IL RAPPORTO ASVIS
SU PNRR E FINANZIARIA 2022
di Aldo
Vecchi
Una rapida sintesi ed alcuni assaggi dal rapporto ASviS “Il Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Legge di Bilancio 2022 e lo sviluppo
sostenibile - Esame dei provvedimenti e situazione dell’Italia rispetto ai 17
Obiettivi dell’Agenda 2030”.
Sommario:
-
Premessa
-
cosa include il
rapporto
-
la posizione dell’ASviS
appendice 1: la scheda
sul PNRR per il goal 1 “povertà”
appendice 2: la scheda
sulla finanziaria 2022 per il goal 1 “povertà”
appendice 3: il
tabellone sul PNRR e i 17 goal
appendice 4: la sintesi
del rapporto ASviS “territori 2021”
PREMESSA
Anche
se i singoli testi in cui il documento si articola non sono di difficile
lettura, il rapporto ASviS “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la
Legge di Bilancio 2022 e lo sviluppo sostenibile - Esame dei provvedimenti e
situazione dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030” 1 risulta
necessariamente complesso, perché include e in parte sovrappone:
-
l’analisi
aggiornata sul grado di conseguimento, per l’Italia, degli Obiettivi
dell’Agenda ONU 2030 (i “17 Goals”),
-
la
valutazione complessiva dell’Asvis sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
(in relazione ai 17 Goals), come proseguimento di quanto anticipato nel maggio
2021,
-
i
primi tentativi di misurazione dello stato di attuazione dello stesso PNRR,
-
analoghe
stime e giudizi sui provvedimenti specifici definiti dal Bilancio dello Stato e
dalla Legge Finanziaria per l’anno 2022.
Come ho avuto modo di
esprimere riguardo a precedenti Rapporti ASviS 2,3, lo sforzo di
concretizzare e quantificare le problematiche sociali, ambientali ed economiche
in questione è decisamente positivo, però mi sembra che talvolta venga impoverito
dalla parzialità e rigidità degli indicatori; anche nel dibattito svoltosi il
31 marzo 4, sul Rapporto in esame, lo stesso Tiziano Treu,
presidente del CNEL, nel rilevare che per le classi dirigenti italiane (e in
particolare per la pubblica amministrazione) il passaggio a lavorare per
obiettivi quantificati, con tappe e traguardi verificabili, costituisce una
svolta culturale “quasi antropologica”, ha segnalato il rischio che – da
neofiti – ci si perda in una eccessiva e diversificata ricerca di molteplici
“indicatori”.
COSA INCLUDE IL RAPPORTO
Il
rapporto comprende:
-
una
“Premessa”, che tra l’altro introduce - al di sopra del Rapporto - alcune
considerazioni attuali sulla pesante novità sopravvenuta della Guerra di aggressione
della Russia all’Ucraina (mentre dai rapporti IPCC si conferma come decisivo il
decennio 2020-2030);
-
un
“Executive Summary” che in sole 7 pagine ben riassume i giudizi fondamentali sullo
stato di avvicinamento/allontanamento nazionale rispetto ai 17 Obiettivi
dell’Agenda 2030, suddivisi per “dimensione” (sociale, ambientale, economica,
istituzionale);
-
alcuni
paragrafi di considerazioni generali sulla fase di avvio del PNRR e sulle
priorità “trasversali” (donne, giovani, sud), con proposte “sistemiche”
dell’ASviS per correggere i deficit riscontrati;
-
le
schede analitiche di valutazione sull’attuazione del PNRR (e sul “Fondo complementare”) per ogni
singolo “Goal” e sui connessi “target quantitativi”, ove individuati, precedute
da un “tabellone” sintetico, che
riproduco nella Appendice 3, alla successiva pag.9, in cui in particolare le
tendenze attuative (a breve ed a lungo periodo) sono simbolizzate con freccette
verdi e rosse, con 4 possibili
inclinazioni, il che consente una rapida visione di insieme: i rossi (tendenze
negative) prevalgono sui verdi, mentre alcuni obiettivi mancano ancora di
univoche modalità di misurazione;
-
le
analoghe schede di valutazione riferite alla Legge Finanziaria ed al Bilancio
dello Stato per il 2022, nonché due “box” sulle Politiche per il Sud e sulla
Finanza per lo sviluppo sostenibile;
-
una
appendice rievocativa su “Goal e Target” e sui soci aderenti all’Asvis.
