IL RAPPORTO ASVIS TERRITORI 2022
di Aldo
Vecchi
Mentre la Pandemia ha
lasciato segni differenziati tra i territori lungo il difficile cammino di avvicinamento
(o allontanamento) dai “Goals” ONU 2030, l’ASviS tenta di riallacciare i fili
della coesione, sociale e territoriale (ma rischia di predicare nel deserto)
PER I GRAFICI E LE TABELLE VAI AL SITO : www.universauser.it/utopia21.html
Sommario:
-
premessa
-
le analisi a scala
regionale e provinciale: gli estratti per la Lombardia
-
una mia comparazione
tra cinque province campione
-
altri contenuti del
rapporto: la governance territoriale della transizione ecologica e le buone
pratiche locali
-
il decalogo per la
territorializzazione delle politiche della sostenibilita’
appendice I: commenti e grafici dal rapporto ASviS,
relativi alla Lombardia
appendice
II: il decalogo ASviS per la territorializzazione
In corsivo i commenti più personali
In carattere Colibri 11, i brani riportati dai documenti ASviS; per il
resto rimando alla fonte https://asvis.it/rapporto-territori/
PREMESSA
Pubblicata
a breve distanza dal “Rapporto ASviS 2022” 1,2, la terza edizione
del “Rapporto ASviS territori” 3 ne riprende ed integra le
valutazioni complessive sulle difficoltà dell’Italia nel cammino incerto verso
gli obiettivi ONU 2030, e rinnova, con qualche modifica metodologica, l’analisi
dell’andamento delle singole Regioni (e Province autonome) lungo tali percorsi,
con qualche approfondimento anche sui risultati per le singole Province (e
Città Metropolitane): livello provinciale in cui però i raffronti perdono
precisione per la carenza oppure la mancanza di sincronicità di alcuni dati (il
che può alterare le valutazioni dal momento che sono in gioco annate più o meno
“pandemiche”, come il 2020 e il 2021, mentre non sono ancora misurati i
risultati della parziale ripresa del 2022).
LE ANALISI A SCALA
REGIONALE E PROVINCIALE: GLI ESTRATTI PER LA LOMBARDIA
Confermo,
ma risparmio ai lettori, le mie perplessità sull’utilizzo degli “indicatori
compositi”4. Riproduco comunque in Appendice I alcuni estratti di
tali analisi, a titolo di esempio, relativi alla Regione Lombardia, e più
precisamente:
-
il
commento per esteso sull’andamento pregresso degli indici compositi per
l’intera regione
-
i
grafici relativi alle tendenze - più o meno convergenti a breve ed a lungo
termine - di alcuni “target” verso i “traguardi 2030” (raggruppati in
“sociali”, “ambientali”, “economici” e “istituzionali”): tendenze rappresentate
da frecce verdi o rosse, con diverse inclinazioni (e come si può constatare,
prevalgono le tendenze rosse, ovvero negative).
In
rapida sintesi, in Lombardia tra il 2010 e il 2021 si registra un andamento
positivo in sei Goal, ovvero “SDG” (salute, istruzione, parità di genere,
energia, infrastrutture e innovazione, consumo e produzione responsabili),
negativo in cinque (povertà, agricoltura e alimentazione, acqua pulita e
servizi igienico-sanitari, vita sulla terra, giustizia e istituzioni) e
stazionario per i restanti tre (lavoro e crescita economica, disuguaglianze,
città e comunità).
Di
seguito invece espongo il grafico sulla situazione, riferita solo all’ultimo
anno rilevato, per le singole Province Lombarde (inclusa la Città Metropolitana
– CM – di Milano).
UNA MIA COMPARAZIONE
TRA CINQUE PROVINCE CAMPIONE
Per
facilitare un raffronto sintetico sulle situazioni a livello provinciale, come
già avevo elaborato a partire dal Rapporto AsviS Territori 2020 4,
propongo una mia tabella, derivata dal Rapporto Territori 2022 e concentrata
sulle medesime 5 provincie, e cioè Milano (Città Metropolitana) con Varese e
Novara come “campioni” del Nord (più prossime geograficamente alla redazione di
Utopia21) e con Bari e Siracusa come rappresentanti delle condizioni
relativamente migliori e peggiori nell’ambito del Sud.
