Considerato
che la Giunta Comunale ci tiene a patrocinare i dibattiti ambientalisti
organizzati dal gruppo ET, così come a sponsorizzare l’Alveare del Chilometro
Zero, mi permetto di rammentare alla pubblica opinione progressista e
ambientalista una serie di cose che il Comune non fa e potrebbe fare, in ordine
alfabetico dalla A alla Z.
Cordiali
saluti.
Sesto
Calende, 20 novembre 2019
Aldo Vecchi
A - Agenda 21
Laghi: tornare a partecipare, per condividere iniziative concrete (vedi E)
B – Bacini di laminazione per il torrente Lenza (prevenzione
di possibili eventi alluvionali in zona Abbazia e Scuole): riprendere e
sviluppare gli studi preliminari del dott. Granata e dell’ing. Amolari
C – Ciclabilità: va bene estendere i percorsi verso
S.Anna, Lisanza (e un domani Angera), però occorre:
-
Sollecitare il raccordo da
Presualdo al lago di Mercallo (già progettato dalla Provincia)
-
Rivendicare la continuità dalla
ns. Alzaia al sistema Villoresi-Navigli superando le strozzature del campeggio
il Gabbiano, a Golasecca, e dalla Diga alla foce dello Strona, in Somma Lombardo
(con nuove opere per circa 1,5 km), e limitando il transito ai veicoli
autorizzati sul tratto “ENEL” tra la Miorina e la Diga
-
Introdurre sensi unici (e/o zona
30 km/h – vedi Z) con banchina ciclabile su tratti della rete inter-quartieri
(come ad esempio l’anello Rosselli-Oriano-Rossè-Oneda)
D - Densità
edilizia: da diminuire, nel PGT, per le aree produttive, perché troppo elevata;
da incrementare per aree residenziali dequalificate, utilizzando, con molta
prudenza, la nuova legge regionale sulla Rigenerazione Urbana (vedi U)
E – ESCO “Una ESCo è un’impresa in grado di fornire
tutti i servizi tecnici, commerciali e finanziari necessari per realizzare un
intervento di efficienza energetica, assumendosi l’onere dell’investimento e il
rischio di un mancato risparmio, a fronte della stipula di un contratto in cui
siano stabiliti i propri utili.” – partner imprenditoriali da cercare, tramite
gare pubbliche, per intervenire su gran parte degli edifici pubblici, ma anche
per promuovere la riconversione ecologica dei fabbricati privati, a partire dai
condomini più stagionati ed energivori. Previa redazione del PAES (Piano
d'Azione per l'Energia Sostenibile), per valutare i fabbisogni energetici,
privati e pubblici, sul territorio, e a promuovere politiche di risparmio e di
riconversione alle energie rinnovabili (a partire dalla rete di pubblica
illuminazione)
F – Fognature: gli sversamenti su strada e nel fiume
dal collettore lungo l’Alzaia sono a livello di denuncia penale; a breve
occorre adeguare pompe e tratti del collettore; a lungo termine occorre
separare le afferenti reti fognarie tra acque piovane e liquami domestici (o
industriali)
G – Gestione dei flussi di traffico: da tornare a monitorare
(come facevano le spire connesse ai vituperati semafori) per prevenire
congestione e conseguente peggioramento della qualità dell’aria – verificare
gli impegni contrattuali di Esselunga in materia
H – Habitat naturale – estendere la rete dei corridoi
ecologici dalla scala provinciale alla scala comunale, ad esempio collegando il
Parco Europa e le zone agricole di S.Anna (così come i canneti in zona
Pasturazza) con i boschi di Cocquo, superando le barriere stradali e ferroviarie
I – Interscambio “gomma-ferro” – completare il
parcheggio Nord-FS; collaborare con al Regione per la nuova fermata ferroviaria
sulla “bretella” in funzione dell’estensione del Servizio Ferroviario Regionale
verso Angera-Ispra (opere che dovevano essere a carico di Essselunga) – in
futuro: ipotesi di nuove fermate ferroviarie (con parcheggi) a Lisanza ed ai
Mulini
L – Lago Maggiore – ipotesi di progressiva
“de-motorizzazione”, con limitazioni di potenza e velocità e promozione di
natanti elettrici, a vela ed a remi
M – Marciapiedi – mancano in molti quartieri periferici
e nelle strade interquartieri; alcune di queste potrebbero essere allargate,
affiancandole con banchine ciclo-pedonali e alberature, diventando ”viali”, con
