come votare per Sel (prima della pubblicazione delle telefonate Vandola/Archinà): un voto di testimonianza, con grande simpatia per molti contenuti e nessuna fiducia nelle strategie per cnseguirle; votare per Cuperlo è un po’ un nostalgico volgersi verso il tramonto (che lui, visti isimili colori, crede essere l’alba: ma per una vera sinistra ormai mi sembra necessario pensare e lavorare per l’alba del giorno dopo, prima purtroppo ha da passà un’altra nuttata).

13 commenti:

  1. PEREVNUTA VIA E-MAIL
    Ottime considerazioni.
    Ciao
    F.P.

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  2. PERVENUTA VIA E-MAIL
    Caro Aldo,
    gli intellettuali (specie in estinzione) ci hanno lasciato un messaggio chiaro al passaggio del secolo: il Novecento si è concluso con la consapevolezza del venire meno dell’ideologia; con cosa sostituire la motivazione del nostro agire quotidiano, privato e sociale/politico, non è ben chiaro e ognuno ascolta, interpreta la realtà, sperimenta da sé.

    I valori ovviamente rimangono e ci accompagnano anche oggi: ma di che valori stiamo parlando?

    Il mio primo riferimento culturale/valoriale l’ho sempre individuato nell’Illuminismo e in particolare nella sua visione “laica” dello Stato.

    Nel Novecento mi sono aggrappato agli ideali della Resistenza: libertà, pace, democrazia e giustizia sociale; è sufficiente questo “sistema” per differenziarmi da altri? Non credo (a parte forse la laicità dello Stato), tanto è vero che su questi riferimenti si è costruita la nostra Carta Costituzionale, dove appunto sono confluite le anime socialista, cristiana e liberale.

    Se invece ci riferiamo a un paradigma di valori etici, se ci confrontiamo su testamento biologico, ricerca sulle staminali, procreazione assistita, diritto alla vita ma anche alla morte, OGM, allora non ho problemi ad ammettere che, anche discutendo con te o con tutti gli amici che hanno condiviso tutti questi anni di impegno politico forse sono più le cose che ci dividono da quelle condivise.

    Tutta questa premessa per ribadire che ritengo si debba oggi escludere che questi temi etici possano far parte di una piattaforma programmatica elettorale: è il Parlamento la sede ufficiale nella quale trovare una giusta e auspicabile mediazione.

    Ma allora cosa chiedere a chi oggi si propone di diventare il segretario di un partito e plausibilmente domani di candidarsi premier per governare il Paese?

    Io la risposta me la sono data: voterò chi mi garantisce (oggi purtroppo solo sulla parola) la maggiore discontinuità con il passato e investirà sulla efficienza/efficacia dello Stato in termini di servizi.

    Investire prioritariamente su Istruzione e ricerca, sanità, trasporti, politica industriale.

    Tagliare i costi della politica, “sfalcio” dei legami tra politica, sottobosco ministeriale e lobby.

    Cuperlo queste cose le dice: ma non sa “spogliarsi” da quel linguaggio vetusto, per cui sembra uno zombie sopravvissuto dal Novecento; è tutto così perfetto, da manuale, quello che dice da sembrare, almeno ai miei occhi, NON credibile.

    A questa versione dei fatti ho “già dato” 40 anni di impegno politico.

    Senza esserne entusiasta voterà invece Renzi: una chance se la merita. E il segnale più netto da dare a un certo apparato e sindacato, è una risposta per i ns giovani.
    CC

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    1. Caro C.
      non ho ben chiaro il confine tra "valori" e "ideologie": l'illuminismo non è un ideologia, e il marxismo sì?
      Non vedo inoltre "giustizia sociale" (ma in realtà neanche "pace", "democrazia", "libertà") come valori costituzionali effettivamente condivisi.
      A ad esempio mi sento molto diviso da quel poco che ho capito del programma di Renzi proprio sulla giustizia sociale: secondo me i costi della politica vanno certamente tagliati, ma non dobbiamo aspettare l'esito di tale nuovo "sole dell'avvenire" per combattere l'evasione fiscale e la speculazione finanziaria.
      Ai nostri giovani potremo dare qualcosa combattendo il "finanz-capitalismo" piuttosto che gli apparati sindacali.
      Ciao
      Aldo

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    2. REPLICA DI C.C. PERVENUTA TRAMITE E-MAIL
      Semplice connotazione “personale”: ideologia l’ho riferita alle dottrine politiche, valori a orientamenti culturali
      CC
      il termine è usato in riferimento a dottrine politiche, a movimenti sociali caratterizzati da un’elaborazione teorica, a orientamenti ideali-culturali e di politica economica e sociale.[4]


