giovedì 21 novembre 2019

LETTERA APERTA A INSIEME-PER-SESTO, SESTO-2030, ASSOCIAZIONE E-T



Considerato che la Giunta Comunale ci tiene a patrocinare i dibattiti ambientalisti organizzati dal gruppo ET, così come a sponsorizzare l’Alveare del Chilometro Zero, mi permetto di rammentare alla pubblica opinione progressista e ambientalista una serie di cose che il Comune non fa e potrebbe fare, in ordine alfabetico dalla A alla Z.

Cordiali saluti.

Sesto Calende, 20 novembre 2019

Aldo Vecchi



A -  Agenda 21 Laghi: tornare a partecipare, per condividere iniziative concrete (vedi E)

B – Bacini di laminazione per il torrente Lenza (prevenzione di possibili eventi alluvionali in zona Abbazia e Scuole): riprendere e sviluppare gli studi preliminari del dott. Granata e dell’ing. Amolari

C – Ciclabilità: va bene estendere i percorsi verso S.Anna, Lisanza (e un domani Angera), però occorre:
-          Sollecitare il raccordo da Presualdo al lago di Mercallo (già progettato dalla Provincia)
-          Rivendicare la continuità dalla ns. Alzaia al sistema Villoresi-Navigli superando le strozzature del campeggio il Gabbiano, a Golasecca, e dalla Diga alla foce dello Strona, in Somma Lombardo (con nuove opere per circa 1,5 km), e limitando il transito ai veicoli autorizzati sul tratto “ENEL” tra la Miorina e la Diga
-          Introdurre sensi unici (e/o zona 30 km/h – vedi Z) con banchina ciclabile su tratti della rete inter-quartieri (come ad esempio l’anello Rosselli-Oriano-Rossè-Oneda)

D -  Densità edilizia: da diminuire, nel PGT, per le aree produttive, perché troppo elevata; da incrementare per aree residenziali dequalificate, utilizzando, con molta prudenza, la nuova legge regionale sulla Rigenerazione Urbana (vedi U)

E – ESCO “Una ESCo è un’impresa in grado di fornire tutti i servizi tecnici, commerciali e finanziari necessari per realizzare un intervento di efficienza energetica, assumendosi l’onere dell’investimento e il rischio di un mancato risparmio, a fronte della stipula di un contratto in cui siano stabiliti i propri utili.” – partner imprenditoriali da cercare, tramite gare pubbliche, per intervenire su gran parte degli edifici pubblici, ma anche per promuovere la riconversione ecologica dei fabbricati privati, a partire dai condomini più stagionati ed energivori. Previa redazione del PAES (Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile), per valutare i fabbisogni energetici, privati e pubblici, sul territorio, e a promuovere politiche di risparmio e di riconversione alle energie rinnovabili (a partire dalla rete di pubblica illuminazione)

F – Fognature: gli sversamenti su strada e nel fiume dal collettore lungo l’Alzaia sono a livello di denuncia penale; a breve occorre adeguare pompe e tratti del collettore; a lungo termine occorre separare le afferenti reti fognarie tra acque piovane e liquami domestici (o industriali)

G – Gestione dei flussi di traffico: da tornare a monitorare (come facevano le spire connesse ai vituperati semafori) per prevenire congestione e conseguente peggioramento della qualità dell’aria – verificare gli impegni contrattuali di Esselunga in materia

H – Habitat naturale – estendere la rete dei corridoi ecologici dalla scala provinciale alla scala comunale, ad esempio collegando il Parco Europa e le zone agricole di S.Anna (così come i canneti in zona Pasturazza)  con i boschi di Cocquo,  superando le barriere stradali e ferroviarie

I – Interscambio “gomma-ferro” – completare il parcheggio Nord-FS; collaborare con al Regione per la nuova fermata ferroviaria sulla “bretella” in funzione dell’estensione del Servizio Ferroviario Regionale verso Angera-Ispra (opere che dovevano essere a carico di Essselunga) – in futuro: ipotesi di nuove fermate ferroviarie (con parcheggi) a Lisanza ed ai Mulini

L – Lago Maggiore – ipotesi di progressiva “de-motorizzazione”, con limitazioni di potenza e velocità e promozione di natanti elettrici, a vela ed a remi