Come
indica la seguente Legenda, i colori rappresentano la posizione di ogni singolo
territorio provinciale rispetto alla media italiana, per ogni singolo Obiettivo
ONU 2030, distribuendo le provincie in 5 casistiche “posizionali”:
LEGENDA COLORI: SOPRA = MIA RIELABORAZIONE; SOTTO =
ORIGINALE ASVIS
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
Per
rendere possibile un confronto diacronico con i risultati del 2020, e tenendo
conto che tra le due edizioni l’ASviS ha ridotto da 14 a 12 gli “Obiettivi ONU”
misurabili a livello provinciale, ho trasformato, in fondo alla tabella, i
“colori posizionali” in valori relativi da 1 (rosso) a 5 (verde scuro),
esplicitando, in fondo alla tabella, il punteggio complessivo del Rapporto 2022
e quello del 2020, e – poiché l’uno si computa rispetto ad un totale di 60 punti
e l’altro invece di 70 punti – traducendoli in percentuali e calcolando poi lo
scarto tra tali percentuali.
Tali
scarti (derivanti dalla sommatoria dei “passaggi di posizione” sui singoli
“obiettivi” e per lo più limitati a +1 o -1, perché avvenuti tra “colori”
contigui), mostrano una sostanziale stabilità per Milano e Novara, ed invece un
netto peggioramento per Varese, Bari e Siracusa: anche se occorre considerare
le “attenuanti pandemiche”, i segnali negativi mi sembrano comunque importanti,
perché riferiti non a valori assoluti, ma a valori medi nazionali (il che implica contestuali
andamenti migliori in molti altri territori provinciali e metropolitani).
OBIETTIVO |
Varese |
Novara |
Milano |
Bari |
Siracusa |
3 - SALUTE
E BENESSERE |
|||||
|
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
4 -
ISTRUZIONE DI QUALITÀ |
|||||
|
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
5 - PARITÀ
DI GENERE |
|||||
|
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
6 - ACQUA
PULITA E SERVIZI IGIENICO-SANITARI |
|||||
|
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
7 -
ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE |
|||||
|
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
8 - LAVORO
DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA |
|||||
|
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
9 -
IMPRESE, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE |
|||||
|
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
10 -
RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE |
|||||
|
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
11 - CITTÀ
E COMUNITÀ SOSTENIBILI |
|||||
|
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
12 – ECONOMIA
CIRCOLARE |
|||||
|
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
15 - VITA
SULLA TERRA |
|||||
|
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
16 - PACE,
GIUSTIZIA E ISTITUZIONI SOLIDE |
|||||
|
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
----------------- |
PUNTEGGIO POSIZIONALE – RAPPORTO 2020 (su quattordici
classificazioni) |
|||||
|
46/70 = 66% |
44/70 = 63% |
52/70 = 74% |
39/70 = 56% |
24/70 = 34% |
PUNTEGGIO POSIZIONALE – RAPPORTO 2022 (su dodici classificazioni) |
|||||
|
35/60 = 58% |
38/60 = 63% |
45/60 = 75% |
30/60 = 50% |
17/60 = 28% |
VARIAZIONE PERCENTUALE DEL PUNTEGGIO POSIZIONALE – 2020 -
2022 |
|||||
|
-
8% |
ZERO |
+ 1% |
-
6% |
-
6% |
IL DECALOGO PER LA
TERRITORIALIZZAZIONE DELLE POLITICHE DELLA SOSTENIBILITA’
Come
già per il “Rapporto ASviS 2022” a scala nazionale, l’Associazione accompagna
il suo ricco panorama analitico e previsionale con concrete proposte di
intervento e di riorganizzazione istituzionale, configurando una sorta di
decalogo per una corretta “territorializzazione” delle politiche per la
sostenibilità: decalogo che era già presente nella precedente edizione del
“Rapporto Territori” 2021, e di cui l’ASviS monitora lo stato di attuazione,
assai parziale:
“La
sintesi è la seguente:
•
nessuna delle 10 proposte è stata completamente attuata;
•
5 proposte hanno registrato azioni in quella direzione senza riuscire ad essere
attuate;
•
5 proposte non sono state attuate e non si sono registrate azioni in quella
direzione.”