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  3. PERVENUTA VIA E-MAIL
    grazie della condivisione...e per una volta sto a leggere e ci penso su. ancora per qualche giorno
    (ma la mia scelta sarà cmq tra i due "C")
    intanto mi diletto a parafrasare Brecht, si parva licet :-(
    ... in piedi al mio seggio
    rigiro la mia scheda per le primarie
    e vi riconosco qualcosa di antico e qualcosa di nuovo
    qualcosa di buono e qualcosa di finto e...
    considero in tutta serietà
    se devo fare ancora uno sforzo per
    distinguere e scegliere
    e puntare il mio granello di sabbia
    su una casella,
    anche se non sarà quella giusta.
    (erreci 2013)

    ammetto che il vecchio Bertolt era ben altra cosa, e me ne scuso

    Tempi Duri

    In piedi al mio scrittoio
    Vedo oltre la finestra in giardino il cespo di sambuco
    E vi riconosco qualcosa di rosso e qualcosa di nero
    E mi ricordo d'improvviso il sambuco
    Della mia infanzia ad Augusta.
    Per qualche minuto considero
    In tutta serietà se debbo andare fino al tavolo
    A prendere i miei occhiali per vedere
    Ancora le bacche nere sui rami rossi.
    R.C.

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  4. PERVENUTA VIA E-MAIL
    Carissimi ( amiche/i, compagne/i, democratiche/i, altre/i..)
    Sino finite le ideologie?
    Bah!
    Sono finiti i tempi della riflessione?
    Bah!
    Giovinezza, giovinezza, giovinezza....
    Bah!
    Buona notte a tutti
    M.V.

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  5. PERVENTUA VIA E-MAIL
    Cari amici continuo ad avere l'impressione che se non si gira pagina rinunciando anche ai nostri più elaborati pensieri e se non si da spazio, dall'interno del nostro partio, a Renzi che ha le caratterisiche ,a mio avviso e non solo, di rigenerare un nuovo modello di approccio ai problemi sociali , la strada per far migliorare l'Italia non in termini di nuove correnti per la spartizione, sarà un altra occasione perduta : Grillo continuerà a raccogliere voti anche dal nostro partito e lo farà alla grande questa volta. C'è bisogno del vostro voto non della vostra astensione. A chi serve una riduzione delle presenze alle primarie ? chi si farà del male se così accadesse?
    Se continuiamo sui nostri passi senza guardare più avanti ricordiamoci che oggi le accelerazioni non sono dettate dai politici conformi e bravini ma dalle ben più gravi macchine economiche che continuano a seninare disoccupazione rabbia e spreco generale.
    Abbiamo commesso una quantità di errori che ci dovrebbero far pensare non in un'altra elaborazione dotta di grandi seghe documentali . Oggi e ripeto solo oggi con l' elaborazioni di bei documenti si fa il gioco della vecchia politica senza sporcarsi le mani cominciando a dare l'esempio ( parlo dei parlamentari non di noi più o meno militanti ) sulle rinunce di spreco della politica,. sui tagli drastici del numero di parlamentari, sulle riforme di cui si parla tanto.
    Riflettetici, se volete, ma questa è l'ultima occasione per votare Renzi ..e per dare al partito e all'Italia un segnale forte e chiaro. Poi, ci saranno solo i grillini che raccoglieranno anche le nostre macerie , macerie di compagni che non capiranno più tutte le divisioni in un partito incapace di autoregolazione per obiettivi sociali italiani.
    un caro saluto
    L.P.

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  6. PERVENUTA VIA E-MAIL

    APPELLO SCORRETTO PER IL VOTO ALLE PRIMARIE
    Pensavo di non votare, invece voterò, perchè?
    - fondamentalmente per metterlo nel culo a tutti quelli che si aspettano un flop di partecipazione
    - non mi interessano i documenti dei candidati. Sono secoli che spulciamo le virgole di tanti bei documenti, i cui contenuti vengono regolarmente disattesi.
    - personalmente credo che i contenuti della sinistra del futuro siano quasi tutti da riscrivere, nel frattempo però ci sono cose da fare, esempi da proporre, scelte coraggiose da compiere, responsabilità da prendersi, magari anche qualche errore da compiere. Non mi entusiasma il PD, ma qualche volta, senza arrivare agli estremi montanelliani, occorre farsi carico dei limiti e delle difficoltà e andare oltre le prorie insoddisfazioni.
    ciao a tutti
    R.M.

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  7. PERVENUTO VIA E-MAIL
    ...... anch'io andrò a votare e invito ad andarci anche altre persone che, come me, pur se non iscritte al PD, fanno comunque riferimento ai valori ideali di Centro-Sinistra.
    F.Q.

