Politicamente i referendum proposti da un piccolo
gruppo sono un azzardo, forse anche potenzialmente vincente, ma con grossi
rischi che il fallimento o nella fase di raccolta firme o - peggio - nella fase
di voto (mancato quorum oppure sconfitta) abbiano pesanti ripercussioni
negative (non solo sulle sorti del Civatismo), ancor peggio del pur vituperato
"stato di cose presenti" (vedi precedenti tentativi di migliorare da
sinistra lo statuto dei lavoratori, abrogandone la soglia minima dei 15
dipendenti, che ha finito per santificarla).
Nel dubbio, mi astengo da questa campagna per la raccolta firme (e mi sembra finora di essere in larga e sinistra compagnia).
- e quanto lo strumento del referendum sia stato da essi sfiancato, fino a renderlo inutilizzabile per qualche decennio.
Più seriamente, i radicali erano pochi, ma "trasversali" (contemplavano anche le "doppie tessere") ed erano ben compenetrati nel mondo laico-socialista di quegli anni.
Inoltre su temi tipo "diritti civili" era pensabile sia di scalare maggioranze silenziose, sia di guadagnare comunque in visibilità su temi ritenuti marginali.
Nel dubbio, mi astengo da questa campagna per la raccolta firme (e mi sembra finora di essere in larga e sinistra compagnia).
A chi mi ha obiettato “ma i radicali si muovevano senza
preoccuparsi di essere minoranza”, rispondo innanzitutto:
- ed infatti che fine han fatto i radicali- e quanto lo strumento del referendum sia stato da essi sfiancato, fino a renderlo inutilizzabile per qualche decennio.
Più seriamente, i radicali erano pochi, ma "trasversali" (contemplavano anche le "doppie tessere") ed erano ben compenetrati nel mondo laico-socialista di quegli anni.
Inoltre su temi tipo "diritti civili" era pensabile sia di scalare maggioranze silenziose, sia di guadagnare comunque in visibilità su temi ritenuti marginali.
Qui ed ora invece occorrerebbe una riflessione seria
sul vuoto strategico a sinistra di Renzi e sul disastro dell'area liste Tsipras
(Syriza sta molto meglio ...), cui l'aggiunta del nuovo movimento
"Possibile", con l'apporto dello 0,x del PD, mi pare non dia contributi risolutivi (come già osservavo sull'evanescente mozione congressuale di Civati, una sorta di renzismo in radice quadrata, cambiato di segno); mentre apprezzo il punto di vista più sociale ed a lungo termine di Landini e di Rodotà.
Può essere questa campagna referendaria la scossa che
cambia in meglio?"Possibile", con l'apporto dello 0,x del PD, mi pare non dia contributi risolutivi (come già osservavo sull'evanescente mozione congressuale di Civati, una sorta di renzismo in radice quadrata, cambiato di segno); mentre apprezzo il punto di vista più sociale ed a lungo termine di Landini e di Rodotà.
Può darsi, ma non ne sono convinto, a partire dal
merito dei quesiti (come già detto) e dal metodo unilaterale del
"partiam partiam" dei soli Civatiani, in agosto per giunta.
Ed in caso di sconfitta a pagare sarà tutta la
sinistra, su temi comunque già visibilissimi (tranne forse le micidiali
trivelle petrolifere, su cui però si stanno già muovendo anche diverse regioni)
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