Caro
Antonio (Padellaro),
Ti
rispondo dandoTi del Tu, come tu Fai, tramite change,org, chiamandomi a firmare
la petizione contro le modifiche all’art. 138.
Anche
se il Tuo appello ha già raccolto forti
umeri e prestigiose adesioni, non sono d'accordo:
- con la critica "nel mucchio" ai parlamentari "nominati" (il PD ha fatto le primarie per buona parte dei seggi, il M5S le parlamentarie, e insieme sono la maggioranza degli eletti)
- con la critica "nel mucchio" ai parlamentari "nominati" (il PD ha fatto le primarie per buona parte dei seggi, il M5S le parlamentarie, e insieme sono la maggioranza degli eletti)
- con
la delegittimazione del Parlamento, pur eletto con il Porcellum: se non è
valido questo Parlamento, nemmeno può
correggere, ad esempio, lo stesso Porcellum
- con la demonizzazione dell'ultima versione
delle modifiche proposte all'art. 138, che anzi ampliano il ricorso al
referendum e nulla relegano al segreto: di “strano” prevedono solo una
Commissione Bicamerale e intervalli di attesa più brevi: discutibile ma non
certo catastrofico
- con
l'identificazione tra la procedura avviata e il paventato esito
presidenzialista, che è tutto da giocare (semmai schieriamoci lì, se mai ci si arrivasse,
visti anche altri scricchiolii per le larghe intese).
Ciao
Aldo (Vecchi)
PERVENUTO VIA E-MAIL
RispondiEliminaCaro Aldo, sì, ma la cosa che mi sembra assurda, a monte delle tue
precisazioni, sta nel fatto di mettersi a discutere di questo invece di
affrontare la legge elettorale. A me sembra un pretesto per differire le
elezioni e dare al governo la sua equivoca durata.
Occhio agli ordini del giorno. Il potere è di chi decide l'ordine del
giorno. La prima cosa è (quasi) sempre discutere l'ordine del giorno,
che definisce una politica. Poi si è attirati a discutere nel merito, a
valle, mentre qualcosa di essenziale, le priorità, sono già state decise
a monte, sotto forma di ODG. E' l'inquadratura a decidere del quadro.
Anche il referendum costituzionale mi lascia perplesso, può essere
ingannevole, è sempre questione di tempi e di logoramento: di fronte a
una valanga di deformazioni costituzionali, come faranno i cittadini a
inseguire i tempi dei decisori?
Stefano
Caro Stefano,
Eliminapare che una prima modifica del Porcellum sia (ma ormai bisogna forse dire “fosse”) in calendario tra settembre e ottobre in uno dei due rami del parlamento; lasciarla subordinata alle modifiche costituzionali fa (o faceva?) solo il gioco di Berlusconi.
Tornando a Padellaro&C. (e mi stupisco un poco per Settis, Rodotà, Zagrebelski), ho l’impressione che a gridare a sproposito “al lupo, al lupo” non aiuti poi ad affrontare veramente i lupi al momento giusto.
Ciao
Aldo
REPLICA PERVENUTA VIA E-MAIL
RispondiEliminaAppunto, è stata fatta passare l'idea falsa che la riforma elettorale
fosse subordinata alla riforma costituzionale, e che quindi doveva
essere differita. Il modo di procedere è a passi piccoli, stile
Mitridate, in modo che quando si arriva al quorum di "al lupo" il
processo sia già molto avanti.
Stefano
PERVENUTA TRAMITE E-MAIL
RispondiEliminaqualsiasi cosa faccia padellaro sono contro per partito preso, costui appartiene a quella genia di cui è piena l'italia, tutti antiberlusconiani alla santoro, travaglio e via cantando, che su questo si sono costruiti carriere e conti in banca, e poi tengono bordone a quel tecnofascista di Grillo, perchè per loro una Italia normale è una vera iattura.
per la prima volta in vita mia sono d'accordo con Emanuele Macaluso: bello il suo articolo di ieri 7-8 sull' Unità, che centra il problema di questi soloni.
Che tempi essere daccordo con un migliorista.
Hasta T.
PERVENUTO TRAMITE FACE-BOOK
RispondiElimina"Sono assolutamente d'accordo con te caro Aldo, l'ex Direttore dell'Unità ha imbastito questa pantomima con l'intento di sparare nel mucchio, tentando ancora una volta di screditare anche quel poco o molto di buono che c'è nella politica del nostro Paese. Con la nuova formulazione, l'art. 138 è più garantista del vecchio testo, tutto il resto è pura demagogia sparata all'impazzata sulla presunta ignoranza di molti cittadini. Ci sono molti altri validi motivi per criticare questo governo, ma non questo!"
Mario C.