Riassumo
qui, e riproduco in Appendice II, il “decalogo” aggiornato, nella forma
sintetica contenuta nell’ “Executive Summary” del Rapporto, segnalandone la
rilevante distanza dai temi abituali del dibattito politico italiano, vedi
Legge Finanziaria per il 2023 (anche se alcune decisioni vengono poi assunte, soprattutto
per i vincoli europei, quali che siano i governi, ma senza turbare il
prevalente disinteresse dei principali partiti e dei media):
1.
Approvare in via definitiva la Strategia
nazionale per lo sviluppo sostenibile e inserire i Valori obiettivo nel
Documento di economia e finanza 2023;
2.
Formare una legislazione organica per il governo
del territorio;
3.
Definire gli obiettivi quantitativi di riduzione
progressiva del consumo di suolo;
4.
Estendere a tutti i Ministeri l’Agenda
urbana per lo sviluppo sostenibile;
5.
Accelerare la transizione verso la trazione
elettrica per tutti i bus in ambito
urbano e periurbano;
6.
Promuovere un Piano di azione di
diagnostica speditiva a carico dello Stato in Zona sismica 1 sugli edifici
costruiti prima del 1971;
7.
Dare attuazione con tempestività al Piano
nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC)
8.
Introdurre i sistemi di pagamento per i
Servizi ecosistemici e ambientali (PSEA) da parte di chi ne usufruisce, in
favore delle comunità locali montane e dei singoli proprietari e gestori dei
servizi;
9.
Adottare l’Agenda per lo sviluppo
sostenibile delle aree interne e della montagna;
10.Introdurre nei bandi PNRR una norma
applicativa della clausola del 40% per il Sud.
ALTRI CONTENUTI DEL
RAPPORTO: LE MAPPE DEI RISCHI, LA GOVERNANCE TERRITORIALE DELLA TRANSIZIONE
ECOLOGICA E LE BUONE PRATICHE LOCALI
Le
analisi territoriali del Rapporto sono integrate anche da un insieme
sistematico di “mappe del rischio”, capitolo redatto da un’equipe
dell’I.S.P.R.A. e fondato su dati di fonte I.S.P.R.A. ed altri Enti (per lo più
già noti), riferito a
-
Rischio sismico e vulcanico
-
Rischio idrogeologico (Alluvioni, Frane)
-
Rischio siccità e desertificazione
-
Rischio incendi e ondate di calore
-
Rischio stabilimenti pericolosi.
La
parte iniziale del Rapporto descrive con attenzione i parziali processi in atto
nelle direzioni indicate dall’ASviS:
-
dall’aggiornamento in atto della Strategia nazionale per lo sviluppo
sostenibile (SNSvS) alle Sperimentazioni per la valutazione di sostenibilità
delle politiche pubbliche (nella “Politica di coesione 2021/2027” e nel Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza),
-
dalle azioni pilota di livello locale (soprattutto da parte delle Città
Metropolitane) alle “Agenda urbane”: quella nazionale per lo sviluppo sostenibile
(AUNSVS) e quella del (fu) Ministero delle Infrastrutture e della mobilità
sostenibili (AUMIMS), fino al Bilancio di sostenibilità nell’esperienza delle
Autorità di sistema portuale (AdSP).
Mi chiedo però cosa
resterà di tutto quanto sopra, per la parte derivante dall’impulso del Ministro
Giovannini, dopo che il suo successore Salvini ha esordito facendo rinominare
il Ministero “delle infrastrutture e dei trasporti”.
