Concordo
con la proposta del PD circa l’aumento della fascia di esenzione dall’IMU per
la prima casa (e non capisco perché qualcuno a sinistra voglia inseguire Berlusconi verso
l’esenzione completa: chi ha una casa bella e grande è giusto che contribuisca
in modo solidale, anche per correggere le distorsioni delle imposte sul reddito).
La
fascia esente (previa riforma del catasto) dovrebbe corrispondere
all’individuazione di un “minimo vitale” (concetto da riprendere per l’intero
welfare, dal reddito minimo alla sanità, fino alla elevazione del livello di
istruzione obbligatoria).
Ma
questo “minimo vitale” deve riguardare il “diritto alla casa” per TUTTI, e non
solo per la maggioranza che abita in case di proprietà: come Obama intende
farsi carico dei diritti di sorelle e fratelli gay, così la grande tribù
maggioritaria dei proprietari di casa (cui appartengo) deve preoccuparsi anche
delle sorelle e dei fratelli che vivono in affitto, subiscono sfratti (anche
per mancato pagamento delle rate di mutuo), vivono per strada; una casa
dignitosa è uno dei principali elementi di una vera cittadinanza (mi piacerebbe
che a sancirlo fosse l’Europa, oltre a preoccuparsi della concorrenza tra le
imprese).
Chi
paga un affitto per la prima casa dovrebbe poterne detrarre la spesa dal
reddito imponibile, fino al livello del “minimo vitale” (ciò servirebbe anche
come contrasto all’evasione ed ai contratti in nero, che non mi pare siano
emersi con la sola “patrimoniale secca” sui proventi delle locazioni.
E
chi un affitto per una casa adeguata non riesce a pagarlo, dovrebbe essere
aiutato dalla solidarietà pubblica, anche attingendo all’IMU; oppure vedersi
assegnato un alloggio “popolare”, il cui reperimento (tra gli alloggi vuoti) e
la cui costruzione (solo su aree urbane da recuperare) dovrebbero essere nuovamente
finanziate dalla “fiscalità generale” o meglio dallo stesso gettito dell’IMU e
delle altre imposte immobiliari, da riorganizzare opportunamente (smettendo di
penalizzare i semplici cambi di proprietà, e tassando invece correttamente il
plusvalore di fabbricati e terreni, nonché in modo incrementale il patrimonio
edilizio sfitto ed inutilizzato).
Nella
grande mobilità indotta dalla globalizzazione occorre rendere più stabile il
lavoro, e più dinamica invece la proprietà immobiliare (penso anche alla
lentezza e inefficacia delle procedure fallimentari e di divisione ereditaria,
che comportano spesso l’abbandono e degrado degli immobili oggetto di vertenza,
mentre si potrebbe spostarne gli esiti finali sui controvalori monetari, e re-immettere
rapidamente i fabbricati nel “mercato” o
comunque in virtuosi circuiti di utilizzazione).
Sesto Calende, 26-01-13
Aldo
Vecchi
IL TEMA E' APPROFONDITO NELLE "PAGINE" DI QUESTO BLOG, PARTE QUARTA DEL SAGGIO "SULLA SOSTENIBIITA' URBANA (AL TEMPO DELLA CRISI)"
I COMMENTI PUBBLICATI SONO PERVENUTI COME E-MAIL
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Caro Aldo,
RispondiEliminaUn piccolo contributo dopo aver visto il sistema "America" quanto a case, imposte etc.