Colgo l’occasione per
riprodurre in Appendice 4 anche una sintesi formulata dalla stessa ASviS sul
proprio Rapporto “territori 2021” 5 , richiamando come supporto di
metodo il mio articolo in merito alla precedente edizione 3 .
LA POSIZIONE DELL’ASVIS
Mentre
per le parti analitiche del Rapporto mi limito a riprodurre, a titolo di
esempio, le schede relative al Goal 1 “POVERTÀ”
(sia riguardo al PNRR che alla Finanziaria 2022), qui di seguito cerco di
riassumere quelle che mi sembrano i principali contributi dell’ASviS, nel suo
confronto serrato con Governo e Parlamento (posizioni
in parte già anticipate nel “Rapporto 2021”, e già da me commentate):
-
il
PNRR risulta complessivamente positivo, ma insufficiente, sia per i tempi
troppo lunghi di conseguimento di una parte degli obiettivi, sia perché non
include tutti i temi dell’agenda Onu 2030 (come la povertà energetica; come la
dimensione internazionale del Goal 17, in favore dei paesi poveri, a partire
dai vaccini);
-
manca
il coordinamento sistematico con gli obiettivi del BES (indicatori per il
Benessere equo e Solidale, elaborati dall’ISTAT)6 e con la Strategia
Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSS) che è ancora in fase di
aggiornamento;
-
occorre
aggiornare anche il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) e
redigere il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC), accompagnato
da una adeguata legge per il Clima;
-
mancano
strategie di ampio respiro per Aria, Acqua, Mare, Suolo, Biodiversità e
Verde; la Strategia Nazionale Aree
Interne richiede una robusta Agenzia attuativa;
-
il
PNRR e la programmazione dei Fondi europei di Coesione 2021-2027 marciano in
parallelo con procedure diverse, mettendo in difficoltà le Regioni;
-
pare
problematico il rafforzamento della “capacitazione amministrativa”, con le
nuove assunzioni di personale per le Regioni (ma non per i Comuni)
-
le
tre priorità trasversali (meridione, parità di genere, giovani) finora sono
enunciate più che praticate (e soprattutto riguardo ai giovani manca un
“pilastro” che connetta a tal fine le 6 “missioni” del PNRR)
-
gli
strumenti di monitoraggio, a partire dal sito ITALIA DOMANI, risultano
corretti, ma la “partecipazione” rischia di rimanere formale; occorre
migliorare la rendicontazione (anche per il Fondo Complementare), con un
approccio olistico e non per ”singoli silos”;
-
la
governance specifica del PNRR pare bene impostata, ma occorre un miglior
funzionamento dei Comitati Interministeriali (CIPESS per la Programmazione
Economica e lo Sviluppo Sostenibile, CITE per la Transizione Ecologica, CIPU
per le Politiche Urbane) e delle relative Direzioni e Segreterie; nonché un miglior raccordo con
gli strumenti ordinari di programmazione (Piano Nazionale Riforme; DEF annuale
nazionale, DEFR regionali e DUP comunali), con una legge annuale per lo
Sviluppo Sostenibile e con una valutazione ex ante sull’impatto delle singole
leggi (nelle rispettive relazioni illustrative) rispetto ai Goals ed ai Target
(finalizzando l’attività dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio);
-
nel contempo “snellire gli iter
decisionali”(confermo un mio dubbio che
la complessa architettura dei Comitati Interministeriali e dei singoli Piani
specifici per Energia, per il Clima, ecc. NON favorisca l’auspicato snellimento);
-
occorre
valorizzare e concretizzare le modifiche agli artt. 9 e 41 della Costituzione7,
con una visione unitaria della Salute e del Welfare che attraversi tutte le
politiche, integrando Sviluppo Sostenibile, Biodiversità ed Equità Sociale.
Come si può constatare,
si tratta nell’insieme di un giudizio severo sulle persistenti arretratezze
oggettive e soggettive del Sistema Italia, che non esclude, finora, una intensa
collaborazione della stessa ASviS con gli organismi governativi.