Le
suddette esperienze di governance della territorializzazione per le politiche
di sostenibilità sono raffrontate nel Rapporto con lo sfondo delle analoghe
iniziative nel quadro europeo (e mondiale), a partire dal
-
“Manuale
della Commissione europea per le Voluntary Local Review (VLR), seconda edizione
2022”, che evidenzia il passaggio di tali elaborazioni (simili alle “Agende21”) dal mero monitoraggio delle condizioni
ambientali a strumento processuale permanente per la gestione della transizione
ecologica, con gli esempi di Bonn, Dusseldorf, Kiel, Tampere e della Regione
Lombardia,
e
dalla
-
“EU
Mission 100 Climate neutral and smart cities by 2030”: le 100 città selezionate
sono … tenute ad elaborare i propri Climate city contract che dovranno
includere un Piano generale per la neutralità climatica in tutti i settori come
l’energia, gli edifici, la gestione dei rifiuti e i trasporti, insieme ai
relativi piani di investimento. Questo processo dovrà coinvolgere i cittadini,
gli organismi di ricerca e il settore privato. Aderiscono nove città italiane (Bergamo,
Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino) e nel Rapporto
sono tratteggiati i casi di Bologna, Espoo, Firenze, Madrid, Malmoe, Reykjavik,
Riga, Rotterdam e Varsavia:
Si tratta
di Programmi simili ai PAESC, di cui abbiamo già riferito su Utopia21 5,6,
ma resi più sistematici.
La
parte finale del Rapporto è invece destinata alla raccolta di “buone pratiche
dei territori”, (interessanti quanto
disparate) segnalate dagli aderenti all’ASviS e selezionate da una apposita
Commissione Giudicatrice, descritte in 30 schede sistematiche, nonché dagli
estii del “premio Giusta transizione” promosso da ASviS … giunto quest’anno
alla sua terza edizione. Il premio è destinato alla persona, associazione o
impresa capace di favorire in modo significativo l’evoluzione verso un’economia
ambientale sostenibile, tenendo conto dell’impatto sociale”, che ha selezionato
1 vincitore (Università di Padova)[A] e 5 menzioni su 30
partecipanti.
NELLE PAGINE SEGUENTI
LE APPENDICI I E II
Fonti:
1.
https://asvis.it/rapporto-asvis-2022/
2.
Aldo
Vecchi - IL RAPPORTO ASVIS 2022 - su Utopia21, novembre 2022 – https://drive.google.com/file/d/1ooDZUpALGMenTrpzGRTPUGEkg86yMdaN/view?usp=share_link
3.
https://asvis.it/rapporto-territori/
4.
Aldo Vecchi - I RAPPORTI ASVIS 2020 E I TERRITORI – su
Utopia21, maggio 2021 - https://drive.google.com/file/d/1ah-wVbDE_u-1DBMIet-ouSfLvoZnCB6-/view?usp=sharing
5.
Fulvio
Fagiani - COSTRUIRE E REALIZZARE PIANI CLIMATICI LOCALI IN TERRITORI DIFFUSI –
su Utopia21, luglio 2021 - https://drive.google.com/file/d/1xvQXm7oyPLjmDPf2LLVUXm4hvaZosTbS/view?usp=sharing
6.
Aldo
Vecchi – RINNOVARE LA PIANIFICAZIONE PER RIGENERARE CITTÀ E TERRITORI - su
Utopia21, luglio 2021 - https://drive.google.com/file/d/1YiBSVg-nYUq3ivFofIPoGnMEkmq5e8Nz/view?usp=sharing
APPENDICE
I:
COMMENTI E GRAFICI DAL RAPPORTO ASVIS, RELATIVI
ALLA LOMBARDIA
Regione
Lombardia - Indici compositi della regione
In Lombardia tra il 2010 e il 2021 si registra un
andamento positivo in sei Goal (3, 4, 5, 7, 9, e 12):
• per la salute (Goal 3), si riducono le persone
che fanno abitualmente uso di alcol (-5,8 punti percentuali) e di tabacco (-3,6
punti percentuali). Aumenta, anche se la regione ha uno dei valori più bassi in
Italia, il numero di medici per 1.000 abitanti (+0,8). Si segnala che nel 2021
la speranza di vita alla nascita (83,1 anni) resta inferiore a quella del 2019
(83,6 anni);
• per l’istruzione (Goal 4), si riduce l’uscita
precoce dal sistema d’istruzione (-7,2 punti percentuali), aumentano i
diplomati (+7,3 punti percentuali) e gli alunni con disabilità nelle scuole.
