domenica 8 ottobre 2023

UTOPIA21 - SETTEMBRE 2023: L’AGGIORNAMENTO 2023 DELLA RICERCA “TRA-I-LAGHI” di Anna Maria Vailati e Aldo Vecchi

 L’AGGIORNAMENTO 2023 DELLA RICERCA “TRA-I-LAGHI”

 di Anna Maria Vailati e Aldo Vecchi

L’AGGIORNAMENTO 2023 DELLA RICERCA “TRA-I-LAGHI”

                        di Anna Maria Vailati e Aldo Vecchi    

 

Gli scriventi hanno condotto nel 2015 una ricerca estesa ad un territorio (che include i 16 comuni allora aderenti ad “Agenda21Laghi”) compreso tra Verbano e lago di Varese, da Vergiate a Laveno, lavorando principalmente sui dati dei censimenti ISTAT 2010-2011 e del rapporto ISPRA 2015 sul consumo di suolo.

La ricerca denominata “tra-i-laghi” 1 si compone di tabelle, grafici, cartine tematiche e commenti ed elabora i principali dati statistici successivi al 2000 per tale territorio in raffronto a Provincia di Varese, Lombardia ed Italia, riguardo a demografia, lavoro, pendolarità, istruzione, abitazioni, suolo.

Dal 2016 gli Autori hanno prodotto aggiornamenti annuali parziali.

L’aggiornamento 2023, oltre alle variazioni dei dati demografici nell’ultimo anno, riguarda il raffronto decennale tra il censimento 2011 e la parte dei dati 2021 già disponibili nei nuovi “Censimenti permanenti” dell’ISTAT, e le nuove elaborazioni relative alla griglia chilometrica della densità abitativa.

 


come si vive tra-i-laghi di Varese e Maggiore

ricerca statistica 2000/15 per agenda21laghi

AGGIORNAMENTO 2023

 

Sommario:

- commento sintetico

- tabella 0 – popolazione 1861-2021

- tavoletta 0 – popolazione 1861-2021

- tabella 1 – popolazione 2021-2022

- tavoletta A – popolazione 2021-2022

- tabella 2 – popolazione 2022: incidenza stranieri

- tabella 3 – dinamica stranieri su residenti 2021-2022

- tabella 4 – popolazione 2011-2021

- tavoletta B – popolazione 2011-2021

- tabella 5 – dinamica stranieri su residenti 2011-2021

- tabella 6 – persone per famiglia 2011-2021

- tavoletta C – persone per famiglia 2021

- tabella 7 - % anziani su residenti 2021

- tabella 8 – dinamica anziani 2013-2021

- tabella 9 – abitazioni in proprietà 2021

- tabella 10 – abitazioni in proprietà 2011-2021

- tabella 11 – livelli di istruzione 2021

- tavoletta D – livelli di istruzione 2021

- tabella 12 – livelli di istruzione – dinamica 2011-2021

- tabella 13 – popolazione attiva, occupata e non, 2021

- tabella 14 – dinamica attivi 2011-2021

- tabella 15 – dinamica occupati 2011-2021

- tabella 16 – residenti pendolari giornalieri fuori comune 2021

- tabella 17 – dinamica pendolari giornalieri fuori comune 2011-2021

- griglia densità popolazione 2021 per Km2: area studio

- griglia densità popolazione 2021 per Km2: area metropolitana milanese

Allegati dalla ricerca 2015:

-       tavoletta A3 “densità popolazione ab/km2”

-       Figura 3 “Insediamenti, conurbazioni, verde”


 

COMMENTO SINTETICO ALL’AGGIORNAMENTO 2023

 

Indice:

-       premessa

-       dati decennali 2011-2021

o   popolazione residente

o   stranieri

o   persone per famiglia

o   anziani

o   abitazioni in proprietà

o   istruzione

o   attivi e occupati

o   pendolarità

-       dati annuali 2021-2022

o   residenti

o   stranieri

-       confronto dal 1861 al 2021

-       griglia di densità abitativa per chilometro quadrato

 

 

PREMESSA

 

L’aggiornamento “2023” della nostra ricerca “tra-i-laghi”, oltre ai dati disponibili relativi al 2022 (residenti e stranieri), può avvalersi della complessa transizione dei censimenti Istat dal consueto intervallo decennale (per l’appunto ricadente al 2021) alla nuova formula dei “censimenti permanenti”, che offrono già un buon pacchetto di dati disaggregati a livello comunale, per popolazione/famiglie/abitazioni, nonché per età, istruzione, occupazione e pendolarità.

