venerdì 10 maggio 2013

DEMOCRAZIA ITALIANA

¼ non votano e mostrano quindi di non apprezzare la democrazia, almeno quella parlamentare che abbiamo a disposizione

1/5 votano per Silvio Berlusconi e per un PdL dove è giusto non fare le primarie, e quindi per traslato votano “Ruby nipote di Mubarak” e “Silvio perseguitato dalla giustizia”, perché nel centro-destra non circolano altri contenuti strategici (del tipo liberismo o viceversa, europeismo o viceversa, ecc.), né si ravvisano più leadership alternative potenziali come potevano apparire Casini, Fini o Bossi/Tremonti: tutto ciò non ha molto a che fare con la democrazia

1/5 votano per Grillo, in nome di una integrale democrazia diretta, in cui però non si riesce a controllare chi vota e chi verifica le votazioni, dove sono di fatto irrevocabili i supremi vertici Grillo/Casaleggio, e da cui si aspira ad una totale sostituzione del sistema di rappresentanza: anche questo, in sostanza, ha poco a che fare con la democrazia

1/5 votano per il PD, che della Democrazia ha fatto stendardo, ha inventato e praticato le primarie, ma dove 101 supremi rappresentanti su 400 nascostamente disattendono alle decisioni assunte da loro stessi all’unanimità e dove le decisioni fondamentali di indirizzo (ad esempio con chi stare al governo) vengono assunte ignorando i chiari orientamenti della stragrande maggioranza dei militanti e degli elettori (che nessuno si sogna di consultare): quanto ha a che fare con la democrazia?

(non intendo sottrarmi al confronto sullo “stato di necessità”: quando c’è uno stato di necessità, ovvero una Necessità di Stato, un gruppo dirigente serio se ne accorge per tempo, non si ostina ad illudere se stesso, gli alleati e gli elettori sulla possibilità di “un governo di cambiamento”, e cerca di anticipare e gestire il compromesso assumendo l’iniziativa, circoscrivendolo nel tempo e nei temi – esempio “governo di scopo”, spiegandolo da subito alla “base”: il contrario che – dopo l’elezione di Grasso e Boldrini - proporre formalmente “all’intero Parlamento una rosa di candidati al Quirinale che può piacere solo a Berlusconi, ed in fatti non piace ai propri grandi elettori, con tutti i disastri seguenti, che non dovevano sorprendere chi cnosce tutti i suoi polli, compresi gli ultii 101: più “stato di calamità” che di necessità)

Il restante % ha votato in gran parte per liste personalizzate (Monti, Ingroia), formate dall’alto senza la delega di  un effettivo corpo elettorale intermedio

Pare proprio che gli italiani ultimamente abbiano poco a che fare con la democrazia

3 commenti:

  1. PERVENUTO VIA E-MAIL
    Sì, mi sembrano considerazioni brillanti, quel che si dice una sintesi poderosa. Bisognerebbe darsi da fare. Trovarne l'energia.
    S.

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  2. PERVENUTO VIA E-MAIL
    manca la % che ha votato SEL: aggiungi qualcosa
    E.C.

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    Risposte
    1. La piccola percentuale che ha votato SEL si salverebbe meglio se Vendola non fosse un leader senza ricambio, costretto nel contempo a governare (come?) una importante regione (in cui per altro il centro-sinistra alle politiche non ha vinto).
      Aldo

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