Tra il 2019 e il 2021 si segnala un forte aumento della formazione continua
(+7,2 punti percentuali), ma anche una riduzione dei laureati (-4,4);
• per la parità di genere (Goal 5), aumenta la
presenza delle donne nel Consiglio Regionale (+15,9 punti percentuali) e
l’occupazione femminile (+4,6 punti percentuali), ma aumenta anche il part-time
involontario (+3,9 punti percentuali). Tra il 2019 e il 2021 peggiora il
rapporto occupazionale tra donne con e senza figli (-6,6 punti percentuali);
• per l’energia (Goal 7), tra il 2012 e il 2020
aumenta sia la quota di energia da fonti rinnovabili (+2,0 punti percentuali),
pur restando al di sotto della media nazionale, sia l’efficienza energetica
(+4,8 punti percentuali);
• per le infrastrutture e l’innovazione (Goal 9),
si ha un aumento della copertura della banda larga (+34,2 punti percentuali) e
dei lavoratori della conoscenza (+5,8 punti percentuali). Gli assidui del
trasporto pubblico, già in calo tra il 2010 e il 2019, registrano una ulteriore
riduzione negli ultimi due anni (-36,9%);
• per il consumo e la produzione responsabili (Goal
12), tra il 2010 e il 2020 aumenta la raccolta differenziata dei rifiuti urbani
(+24,8 punti percentuali) e si riduce la produzione pro-capite di rifiuti
(-6,1%, di cui -2,8% tra il 2019 e il 2020)
Si rileva
una situazione negativa in cinque Goal (1, 2, 6, 15 e 16):
• per la povertà (Goal 1), aumenta sia la povertà
relativa familiare (+3,3 punti percentuali) sia la povertà assoluta (+4,6 punti
percentuali a livello ripartizionale, di cui 1,2 tra il 2019 e il 2021);
• per agricoltura e alimentazione (Goal 2),
peggiora la redditività dell’agricoltura e diminuiscono le persone che hanno
un’adeguata alimentazione (-2,3 punti percentuali). Tra il 2019 e il 2021
aumenta l’uso dei fertilizzanti (+6,5%);
• per l’acqua pulita e servizi igienico sanitari
(Goal 6), diminuisce l’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua, anche
se rimane sopra il dato nazionale;
• per la vita sulla terra (Goal 15), aumenta il
consumo di nuovo suolo (+2,1 punti indicizzati tra il 2012 e il 2021). La
Lombardia è tra le Regione con la quota più alta di suolo impermeabilizzato
(12,1% del territorio nel 2021);
• per la giustizia e le istituzioni (Goal 16), si
riduce la partecipazione sociale (-14,1 punti percentuali di cui 7,2 tra il
2019 e il 2021) e aumentano le truffe e le frodi informatiche (più che
triplicate tra il 2010 e il 2020). Tra il 2019 e il 2021 si riducono i reati
predatori (- 4,8 reati per 1.000 abitanti).
Si rileva
una situazione sostanzialmente invariata in tre Goal (8, 10 e 11):
• per il lavoro e la crescita economica (Goal 8),
aumenta il reddito pro-capite e si riducono gli infortuni sul lavoro (-3,3
punti percentuali), ma peggiora il part-time involontario (+3,0 punti
percentuali). Nel 2021 si registra un aumento dell’occupazione, comunque ancora
inferiore al livello del 2019 (-2,9 punti percentuali). Tra il 2019 e il 2021
si evidenzia anche un aumento dei NEET (+3,7 punti percentuali);
• per le disuguaglianze (Goal 10), tra il 2010 e il
2020 si misura un aumento dei permessi di soggiorno per gli stranieri residenti
(+13,6 punti percentuali), ma anche un aumento della disuguaglianza nella
distribuzione del reddito (+0,5 punti, di cui 0,3 tra il 2019 e il 2020) e una
riduzione dell’occupazione giovanile (-6,3 punti percentuali, di cui 3,1 tra il
2019 e il 2020);
• per le città e le comunità (Goal 11), tra il 2010
e il 2020 diminuiscono le difficoltà di accesso ai servizi (-1,6 punti
percentuali), ma, a causa della forte riduzione registrata tra il 2019 e il
2020, anche i posti-km offerti dal TPL (-2,8%), pur tra i più alti d’Italia
APPENDICE II: IL
DECALOGO ASVIS PER LA TERRITORIALIZZAZIONE
1. Approvare in via definitiva la Strategia nazionale per lo sviluppo
sostenibile (SNSvS 2022) e inserire i Valori obiettivo nel Documento di
economia e finanza 2023 (Target 11.6).