vantaggi micro-climatici, di connessione ecologica e di ri-configurazione del
paesaggio (es. via Tortoriono, via Lombardia, via San Vincenzo, via Montello,
via Oneda, via Lentate)
N – Navigazione pubblica sul Ticino (almeno fino alla
Diga) e sul basso Verbano: da promuovere, in collaborazione con Castelletto
Ticino e altri enti locali, possibilmente con natanti elettrici/solari
O – Opere pubbliche: riprendere i progetti di
sottopassi ciclo-pedonali tra “Corte del Fico” (Municipio) e angolo sud-ovest
di Esselunga/curva Lenza (Stazione), tra via Vittorio Veneto e via Lombardia, a
lato della Lenza tra le scuole e il quartiere Abbazia; nonché il sovrappasso
veicolare sopra la ferrovia tra Mulini (via Agricoltura) e Quadra (via Capé),
anche per riservare spazio a ciclisti e pedoni sui ponti di via Rosselli e di
via Fontana Mora (possibili sensi unici per gli autoveicoli)
P – Piani di recupero per tutti i fabbricati
abbandonati e/o sottoutilizzati e/o degradati (in taluni casi anche tramite
esproprio a prezzo di mercato (con volano finanziario alimentato dalla
successiva rivendita degli stessi), se possibile estesi ai casi di fallimenti:
Q8, cascine Ospedale Maggiore ed ex-OM (Impellecchio, Tortorino, Case Nuove),
ruderi idroscalo S.Anna, capannoni vuoti del PIP in via Agricoltura, deposito
petroli di via Impiove, isolato tra Via Cavour/via Adua, ecc.
Q – Qualità dei boschi: da analizzare e migliorare,
cercando di promuovere attività economiche di sostenibile valorizzazione del
legname e delle bio-masse, con contestuale recupero e manutenzione dei sentieri
(anche ad uso ricreativo e turistico)
R – Rumore: problema inerente soprattutto al traffico
(così come è per al qualità dell’aria, influenzata questa anche dagli impianti
di riscaldamento/reffreddamento domestici, vedi punto E), contenibile
diffondendo le “zone con velocità a 30 km/h max” (nonché controllando i
comportamenti e le emissioni dei motocicli) – vedi C e Z
S – Semafori: da reintrodurre, in ausilio al sistema
delle rotatorie sull’asse del Sempione, per governare gli attraversamenti
pedonali (meglio più radi e intensi, e però più sicuri) e per gestire le
eventuali emergenze del traffico, spostando le code fuori dall’abitato
T – TARI: tutto
è pronto da tempo (con dispiego di energie, pubbliche e private) per applicare
la Tassa sui Rifiuti in proporzione ai singoli consumi, però manca il coraggio
politico di deciderlo; sulle altre tasse comunali, personalmente non sarei
contrario ad aumentarle, ove progressive (IRPEF e IMU), per finanziare nuovi
servizi civici ed ecologici: più investimenti e consumi pubblici, meno consumi
privati
U – Uso del suolo: rivedere il Piano di Governo del
Territorio (vedi anche D), sopprimendo le nuove costruzioni su aree libere
(ambiti APC), per risparmiare il consumo di suolo
V – Viale Italia: pedonalizzarlo, inizialmente nei giorni
festivi/prefestivi/estivi, e poi sperimentando ulteriori sviluppi; per i
parcheggi rivolgersi ad Esselunga, rivedendo la assai discutibile variante
“pro-Marna”; chiudere definitivamente l’Alzaia alle auto.
Z – Zone 30: come già accennato in C ed R, all’interno
dei singoli quartieri è opportuno ridurre la velocità massima dei veicoli a 30
Km/h, con risparmio di carburante, rumore, e soprattutto di pericolosità per
pedoni e ciclisti (in molti casi con tali limiti non occorrono sedi specifiche
tipo marciapiedi o ciclabili); il comune di Belgirate applica tale disciplina
anche alla traversa urbana della Strada Statale 33 del Sempione.
AA – Acquedotto: personalmente mi vedo costretto ad
acquistare acqua potabile ed acqua de-mineralizzata (per lo più in bottiglie di
plastica) perché il deposito di calcare (spero non peggio) derivante dal pozzo
di Oneda/Mercallo rende inservibili bollitori, ferri da stiro, vaschette
umidificatrici sui caloriferi; e l’azienda pubblica ALFA non risponde ai miei
quesiti
AB - ---- (si potrebbe proseguire…)
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