Ciò consente un’ampia ri-edizione di buona parte della nostra ricerca (che si fondava sulla dinamica 2001-2011), impostata ora sul confronto decennale 2011-2021 (già anticipato nel 2022 per i dati più elementari quali la popolazione residente e la sua componente ‘straniera’), mentre il completamento ad altri fattori (quali lavoro e imprese, agricoltura, terzo settore) deve essere rimandato a quando l’ISTAT ne pubblicherà i dati.

Confermiamo inoltre il rinvio del monitoraggio sul consumo di suolo (dati I.S.P.R.A.), perché poco significativo, nella nostra area, se eseguito con cadenza annuale; e del rilevamento dei redditi dichiarati, perché falsati dall’assenza degli stipendi erogati dal C.C.R. di Ispra.

In correlazione ai risultati censuari ISTAT 2021 sviluppiamo inoltre due nuovi approfondimenti:

-       il raffronto della popolazione residente nelle attuali circoscrizioni comunali dall’Unità d’Italia (1861) all’ultimo censimento (2021),

-       l’utilizzo della nuova griglia sulla densità di popolazione formulato dall’ISTAT in una maglia regolare di lato un chilometro.

Il tutto applicato ai Comuni che nel 2015 erano in Agenda21Laghi ed ai territori già assunti come riferimento, confermando tutti i criteri metodologici della più ampia ricerca pubblicata nel 2015.

 

 

DATI DECENNALI 2011-2021

 

-       popolazione residente (tabb. 4 e 5 – tav. C)

 

Riprendiamo dal commento 2022: “Considerando l’intervallo decennale 2011-2021…, il calo complessivo della popolazione nell’Area Studio è circa di un migliaio di persone, pari all’1,3%, in controtendenza con Provincia e Regione, che presentano saldi positivi pari rispettivamente allo 1% e al 3% (mentre a livello nazionale il calo è dello 0,8%).

Nel decennio il divario tra i singoli comuni è molto più accentuato, dal calo oltre il 6% di Laveno Mombello, Sangiano, Brebbia, Malgesso e Ranco, all’incremento superiore all’1% di Leggiuno, Bardello, Ispra, Cadrezzate/Osmate, Comabbio, Varano Borghi e Sesto Calende: la rappresentazione geografia sulla tavoletta B, pur evidenziando alcune affinità di comportamento tra comuni contermini, non ci pare si presti ad una lettura di sintesi.

… le tendenze negative sono da attribuire in prevalenza allo sbilancio del saldo naturale nati-morti, affiancato da un indebolimento dei flussi di immigrazione, sia di origine straniera che nazionale.

-       stranieri

Guardando” infatti … “il raffronto decennale 2011-2021, l’incidenza media degli stranieri sui residenti nell’intera Area Studio permane circa costante (cala solo da 8,8% a 8,7%) con una polarizzazione tra l’incremento massimo di Ispra (3,4%) e lo speculare decremento del confinante comune di Ranco (-3,3%): divario locale che ci riesce difficile interpretare, forse legato alle dinamiche dei valori immobiliari.

Anche l’insieme della tavoletta non sembra suggerire un’immagine geografica significativa.

Nel contempo l’incidenza degli stranieri sui residenti è invece cresciuta a livello provinciale (0,9, avvicinandosi con 8,5 al valore dell’Area Studio), regionale (2,2%) e nazionale (2%); Milano registra un incremento del 6,2%.”

 

“…in proposito precisiamo, come ricorda frequentemente lo stesso Istat nei suoi commenti, che non è qui quantificato il fenomeno della acquisizione della cittadinanza italiana da parte di una quota di immigrati (acquisizione di cittadinanza probabilmente non ambita e non richiesta dai numerosi immigrati comunitari che gravitano attorno al Centro Comunitario di Ricerca di Ispra, così come dalla comunità romena).”

 

-       persone per famiglia (tab. 6)

 

Nel calo generale del numero di persone per famiglia, già misurato nel precedente decennio

(da 2,45 a 2,3 nell’area studio), il valore scende ulteriormente a 2,15, con un calo di 0,15 punti che risulta mediano rispetto alla gamma di Provincia, Regione e Italia (tra 0,11 e 0,20), i cui valori di arrivo restano comunque superiori a 2,2 persone per famiglia, mentre tra le entità più urbane da noi considerate sia Milano che Arona sono scese sotto il valore 2 (Milano già dal 2011, anzi risale leggermente).

All’interno dell’area vi sono rilevanti differenze, dal minimo di 2,06 a Laveno Mombello al massimo di 2,42 per Bardello.

