Nella
trepida attesa per la possibile conferma della prima sentenza definitiva di
condanna, i fans del “principale alleato di governo del PD” si affannano a
paragonarne la possibile persecuzione carceraria a quelle che colpirono Gandhi,
Mandela e via esagerando.
In
effetti Gandhi, Mandela , ecc. si battevano per i diritti dei popoli oppressi.
Berlusconi
invece si agitava per i “diritti Mediaset”.
PERVENUTO TRAMITE E-MAIL
RispondiEliminasempre diritti sono
A.R.
PERVENUTO TRAMITE E-MAIL
RispondiEliminaQuanto al Gandhi nostrano sono pronto a scommettere qualsiasi cifra su una prontissima grazia da parte del nostro beneamato presidente che è sensibilissimo ai diritti dei perseguitati come ha già dimostrato per Sallusti.
Ciao
D.D
Quanto a Napolitano, non penso possa arrivare a tanto (e poi che fa, assicura la grazia preventiva per gli altri processi?).
EliminaIl caso Sallusti era diverso (anche se l’uomo è insopportabile): c’era un certo consenso trasversale contro il reato “di responsabilità oggettiva” (l’autore del pezzo infamante, che ha nascosto la mano e si è palesato solo quando sicuro dell’impunità, era Farina).
Mi è sembrata peggio la grazia per il capetto della CIA sul caso Abu Omar.
REPLICA DI D.D.
Mi auguro che tu abbia ragione rispetto a Napolitano , ma non ne sono così convinto anche perchè quando Libero aveva anticipato la sua disponibilità alla grazia , il Quirinale non aveva replicato in modo netto e chiaro : " No! non è vero non ci sarà nessuna grazia ! "Ma aveva parlato di analfabetismo istituzionale , come dire " State zitti cretini, che con queste anticipazioni rischiate di rovinare tutto" ; e successivamente aveva dichiarato che sulla scrivania del presidente questa pratica della grazia non c'era ( come faceva ad esserci se non c'era ancora stata la conferma della condanna ); questo modo di fare ambiguo , unito al fatto che Napolitano ha dichiarato in più riprese, anche recentissimamente, che a questo governo ( il suo) non ci sono alternative , mi rende piuttosto pessimista . Quanto a Sallusti , è vero che l'articolo diffamatorio era di Farina ma è vero anche che Sallusti , in quanto direttore del giornale , non aveva ritenuto di dover rettificare una volta che era stato chiarito che quanto scritto da Farina era falso.