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  8. PERVENUTO TRAMITE E-MAIL

    GRAZIE PER LA DISCUSSIONE.
    Cercando di dare un segno positivo al mio voto (e non solo di critica e/o scetticismo rispetto alle proposte in campo) trovo
    infine molto convincenti e oneste le parole di Gianni Cuperlo in "Mezzora" (Rai3): "noi (la sinistra) non bastiamo a noi stessi,
    non siamo la parte migliore della società. Forse però siamo la parte giusta, ma fuori di noi c'è molto di buono. E il PD avrà un
    futuro se ricostruirà un rapporto con milioni di persone che sono fuori della politica". Un ragionamento che non dimentica il
    punto di vista fondante della sinistra, che la nostra società non funziona bene prima di tutto perchè è ingiusta. Un atteggiamento
    di grande umiltà, in cui ritrovo anche il motivo per cui, alla mia tenera età, ho accettato di fare il segretario del nostro
    circolo: perchè esso possa diventare, più ancora di quanto già non sia, un luogo per chi vuole partecipare, fare politica anche
    senza prendere per forza una tessera di partito.
    Ma per avere un luogo serve un partito che lo tenga aperto, e... più siamo e meglio è.
    ciao R.
    ps
    ieri sera al direttivo di ciascuno dei membri ha espresso il proprio orientamento di voto
    per la cronaca questi i numeri: Cuperlo 4, Renzi 3, Civati 2, ancora indecisi 1.
    Come vedete siamo un Circolo molto plurale.

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  9. PERVENUTO IL 09-12 TRAMITE E-MAIL
    Se si sommano i voti di Renzi e Cuperlo, molto simili nei contenuti, meno negli accenti, le percentuali diventano pazzescamente bulgare, altro che asfaltare..
    E' scoppiata la rabbia dei tanti che di sinistra sono sempre stati ma sono stufi di un apparato che tutto riceve ma nulla restituisce in termini di riconoscibilità dell'identità politica, masticata in un mix di ideologia stalinista, burocrazia, noia ceh alla fine rullava, appiattendola, ogni speranza di rinnovamento.
    Nel persorso delle mie convinzioni politiche sono mai riuscito a staccarmi dalla mia esperienza sessantottina giungendo ad isolarmi, si intende politicamente, dalla realtà che mi circondava a parte saltuarie esperienze sempre guardate con sospetto dal partito e/o sindacato.
    A distanza di 45 anni arriva Renzi che promette di fare piazza pulita (sperando che l'apparato non soffochi anche lui) e forse sarà il mio rincoglionamento ma io vedo una continuità tra il mio passato mai rinnegato e questa ventata di novità. Certo c'é qualche slabbratura nelle proposte ma nei tempi attuali che bruciano tutto in fretta, fermarsi a sistemare i minimi rattoppi vuol dire farsi sorpassare dalla realtà.
    Spero che il messaggio sia pervenuto forte e chiaro, é venuto il momento di fare posto a chi ha ben altre energie e forze ! Non sempre chi in classe riceveva dai professori i voti migliori era quello da cui saremmo stati disposti a farci guidare.
    FdR

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    1. Caro F.
      il renzismo per ora ha vinto, confermando le mie previsioni rispetto ai 2 concorrenti, ma superandole di gran lunga quanto ad affluenza.
      Auguri, e starò curiosamente a vedere cosa combinerà codesto nuovo PD (vista la vaghezza dei programmi).
      Però non ho capito bene cosa c'entra il '68, per lo meno come mia esperienza.
      Con affetto.
      Aldo

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    2. PUBBLICO QUI LA REPLICA DI FdR
      affezionato al '68 inteso come soprattutto come metodo nell'affrontare la vita.

      Il PCI spense la forza positiva del movimento cloroformizzandola ed annettendola. Questo errore, a mio vedere, l'ha portato a non cogliere mai le istanze autentiche di rinnovamento sempre esistite. Questa volta la parte più tradizionalista ha perso, sarebbe meglio dire é stata spazzata via da qualcosa che ha una esatta equivalenza nei terremoti: tensioni che si accumulano, accumulano, accumulano e poi esplodono. Renzi, non so quanto coscientemente, ha saputo interpretare questo sentimento, riuscendo dove non eravamo riusciti noi, e non dimenticare, per chi pensa ad un Renzi Destrorso, che la valanga di voti gli é venuta dalle regioni rosse. Questo é il brutto ed il bello della faccenda perché vuol dire che, indipendentemente dalle singole convinzioni, Renzi deve riuscire a costruire un seminuovo soggetto politico (quello vecchio era oramai troppo annacquato per essere riconoscibile) perché altrimenti ci sarà il vuoto e la sinistra diventerà assolutamente marginale. Visti i rischi che intende prendersi (é questa una delle novità assolute perché mi dispiace contraddirti di idee ne ha tante, forse troppe) conviene a tutta la sinistra stare bella unita sperando che ce la faccia altrimenti non ci saranno cocci per nessuno.
      FdR

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