M – Marciapiedi – mancano in molti quartieri periferici e nelle strade interquartieri; alcune di queste potrebbero essere allargate, affiancandole con banchine ciclo-pedonali e alberature, diventando ”viali”, con vantaggi micro-climatici, di connessione ecologica e di ri-configurazione del paesaggio (es. via Tortoriono, via Lombardia, via San Vincenzo, via Montello, via Oneda, via Lentate)

N – Navigazione pubblica sul Ticino (almeno fino alla Diga) e sul basso Verbano: da promuovere, in collaborazione con Castelletto Ticino e altri enti locali, possibilmente con natanti elettrici/solari

O – Opere pubbliche: riprendere i progetti di sottopassi ciclo-pedonali tra “Corte del Fico” (Municipio) e angolo sud-ovest di Esselunga/curva Lenza (Stazione), tra via Vittorio Veneto e via Lombardia, a lato della Lenza tra le scuole e il quartiere Abbazia; nonché il sovrappasso veicolare sopra la ferrovia tra Mulini (via Agricoltura) e Quadra (via Capé), anche per riservare spazio a ciclisti e pedoni sui ponti di via Rosselli e di via Fontana Mora (possibili sensi unici per gli autoveicoli)

P – Piani di recupero per tutti i fabbricati abbandonati e/o sottoutilizzati e/o degradati (in taluni casi anche tramite esproprio a prezzo di mercato (con volano finanziario alimentato dalla successiva rivendita degli stessi), se possibile estesi ai casi di fallimenti: Q8, cascine Ospedale Maggiore ed ex-OM (Impellecchio, Tortorino, Case Nuove), ruderi idroscalo S.Anna, capannoni vuoti del PIP in via Agricoltura, deposito petroli di via Impiove, isolato tra Via Cavour/via Adua, ecc.

Q – Qualità dei boschi: da analizzare e migliorare, cercando di promuovere attività economiche di sostenibile valorizzazione del legname e delle bio-masse, con contestuale recupero e manutenzione dei sentieri (anche ad uso ricreativo e turistico)

R – Rumore: problema inerente soprattutto al traffico (così come è per al qualità dell’aria, influenzata questa anche dagli impianti di riscaldamento/reffreddamento domestici, vedi punto E), contenibile diffondendo le “zone con velocità a 30 km/h max” (nonché controllando i comportamenti e le emissioni dei motocicli) – vedi C e Z

S – Semafori: da reintrodurre, in ausilio al sistema delle rotatorie sull’asse del Sempione, per governare gli attraversamenti pedonali (meglio più radi e intensi, e però più sicuri) e per gestire le eventuali emergenze del traffico, spostando le code fuori dall’abitato

T –  TARI: tutto è pronto da tempo (con dispiego di energie, pubbliche e private) per applicare la Tassa sui Rifiuti in proporzione ai singoli consumi, però manca il coraggio politico di deciderlo; sulle altre tasse comunali, personalmente non sarei contrario ad aumentarle, ove progressive (IRPEF e IMU), per finanziare nuovi servizi civici ed ecologici: più investimenti e consumi pubblici, meno consumi privati

U – Uso del suolo: rivedere il Piano di Governo del Territorio (vedi anche D), sopprimendo le nuove costruzioni su aree libere (ambiti APC), per risparmiare il consumo di suolo

V – Viale Italia: pedonalizzarlo, inizialmente nei giorni festivi/prefestivi/estivi, e poi sperimentando ulteriori sviluppi; per i parcheggi rivolgersi ad Esselunga, rivedendo la assai discutibile variante “pro-Marna”; chiudere definitivamente l’Alzaia alle auto.

Z – Zone 30: come già accennato in C ed R, all’interno dei singoli quartieri è opportuno ridurre la velocità massima dei veicoli a 30 Km/h, con risparmio di carburante, rumore, e soprattutto di pericolosità per pedoni e ciclisti (in molti casi con tali limiti non occorrono sedi specifiche tipo marciapiedi o ciclabili); il comune di Belgirate applica tale disciplina anche alla traversa urbana della Strada Statale 33 del Sempione.

AA – Acquedotto: personalmente mi vedo costretto ad acquistare acqua potabile ed acqua de-mineralizzata (per lo più in bottiglie di plastica) perché il deposito di calcare (spero non peggio) derivante dal pozzo di Oneda/Mercallo rende inservibili bollitori, ferri da stiro, vaschette umidificatrici sui caloriferi; e l’azienda pubblica ALFA non risponde ai miei quesiti

AB - ---- (si potrebbe proseguire…)

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