Se ho ben capito, il cardinale
Bagnasco e la CEI ritengono poco importante (oltre che errata e dannosa) la
proposta di legge per le Unioni Civili, perché ben altri sono gli urgenti
problemi della famiglia e della società.
Però su questa sfiziosa
quisiquilia dei diritti umani di minoranze sessuali finora discriminate (e fino
a ieri oppresse) le organizzazioni cattoliche (benedette dalla CEI) stanno
promuovendo un chiassoso family day (non senza Salvini ed altri divorziati), mentre
non ho mai visto manifestazioni nazionali di forze cattoliche (se non per
difendere i privilegi delle scuole confessionali) e MAI contro il precariato,
le dimissioni-in-bianco, l’importo risibile degli “assegni familiari”, la
scarsità di alloggi popolari e di asili-nido, cioè su tutte le concrete
politiche che colpiscono i giovani, le donne, i bambini e le opportunità di
formare nuove famiglie e di crescere serenamente i figli (anche se non si è
ricchi).
Il pericolo principale starebbe
nella legalizzazione di nuove forme di Unione (che comunque già esistono)?
Con buona pace del Santo padre e
delle sue apprezzate encicliche.
PERVENUTO VIA FACE-BOOK
RispondiEliminaCome non essere d'accordo?
B.M.