1/5 votano per Silvio Berlusconi e per un PdL dove è giusto
non fare le primarie, e quindi per traslato votano “Ruby nipote di Mubarak” e “Silvio
perseguitato dalla giustizia”, perché nel centro-destra non circolano altri
contenuti strategici (del tipo liberismo o viceversa, europeismo o viceversa,
ecc.), né si ravvisano più leadership alternative potenziali come potevano
apparire Casini, Fini o Bossi/Tremonti: tutto ciò non ha molto a che fare con
la democrazia
1/5 votano per Grillo, in nome di una integrale democrazia
diretta, in cui però non si riesce a controllare chi vota e chi verifica le
votazioni, dove sono di fatto irrevocabili i supremi vertici Grillo/Casaleggio,
e da cui si aspira ad una totale sostituzione del sistema di rappresentanza:
anche questo, in sostanza, ha poco a che fare con la democrazia
1/5 votano per il PD, che della Democrazia ha fatto
stendardo, ha inventato e praticato le primarie, ma dove 101 supremi
rappresentanti su 400 nascostamente disattendono alle decisioni assunte da loro
stessi all’unanimità e dove le decisioni fondamentali di indirizzo (ad esempio
con chi stare al governo) vengono assunte ignorando i chiari orientamenti della
stragrande maggioranza dei militanti e degli elettori (che nessuno si sogna di
consultare): quanto ha a che fare con la democrazia?
(non intendo sottrarmi
al confronto sullo “stato di necessità”: quando c’è uno stato di necessità,
ovvero una Necessità di Stato, un gruppo dirigente serio se ne accorge per
tempo, non si ostina ad illudere se stesso, gli alleati e gli elettori sulla
possibilità di “un governo di cambiamento”, e cerca di anticipare e gestire il
compromesso assumendo l’iniziativa, circoscrivendolo nel tempo e nei temi –
esempio “governo di scopo”, spiegandolo da subito alla “base”: il contrario che
– dopo l’elezione di Grasso e Boldrini - proporre formalmente “all’intero
Parlamento una rosa di candidati al Quirinale che può piacere solo a
Berlusconi, ed in fatti non piace ai propri grandi elettori, con tutti i disastri
seguenti, che non dovevano sorprendere chi cnosce tutti i suoi polli, compresi
gli ultii 101: più “stato di calamità” che di necessità)
Il restante % ha votato in gran parte per liste
personalizzate (Monti, Ingroia), formate dall’alto senza la delega di un effettivo corpo elettorale intermedio
Pare proprio che gli italiani ultimamente abbiano poco a che
fare con la democrazia
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RispondiEliminaSì, mi sembrano considerazioni brillanti, quel che si dice una sintesi poderosa. Bisognerebbe darsi da fare. Trovarne l'energia.
S.
PERVENUTO VIA E-MAIL
RispondiEliminamanca la % che ha votato SEL: aggiungi qualcosa
E.C.
La piccola percentuale che ha votato SEL si salverebbe meglio se Vendola non fosse un leader senza ricambio, costretto nel contempo a governare (come?) una importante regione (in cui per altro il centro-sinistra alle politiche non ha vinto).
EliminaAldo