- in USA la casa e' sottoposta ad una tassazione molto forte: e' su base contea, ma su ciascuna casa si paga annualmente circa il 2% (alcune contee l' 1% altre il 3% ) del valore COMMERCIALE dell'immobile
- il valore commerciale e' aggiornato annualmente sulla base del valore a cui vengono effettuate le transazioni acquisto / vendita nella zona (nota: le sono sono molto più omogenee quindi e' più facile avere valori di riferimento)
- il valore commerciale di tutti gli immobili e' PUBBLICO e ciascuno può sapere quanto ciascun immobile paga/ha pagato di tasse
- le tasse sulla casa sono indipendenti dal reddito anzi, quanto pagato e' detraibile dalle tasse federali (ovvero chi ha redditi detrae, chi non ha redditi paga e basta)
- non sono previste esenzioni (reddito/scopo etc)
- la tassa sulla casa e' indipendente dai servizi ricevuti, ovvero si paga separato per tutte le utilities
Risultato: una casa del valore commerciale di 300.000 euro genera una tassa di circa 6.000 euro / anno (9.000 euro / anno in Florida dove lo sviluppo e' più impetuoso e ai devono costruire le infrastrutture).
Altro sulla casa:
- i contratti in affitto in nero in America NON esistono semplicemente perché:
A- chi ha una casa in affitto puo detrarre le spese solo a fronte della dichiarazione del relativo reddito all'affitto (= se non dichiari l'affitto, non detrai e finisci per pagare più tasse di quelle che avresti pagato se lo avessi dichiarato)
B - chi paga e' costretto a dichiararlo perche al contrario non potrebbe ottenere alcun servizio, inclusa la patente. No prova di pagamento, no servizi
--> tutto si basa sul conflitto di interessi: dichiaro perché ci guadagno, se non dichiaro ci perdo
- per acquistare una casa sotto procedura fallimentare (anche i singoli cittadini possono fallire) ci vogliono 12-18 mesi, e le perdite di valore sono accollate al proprietario (la banca vende, prende i soldi ma non perdona l'eventuale mutuo che rimane dopo la vendita)
- personalmente ringrazio il modello italiano, perché io, proprietario di casa in Italia affittata regolarmente, pago il minimo in italia semplicemente perché in italia ho solo quel reddito... Non e' pazzesco?? Basare le tasse sul reddito Non funziona. Troppe scappatoie legali per non far figurare il reddito
concordo in linea teorica su tutto perchè condivido il principio, ma a maggior ragione dopo i cinque anni passati come assessore alle politiche sociali, credo sia questa la direzione in cui dobbiamo andare-
RispondiEliminai.
Ti ringrazio per le riflessioni, che condivido in pieno.
RispondiEliminaSaluti: Alfredo Castiglioni
si
RispondiEliminami piace sia l'aumento della fascia di esenzione (io legherei comunque l'IMU al reddito), sia la questione (che si affronta poco) dell'affitto
JIMMY
Grazkie Aldo per il prezioso "contributo".
RispondiEliminaCiao.
Federico
ciao Aldo innanzitutto auguri di buon anno e grazie per le tue preziose osservazioni
RispondiEliminaPenso che sia necessario conoscere a fondo chi gestisce le famose ALER e come gestiscono il loro patrimonio Qui ad arona abbiamo l'ex casa di riposo di ple N. Sauro abbandonata a se stessa una ver vergorna per la città e le amministrazioni comunali che hanno fatto il triste affare : ABBIAMO PER UNA PARTE DEL PARCO E UNA STRUTTURA in pieno centro città . ci sentiamo Renato
Non so bene con chi sono d'accordo l'individuma più che di casa parlerei di diritto all'abitazione. Chissà perché proprio gli Architetti non hanno proposte in merito o forse qualcuno le ha fatte ed io mi sono distratto.
RispondiEliminaMolto spesso le proposte passate mi sono sembrate astratte: in effetti sotto un unico slogan che potrebbe unire destra e sinistra ritengo che esistano cose molto diverse o comunque poco correlate al concetto di giustizia ed equità.
Ritengo che uno dei doveri della sinistra sia quello di precisare in cosa consista il diritto alla casa o abitazione anche a rischio di sembrare schnei loro periodi morti?riteri in parte già definiti ma con altre finalità.
Parliamo di Mq2, qual'é lo "standard" a cui ha diritto un individuo ?