 

 

 

 

-       anziani (tabb. 7 e 8)

 

L’incidenza degli anziani oltre 65 anni sul totale dei residenti (malgrado la maggior mortalità dovuta alla pandemia Covid-19) cresce dal 2013 nell’area studio dal 22,6 al 25,9% (+3,3%), con valori molto più alti di Provincia, Regione e Italia, che si attestano sul 23-24%, con incrementi più contenuti (da 2,0 a 2,7%).  L’incidenza al 2021 per l’area studio è vicina al valore del comune di Varese, mentre per Milano è in calo dal 25 al 22%.

Anche per questo dato è ampio il divario all’interno dell’area studio, tra il 21% di Comabbio ed il 31% di Laveno Mombello.

Rammentiamo che su taluni comuni pesa anche l’essere sede di Residenze per Anziani RSA (il che incide anche sul precedente dato del numero di persone per famiglia, ed influisce su altri indicatori): spicca quindi anche il dato di Angera, con il 30%, senza essere sede di RSA.

 

-       abitazioni in proprietà (tabb. 9 e 10)

 

L’incidenza delle famiglie che risiedono in alloggi di proprietà (sul totale delle famiglie residenti) è ulteriormente aumentata per l’area studio di 2,5 punti percentuali dal 74,4% al 77,2% (al 2001 era pari a 71,7%). L’attuale valore è quasi identico a quello provinciale e leggermente superiore alla media regionale ed a quella nazionale, che presenta però un incremento maggiore nel decennio (+4,6%). Il panorama interno all’area studio vede un minimo in Ispra (65,5%) ed un massimo in Bregano (91%).

-       istruzione (tabb. 11 e 12 e tavoletta D)

 

Considerando la somma di laureati e diplomati rispetto al totale dei residenti, la percentuale aumenta di oltre 9 punti, da 38,8 a 48,2%, e questo andamento coincide quasi con quello della media provinciale e di quella nazionale, mentre i valori medi regionali sono leggermente più alti, da 40 a 49,7%.

Il raffronto con le città segnala Varese al 55% e Milano al 60% circa.

All’interno dell’area si rileva un divario tra il 41,6% di Sangiano ed il 57,2% di Ranco.

La tavoletta D mostra omogeneità di comportamenti tra comuni contermini, con valori più alti lungo il lago Maggiore, attorno al lago di Monate e nell’area a sud-ovest, e valori più bassi lungo la direttrice ‘manifatturiera’ sul lato est, da Vergiate a Bardello e più a nord attorno a Besozzo, confermando alcune valutazioni della nostra ricerca 2015 – seguito di confronti multi-fattoriali – circa i gradienti di ‘benessere sociale’ tra sud-ovest e nord-est dell’area studio (vedi figura 4  e pagg. 7-8 del commento di sintesi 2015).

 

-       attivi e occupati (tabb. 13,14,15)

 

L’incidenza percentuale della popolazione attiva (esclusi quindi fanciulli, studenti, casalinghe e pensionati) sul totale dei residenti, che era di 51,5% al 2011, è ritornata su tale valore (51,6) dopo aver raggiunto il 53,2% nel 2011. La media provinciale, superiore di circa un punto percentuale, presenta un andamento simile, mentre la media regionale, su valori leggermente superiori, ha continuato ad aumentare di poco, e quella nazionale, su valori inferiori, è diminuita di poco nell’ultimo decennio.

Nell’area il dato 2021 oscilla tra il 45% di Laveno ed il 57% di Comabbio (la stessa polarità rilevata sul dato della incidenza degli anziani).

 

Riguardo agli occupati, occorre preliminarmente osservare che il dato del 2021, condizionato negativamente dalla pandemia, poco si presta ad un confronto decennale, tenendo conto che l’andamento dei dati annuali ed infrannuali – disponibile a livello nazionale e per grandi circoscrizioni, ma non a livello comunale – indica una tendenza alla crescita fino al 2019 e poi un brusco calo nei due anni successivi, con netta ripresa nel 2022 e nei primi mesi del 2023.

Il dato medio dell’incidenza degli occupati sugli attivi nell’area studio risulta costante tra 2011 e 2021 al 93% circa (era 95,4% al 2001), ed anche Provincia e Regione mostrano lievi ritocchi attorno a valori simili, mentre a livello nazionale si ha un recupero oltre il 2%, ma partendo da valori più bassi (da 88,6 a 90,8%).

All’interno dell’area i dati al 2021 sono abbastanza omogenei, tra il minimo di 92,1% a Cadrezzate con Osmate ed il massimo di 94,8 a Bregano.