Nelle pagine successive le seguenti appendici:
APPENDICE
1: LA SCHEDA SUL PNRR PER IL GOAL 1 “POVERTÀ”
APPENDICE
2: LA SCHEDA SULLA FINANZIARIA 2022 PER IL GOAL 1 “POVERTÀ”
APPENDICE
3: IL TABELLONE SUL PNRR E I 17 GOAL
APPENDICE
4: LA SINTESI DEL RAPPORTO ASVIS “TERRITORI 2021”
Le FONTI al termine
dell’articolo
APPENDICE 1: LA SCHEDA
SUL PNRR PER IL GOAL 1 “POVERTÀ”
APPENDICE 2: LA SCHEDA
SULLA FINANZIARIA 2022 PER IL GOAL 1 “POVERTÀ”
APPENDICE 3: IL
TABELLONE SUL PNRR E I 17 GOAL
APPENDICE 4: LA SINTESI
DEL RAPPORTO ASVIS TERRITORI 2021
Rapporto territori 2021 5
I territori e gli Obiettivi di sviluppo
sostenibile
Il Rapporto Territori 2021 è uno strumento unico che,
attraverso indicatori statistici elementari e compositi, raccoglie e analizza
il posizionamento di regioni, province, città metropolitane, aree urbane e
comuni rispetto ai 17 SDGs dell’Onu. Per comprendere l’importanza dei
territori, basti pensare che il Sustainable development solutions network
(Sdsn) stima in un suo
recente Rapporto che 105 dei 169 target degli SDGs (62%) non
saranno raggiunti senza un coinvolgimento dei governi subnazionali.
I processi di sostenibilità a livello territoriale
hanno registrato un forte incremento nell’ultimo anno – sia sul piano regionale
che tra le province autonome e le città metropolitane –, dimostrando evidenti
potenzialità per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di
sviluppo sostenibile (SDGs) a livello nazionale.
Ma com’è, dunque, la situazione a livello
regionale e delle Province autonome?
Con riferimento al raggiungimento di una serie di
Target quantitativi individuati dal Rapporto, l’ASviS sottolinea che:
·
oltre l’80% delle Regioni e delle Province autonome ha già raggiunto o
mostra un trend positivo per quanto riguarda le coltivazioni biologiche;
·
oltre il 60% ha centrato o mostra andamenti favorevoli per la riduzione dei
tempi della giustizia;
·
più del 50% registra trend promettenti per la diminuzione della mortalità
(per maggiori cause) e dell’abbandono scolastico.
Si registrano, viceversa, andamenti negativi in:
·
circa il 50% delle Regioni e delle Provincie autonome per la riduzione
degli incidenti stradali e della disuguaglianza del reddito disponibile;
·
il 60% dei territori, che non raggiungerà i Target relativi alle energie
rinnovabili, all’incremento del tasso di occupazione, all’aumento della spesa
per ricerca e sviluppo e alla riduzione dei rifiuti prodotti;
·
più dell’80% dei territori, che registra un allontanamento o un andamento
negativo per quanto riguarda l’efficienza delle reti idriche, la riduzione
della quota di Neet (giovani che non studiano e non lavorano) e delle emissioni
di gas serra;
·
oltre il 95% dei territori, che presenta un andamento negativo per
l’efficienza energetica, mentre nessuna Regione o Provincia autonoma segna
trend positivi per le aree marine protette e la riduzione del consumo di suolo.
Province e Città Metropolitane. Il Rapporto si occupa
inoltre di analizzare le mappe delle 93 Province e 14 Città metropolitane (107
territori in totale) relative a 12 dei 17 Goal dell’Agenda 2030 (per i quali
sono disponibili informazioni sufficienti al calcolo degli indicatori
sintetici). Da questa seconda analisi emerge che, nelle Province:
·
le disuguaglianze territoriali sono diminuite per la salute, la parità di
genere, l’acqua e i servizi igienico sanitari, le città e le comunità
sostenibili e la produzione e il consumo responsabili;
·
le disparità sono in aumento per l’istruzione, il lavoro e la crescita
economica, l’innovazione e le infrastrutture, le disuguaglianze, gli ecosistemi
terrestri, la giustizia e le istituzioni solide.