Sistemiamo le rendite catastali anche con il ricorso a misure straordinarie; perché non utilizzare gli studenti di Architettura nei loro tempi morti ?
Interpolando i due valori o su bas astratta o su medie nazionali avremo dei valori medi. Utilizzando questo valore medio su o giù otterremo una sorta di cursore che il governo potrà usare finalmente come "scelta politica". In altri termini finalmente avremo uno strumento "equo" che il governo potrà spostare in alto o in basso a secondo delle sue scelte di politica economica. questo strumento é interessante anche perché può essere applicato agli affitti tema in cui é fondamentale l'edilizia popolare. Ricordo sempre un viaggio in Olanda nel '68. Lì l'edilizia popolare era roba da leccarsi i baffi.
E'solo uno schemino ma penso che funzioni ! Il resto sono chiacchere o tuttalpiù solo buona volontà.
Buon Anno
Folco
Grazie per aver condiviso con noi la sua opinione. Purtroppo siamo un gruppo di volontari che non sempre riescono a rispondere velocemente alla email. Ci scusiamo per questo.
RispondiEliminaLe inviamo il link al programma del PD. E' stato posto in particolar modo l'accento sulla questione del lavoro: primo punto di un prossimo governo a guida PD sarà infatti ridurre drasticamente il costo del lavoro per incentivare le assunzioni e la creazione di nuove imprese. Insieme a molti altri provvedimenti di importanza fondamentale per il nostro Paese tra cui la proposta di togliere l'Imu per le fasce più basse di reddito.
http://www.partitodemocratico.it/Allegati/il-programma-dei-democratici-e-dei-progressisti.pdf
Continui a seguirci e se desidera a farci avere i suoi commenti e/o suggerimenti.
Cordialmente,
La Redazione
SEGRETERIA DI BERSANI
RispondiEliminaCaro Aldo,
intanto davvero grazie per il contributo di proposte che ci trasmetti e che non mancheremo di condividere con il nostro Dipartimento Infrastrutture che segue nel dettaglio le politiche per l'abitare.
Siamo pienamente convinti che la questione della casa, da sempre centrale, rivesta un'importanza ancora maggiore in una fase di crisi come questa. Anche da questa consapevolezza nasce la nostra proposta sull'IMU caratterizzata dal criterio della progressività.
Certo il tema non si esaurisce quì, c'è la difficoltà di chi deve far fronte al mutuo e un mercato degli affitti ancora "selvaggio", nonostante il recente esperimento della cedolare secca.
Molte famiglie, soprattutto giovani, sono in grave difficoltà: non riescono a comprare casa, a pagare l'affitto, a estinguere il mutuo o ad accedere alle case popolari. Il PD rilancerà il mercato degli affitti, tra l’altro dando vantaggi fiscali a chi metterà sul mercato le abitazioni a prezzi calmierati. Siamo contrari a consumare altro territorio. Per questo metteremo al centro la manutenzione e la trasformazione del patrimonio esistente, compreso quello pubblico.
La questione dell'Imu è solo il punto di partenza, forse anche il più diretto da cui partire trattandosi di una misura esistente da rivedere (come oltretutto il Pd già chiese al governo Monti al tempo della formulazione del provvedimento).
buongiorno Aldo,
RispondiEliminala ringrazio per averci inviato la sua riflessione, anche se l'IMU non è fra i temi principali trattati dal nostro Forum.
Cordiali saluti,
la redazione
SALVIAMO IL PAESAGGIO
Grazie Aldo per avere posto alla mia attenzione queste tue considerazioni e proposte, molto condivisibili.
RispondiEliminaIn questo periodo come potrai bene immaginare la mia agenda è ricca di incontri e ho la grande occasione di potere parlare con molte persone, i temi che tu poni sono di assoluta concretezza ed attualità, mi sono sicuramente d'aiuto nel fornire elementi e risposte ai cittadini che sto incontrando.
Grazie
Maria Chiara Gadda