lunedì 5 agosto 2013

PETIZIONE "VOGLIONO STRAVOLGERE LA COSTITUZIONE"



Caro Antonio (Padellaro),
Ti rispondo dandoTi del Tu, come tu Fai, tramite change,org, chiamandomi a firmare la petizione contro le modifiche all’art. 138.
Anche se il Tuo appello ha già raccolto forti  umeri e prestigiose adesioni, non sono d'accordo:
- con la critica "nel mucchio" ai parlamentari "nominati" (il PD ha fatto le primarie per buona parte dei seggi, il M5S le parlamentarie, e insieme sono la maggioranza degli eletti)
- con la delegittimazione del Parlamento, pur eletto con il Porcellum: se non è valido questo Parlamento,  nemmeno può correggere, ad esempio,  lo stesso Porcellum
 - con la demonizzazione dell'ultima versione delle modifiche proposte all'art. 138, che anzi ampliano il ricorso al referendum e nulla relegano al segreto: di “strano” prevedono solo una Commissione Bicamerale e intervalli di attesa più brevi: discutibile ma non certo catastrofico
- con l'identificazione tra la procedura avviata e il paventato esito presidenzialista, che è tutto da giocare (semmai schieriamoci lì, se mai ci si arrivasse, visti anche altri scricchiolii per le larghe intese).
Ciao
Aldo (Vecchi)

5 commenti:

  1. PERVENUTO VIA E-MAIL
    Caro Aldo, sì, ma la cosa che mi sembra assurda, a monte delle tue
    precisazioni, sta nel fatto di mettersi a discutere di questo invece di
    affrontare la legge elettorale. A me sembra un pretesto per differire le
    elezioni e dare al governo la sua equivoca durata.
    Occhio agli ordini del giorno. Il potere è di chi decide l'ordine del
    giorno. La prima cosa è (quasi) sempre discutere l'ordine del giorno,
    che definisce una politica. Poi si è attirati a discutere nel merito, a
    valle, mentre qualcosa di essenziale, le priorità, sono già state decise
    a monte, sotto forma di ODG. E' l'inquadratura a decidere del quadro.
    Anche il referendum costituzionale mi lascia perplesso, può essere
    ingannevole, è sempre questione di tempi e di logoramento: di fronte a
    una valanga di deformazioni costituzionali, come faranno i cittadini a
    inseguire i tempi dei decisori?
    Stefano

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    1. Caro Stefano,

      pare che una prima modifica del Porcellum sia (ma ormai bisogna forse dire “fosse”) in calendario tra settembre e ottobre in uno dei due rami del parlamento; lasciarla subordinata alle modifiche costituzionali fa (o faceva?) solo il gioco di Berlusconi.

      Tornando a Padellaro&C. (e mi stupisco un poco per Settis, Rodotà, Zagrebelski), ho l’impressione che a gridare a sproposito “al lupo, al lupo” non aiuti poi ad affrontare veramente i lupi al momento giusto.

      Ciao

      Aldo

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  2. REPLICA PERVENUTA VIA E-MAIL
    Appunto, è stata fatta passare l'idea falsa che la riforma elettorale
    fosse subordinata alla riforma costituzionale, e che quindi doveva
    essere differita. Il modo di procedere è a passi piccoli, stile
    Mitridate, in modo che quando si arriva al quorum di "al lupo" il
    processo sia già molto avanti.
    Stefano

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  3. PERVENUTA TRAMITE E-MAIL
    qualsiasi cosa faccia padellaro sono contro per partito preso, costui appartiene a quella genia di cui è piena l'italia, tutti antiberlusconiani alla santoro, travaglio e via cantando, che su questo si sono costruiti carriere e conti in banca, e poi tengono bordone a quel tecnofascista di Grillo, perchè per loro una Italia normale è una vera iattura.
    per la prima volta in vita mia sono d'accordo con Emanuele Macaluso: bello il suo articolo di ieri 7-8 sull' Unità, che centra il problema di questi soloni.
    Che tempi essere daccordo con un migliorista.
    Hasta T.

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  4. PERVENUTO TRAMITE FACE-BOOK
    "Sono assolutamente d'accordo con te caro Aldo, l'ex Direttore dell'Unità ha imbastito questa pantomima con l'intento di sparare nel mucchio, tentando ancora una volta di screditare anche quel poco o molto di buono che c'è nella politica del nostro Paese. Con la nuova formulazione, l'art. 138 è più garantista del vecchio testo, tutto il resto è pura demagogia sparata all'impazzata sulla presunta ignoranza di molti cittadini. Ci sono molti altri validi motivi per criticare questo governo, ma non questo!"
    Mario C.

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