 

-       pendolarità (tabb. 16 e 17)

 

Benché anche in questo caso il dato del 2021 possa essere condizionato negativamente dalla pandemia, l’incidenza % dei pendolari (per studio e per lavoro, fuori dai confini del proprio comune) sul totale dei residenti aumenta dal 34,6 al 38,7% (era 31,7 al 2001), con aumento maggiore di Provincia, Lombardia e Italia, ed anche con percentuale di arrivo superiore alla media provinciale e regionale, e largamente superiore a quella nazionale, che è solo del 21,8%.

Il ventaglio interno all’area resta ampio e corre tra il 30% di Sesto Calende (che è sede di scuole superiori) ed il 55% di Bregano.

 

 

DATI ANNUALI 2021-2022

 

-       residenti (tab. 1)

 

Nel corso del 2022, arrestando il declino del precedente decennio, e soprattutto dell’ultimo biennio ‘pandemico’, la popolazione residente nell’area studio ha registrato un modesto aumento, + 0,1%, a fronte di ulteriori cali demografici a scala nazionale (-0,2%)  e regionale (-0,1%), mentre la provincia di Varese risulta stazionaria. Tali esiti per la Provincia e per l’area studio, tenendo conto della permanenza generalizzata del peggioramento del saldo naturale tra nati (in diminuzione) e morti (ritornati alla ‘normalità’), sono da ascrivere ad una ripresa dei saldi migratori positivi, in prevalenza per arrivi da altre aree italiane, perché il contestuale monitoraggio sulla presenza di cittadini stranieri (vedi sotto) non indica peculiari pressioni.

Nell’ambito dell’area studio il risultato poco superiore allo zero del saldo demografico complessivo nasconde dinamiche assai diverse, dal + 2% di Ispra al -2% di Comabbio, variazioni non usuali nel corso di una sola annata, in periodi ‘normali’ (come da inizio secolo al 2018).

 

-       stranieri (tabb. 2 e 3)

 

Nel 2022 l’incidenza dei cittadini stranieri sul totale dei residenti nell’area studio si mantiene costante all’8,7%, dato simile alla media provinciale (anch’essa stabile) ed a quella nazionale, mentre a livello regionale la presenza è maggiore (11,7%); nel corso dell’anno l’incidenza è diminuita di circa lo 0,2/0,3% per Italia e Regione. Occorre però rammentare che anche l’acquisizione della cittadinanza italiana concorre a far diminuire il dato statistico sull’incidenza degli stranieri (nonché il limite del rilevamento, che comunque include solo i cittadini stranieri muniti di permesso di soggiorno e non i neo-arrivati, richiedenti asilo, ecc.).

Tra i comuni dell’area la gamma delle incidenze varia dal 4% di Biandronno e Bregano al 14,6% di Ranco e 14% di Ispra (si rammenta la rilevanza del CCR di Ispra), e la variazione annuale si apre tra il -2% di Bregano e Sangiano, e della stessa Ispra, e gli incrementi di 1,5% a Bardello e 1% a Taino.  

 

 

CONFRONTO DAL 1861 AL 2021 (tab.0 e tav.0)

 

Il confronto riguarda la popolazione residente rilevata al primo e all’ultimo censimento nazionale, nell’ambito degli attuali confini dei Comuni, gran parte dei quali è costituito dalla aggregazione (soprattutto nel 1929) di più piccole circoscrizioni comunali.

Sorvolando su alcune differenze metodologiche intercorse in questi 160 anni, che rendono impreciso il confronto, si rileva che la popolazione dell’area studio è aumentata meno di 3 volte (+175%), a differenza della Provincia di Varese (+277%) e della Lombardia (+215%), mentre il confronto con l’intero dato nazionale è improponibile, data la successiva estensione dell’Italia al Triveneto ed Lazio pontificio.

All’interno dell’area gli andamenti risultano molto differenziati, dal semplice raddoppio per il territorio di Angera (+99%) e Comabbio, alla quasi quintuplicazione di Varano Borghi (+390%), che è paragonabile ai risultati di Varese (+350%) e Milano (+400%).

Guardando la tavoletta 0, si può constatare che i casi estremi non ‘contagiano’ i comuni vicini.

Comportamenti simili all’area studio mostrano anche i territori degli attuali comuni da noi esaminati all’esterno dell’area, compresi tra gli estremi di Gavirate, che passa da 2.700 a 9.000 abitanti (+237%) e di Golasecca da 1.800 a 2.600 (+47%).

 

I territori che presentano gli incrementi minori sono per lo più caratterizzati da un forte calo (migratorio) negli anni 20 e 30 del ‘900 (calo che non si registra a scala provinciale e regionale), mentre i territori con incrementi maggiori hanno andamenti differenziati ma in prevalenza con segno positivo costante.