Per quanto riguarda le Città metropolitane,
invece, sulla base di 16 target quantitativi, risulta che:
·
solo per tre target – quota di laureati tra i 30 e i 34
anni, consumi finali lordi di energia, sovraffollamento negli istituti di pena
– si registra una situazione positiva;
·
per nove target il Rapporto registra trend
negativi: feriti per incidenti stradali, efficienza delle reti di
distribuzione dell’acqua potabile, produzione di energia da fonti rinnovabili,
tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni, quota di Neet tra i 15 e i 29 anni,
posti-km per abitante offerti dal trasporto pubblico, numero di giorni di
superamento dei limiti di PM10 (particolato atmosferico), quota di rifiuti
urbani prodotti pro-capite, aumento del consumo di suolo annuo.
·
per un Target (gap occupazionale di genere) si
rileva una situazione contrastante, con la maggioranza delle Città
metropolitane in cui la valutazione di breve periodo non coincide con quella di
lungo periodo, mentre per gli ultimi tre target non è stato possibile valutare
l’andamento nel tempo, a causa della limitata disponibilità dei dati in serie
storica.
Le proposte dell’ASviS. Ma cosa si può
fare, effettivamente, per invertire questo trend? L’ASviS dedica una sezione
del Rapporto a un Decalogo di proposte per migliorare il ruolo che i territori
possono giocare a livello nazionale per il raggiungimento degli SDGs. Tra
queste, le più urgenti sono: la creazione di un sistema multilivello di
Strategie e Agende per lo sviluppo sostenibile, strutturato sugli strumenti
di programmazione degli enti; l’elaborazione di una Strategia
territoriale nazionale (Snt) e di una legge-delega per la
rigenerazione urbana, il consumo di suolo e i principi fondamentali per il
governo del territorio; il Coordinamento di tutti i programmi di
rigenerazione urbana ed elaborazione dell’Agenda urbana nazionale da
parte del Comitato interministeriale per le politiche urbane (Cipu); e, per
i trasporti, l’acquisto esclusivo di mezzi elettrici per le aree
urbane e a idrogeno verde o biometano per le tratte interurbane. Infine, dati
gli evidenti effetti dei cambiamenti climatici e dei fenomeni naturali che si
stanno riversando a livello locale, l’ASviS individua una serie di azioni volte
al miglioramento delle attività di resilienza e adattamento dei territori
nazionali.
Fonti:
1.
ASviS
- IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA, LA LEGGE DI BILANCIO 2022 E LO
SVILUPPO SOSTENIBILE - ESAME DEI PROVVEDIMENTI E SITUAZIONE DELL’ITALIA
RISPETTO AI 17 OBIETTIVI DELL’AGENDA 2030 – marzo 2022 - https://asvis.it/public/asvis2/files/Pubblicazioni/ASviS_Analisi_LdB_PNRR_2022.pdf
2.
Aldo
Vecchi – I RAPPORTI ASVIS 2020 E I TERRITORI – su Utopia21, marzo 2021 https://drive.google.com/file/d/1ah-wVbDE_u-1DBMIet-ouSfLvoZnCB6-/view?usp=sharing
3.
Aldo
Vecchi – I RAPPORTI ASVIS 2021 E IL QUADRO INTERNAZIONALE – su Utopia21,
novembre 2021 https://drive.google.com/file/d/1oTTsrNOQX3yYA2dL8SzUFOZdX8K4ww0Q/view?usp=sharing
4.
ASviS
live - IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA, LA LEGGE DI BILANCIO 2022 E
LO SVILUPPO SOSTENIBILE - ESAME DEI PROVVEDIMENTI E SITUAZIONE DELL’ITALIA
RISPETTO AI 17 OBIETTIVI DELL’AGENDA 2030 – dibattito su Youtube – 31 marzo
2022 https://www.youtube.com/watch?v=AcqbynuYM30
5.
ASviS
- I TERRITORI E GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE - RAPPORTO ASVIS 2021 –
novembre 2021 - https://asvis.it/public/asvis2/files/Rapporto_ASviS/Rapporto_2021/Rapporto_ASviSTerritori2021.pdf
6.
Aldo
Vecchi - IL B.E.S. COMPIE 10 ANNI (MA PASSA INOSSERVATO) – su Utopia21, maggio
2021 - https://drive.google.com/file/d/1BBIzX56j7zfpCfH_W6aYVJFLUPrvFjGK/view?usp=sharing
7.
Aldo
Vecchi – L’AMBIENTE IN COSTITUZIONE – su
Utopia21, marzo 2022
https://drive.google.com/file/d/1p7L80Wraps7CcJotTx--UlN5oaL5lRBj/view?usp=sharing
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