2. Istituire una sede di confronto sui temi del governo del territorio promossa
congiuntamente dalle Commissioni Territorio di Camera (VIII) e Senato (8°) con
tutti gli stakeholder interessati con il compito di presentare entro 6 mesi una
risoluzione contenente il «nucleo essenziale» delle questioni che necessitano
di un aggiornamento normativo, indicando anche lo strumento (ddl, legge-delega,
DPCM, ecc.) (Target 11.1). L’hanno proposto anche INU, SIU, Assurb, Urban@it,
CENSU, AIDU e l’Associazione urbanistica per l’Ingegneria, le principali
associazioni che si occupano di urbanistica.
3. Promuovere la conclusione, in sede di Conferenza
unificata, di una Intesa per la definizione degli obiettivi quantitativi di riduzione progressiva del consumo di suolo
e vanno censite le aree libere delle città di proprietà pubblica per destinarle
alle infrastrutture verdi (Target 11.1 e 15.3).
4. Estendere a tutti i Ministeri l’Agenda urbana per lo sviluppo sostenibile
del MIMS (oggi MIT), facendola confluire nell’Agenda urbana nazionale, e
istituire una Cabina di regia interministeriale per il monitoraggio e il
coordinamento dei diversi programmi di rigenerazione urbana (Target 7.3 e
11.1);
5. Accelerare la transizione verso la trazione elettrica per tutti i bus in ambito urbano e periurbano e puntare
su mezzi a idrogeno verde e biocarburanti avanzati (HVO, biometano) per le
tratte extraurbane, chiedendo agli enti territoriali di stimare il fabbisogno
di nuovi mezzi al 2030 (Target 11.2).
6. Approvare il Codice della ricostruzione
post-sisma e diffondere la consapevolezza della necessità di intervenire sugli
edifici più vulnerabili promuovendo un Piano
di azione di diagnostica speditiva a carico dello Stato in accordo con gli
ordini professionali in Zona sismica 1 sugli edifici in muratura portante
costruiti prima del 1971 e su tutti gli edifici in calcestruzzo armato, come
era suggerito dal Rapporto del Progetto
Casa Italia del 2017 (Target 13.1).
7. Attuare le raccomandazioni sul dissesto
idrogeologico della deliberazione della Corte dei Conti n. 17/2021/G del 18
ottobre 2021 in materia di finanziamenti e approvare e dare attuazione con
tempestività al Piano nazionale di
adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC) (Target 13.1). I territori e gli Obiettivi di sviluppo
sostenibile 2022 11
8. Introdurre i sistemi di pagamento già previsti dalla legislazione per i Servizi
ecosistemici e ambientali (PSEA) da parte di chi ne usufruisce nei
confronti delle comunità locali montane e dei singoli proprietari e gestori dei
servizi (Target 15.4).
9. Adottare l’Agenda
per lo sviluppo sostenibile delle aree interne e della montagna da
approvare da parte del CIPESS per coordinare le Strategie esistenti (Aree
interne e Green communities) e la nuova Strategia nazionale per la montagna
italiana (SNAMI) indicata nel ddl del Governo approvato il 10 marzo 2022 e
presentato alla Camera (Target 11.3).
10.Introdurre
nei bandi PNRR una norma applicativa della clausola del 40% per il Sud con
un doppio passo nelle graduatorie che devono prevedere lo scorrimento dei
progetti fino al raggiungimento dell’obiettivo, garantendo alle amministrazioni
territoriali le risorse tecniche necessarie per la qualità dei progetti (Target
10.3).
[A]
Si tratta di una attività
partecipata e inclusiva di buone pratiche per la sostenibilità sociale e ambientale.
Gli obiettivi includono la valorizzazione del patrimonio culturale, il
benessere, le relazioni col personale, la sostenibilità ambientale, la
semplificazione e relativa digitalizzazione. UniPadova Sostenibile coinvolge
l’intera comunità universitaria, da quella studentesca al personale e alla
governance, oltre alla cittadinanza e il pubblico in generale.
Nessun commento:
Posta un commento