Per dare conto degli andamenti nei decenni, a titolo di esempio riproduciamo il grafico relativo all’attuale Provincia di Varese:

 

 

 

Considerando le gerarchie tra ‘classi demografiche’, appaiono confermate le posizioni apicali dei territori che nel 1861 avevano più di 3.000 abitanti, o quasi, e che oggi ne contano oltre 8.000: Sesto Calende, Besozzo, Vergiate e Laveno Mombello (scavalcato in graduatoria da Vergiate), mentre più fluida risulta la dinamica nelle classi inferiori: Angera passa da 2.700 a 5.400 abitanti, mentre Ispra balza da 1.900 a 5.200.

 

 

GRIGLIA DI DENSITÀ ABITATIVA PER CHILOMETRO QUADRATO

 

Questa nuova elaborazione dell’ISTAT (alla cui Nota metodologica rimandiamo), coordinata a livello europeo anche per quanto riguarda il posizionamento della ‘quadrettatura’ di lato un chilometro, consente una lettura più realistica della densità abitativa, rispetto a quella riferita ai confini delle circoscrizioni comunali (vedi in allegato la tavoletta A.3 riferita ai dati del 2011), perché legge il territorio come un ‘continuo’, seppure ‘discreto’.

Naturalmente a scala dettagliata il dato perde significato, per la casualità con cui cadono i confini dei riquadri di 1 Km2 (ad esempio includendo un pezzo di abitato costiero ed un pezzo del lago antistante), per cui ne proponiamo solo due visioni di insieme, l’una che include l’area studio con gli altri comuni esterni e l’altra estesa all’area metropolitana milanese:

-       non sono presenti nell’area studio le densità massime superiori a 5.000 abitanti per chilometro quadrato (colore blu), che invece si addensano in Milano e cintura, e compaiono isolatamente in Varese, in Gallarate nonché più aggregate a Busto Arsizio e Legnano;

-       la densità medio-alta, tra 1.500 e 5.000 abitanti per km2 (colore marrone scuro), che caratterizza varie propaggini dell’area metropolitana ed in particolare in continuità l’asse del Sempione, su di esso si esaurisce a Somma Lombardo (seppure con cunei più tenui ad ovest – valle del Ticino – e ad est) e riprende solo per punti nell’area studio (e verso Arona): Vergiate, Sesto Calende con Castelletto Ticino, Taino, Ispra, Besozzo e Laveno Mombello; è presente inoltre a Gavirate e per punti da lì verso la Valcuvia, e poi con continuità verso Varese;

-       l’insieme dell’area studio (la cui densità media si aggira attorno a 400 abitanti/km2, vedi tavoletta A.3), in questa lettura per riquadri oscilla tra il valore medio-basso (beige, ovvero tra 300 e 1500 ab/km2) e quello basso (tra ZERO e 300 abitanti/km2), con qualche sprazzo di bianco (zero abitanti) in corrispondenza delle aree centrali dai laghi ed anche di qualche estensione boschiva;

-       tale oscillazione tra densità bassa e medio-bassa, con pochi punti di densità medio-alta su una superficie attorno ai 200 km2, senza che si tratti dell’area adiacente ad un polo attrattivo ad alta densità, è una situazione poco frequente nel panorama nazionale (e ci pare confermi le ipotesi di lettura dell’area studio come “territorio semi-urbano policentrico”, di cui alle conclusioni del nostro testo del 2015).

 

Rammentando che il dato in questione è la sola densità abitativa, senza tener conto dei suoli urbanizzati ad uso non residenziale e delle seconde case, alleghiamo nuovamente la figura 3 (purtroppo di non alta qualità grafica) estratta dal Data Base Geo-Topografico della Regione Lombardia, che rappresenta invece i principali usi del suolo, evidenziando le aggregazioni urbane rispetto allo ‘sfondo’ agro-forestale.    

 

 

 

 

 

annavailati@tiscali.it

aldovecchi@hotmail.it

Fonti:

1.            Anna Maria Vailati e Aldo Vecchi – TRA-I-LAGHI – 2015 e aggiornamenti annuali - http://www.agenda21laghi.it/vivere_tra_laghi.asp

2.            ISTAT - STATISTICHE SULLA POPOLAZIONE PER GRIGLIA REGOLARE – 28 luglio 2023 -  https://www.istat.it/it/archivio/155162

3.            Aldo Vecchi – RAPPORTO ISTAT 2023 – in questo numero di Utopia21

 

 

 

 

 

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