di ANNA MARIA VAILATI E ALDO VECCHI
Gli scriventi hanno condotto nel 2015 una ricerca estesa ad un territorio (che include i 16 comuni allora aderenti ad “Agenda21Laghi”) compreso tra Verbano e lago di Varese, da Vergiate a Laveno, lavorando principalmente sui dati dei censimenti ISTAT 2010-2011 e del rapporto ISPRA 2015 sul consumo di suolo.
La ricerca denominata
“tra-i-laghi” – integralmente consultabile all’indirizzo http://www.agenda21laghi.it/vivere_tra_laghi.asp - si compone di tabelle, grafici, cartine
tematiche e commenti ed elabora i principali dati statistici successivi al 2000
per tale territorio in raffronto a Provincia di Varese, Lombardia ed Italia,
riguardo a demografia, lavoro, pendolarità, istruzione, abitazioni, suolo.
Le tendenze identificate non
sono omogenee all’interno dell’area e lo studio delle differenze consente di
ipotizzare letture sulle aggregazioni territoriali dei fenomeni di maggior o
minor benessere sociale e sui rapporti con l’area metropolitana milanese/lombarda.
Nel 2016 gli Autori hanno
prodotto un aggiornamento sui soli dati demografici, aggiornati al 2015 (sempre
consultabile sul suddetto sito), ed ora propongono un ulteriore aggiornamento
sui dati fino al 2016, con uno specifico raffronto 2016-2011, considerando tale
intervallo quinquennale come ricadente a metà del periodo tra i due censimenti
2011 e 2021.
Sommario:
- commento sintetico
- tabella 1 – popolazione 2015-2016
- tavoletta popolazione 2015-2016
- tabella 2 – movimenti demografici 2016
- tabella 3 – popolazione 2011-2016
- tavoletta popolazione 2011-2016
nb: per consultare tabelle e tavolette si rimanda al sito http://www.agenda21laghi.it/vivere_tra_laghi.asp
Con riferimento alla ricerca “tra-i-laghi”, come
già nel 2016, abbiamo ritenuto sviluppare un nuovo aggiornamento sui dati
demografici, aggiungendo il confronto tra la popolazione residente a fine 2016
(01 gennaio 2017) e quella di fine 2015 (nonché, essendo arrivati a metà del
decennio inter-censuale, tra 2016 e 2011), sempre applicato ai comuni che nel
2015 erano in Agenda21Laghi ed ai territori già assunti come riferimento,
confermando tutti i criteri metodologici della più ampia ricerca pubblicata nel
2015.
Il calo della popolazione a livello nazionale nel
corso del 2015 (ripetuto, in misura minore, anche nel 2016), aveva suscitato un
ampio dibattito, sia tra gli specialisti che nella pubblica opinione, per i
suoi diversi aspetti, che qui brevemente rievochiamo:
- la
diminuzione del numero dei residenti di nazionalità italiana, non più
compensato dagli stranieri, che erano aumentati in misura assai ridotta, in un
quadro complessivo di aumento delle emigrazioni (sia di italiani che di
stranieri)
- i
connessi fenomeni di calo delle nascite ed invecchiamento della popolazione,
affiancato nel solo 2015 da un inedito aumento della mortalità (senile).
Anche per la nostra area-studio di 23 comuni (di
cui 16 allora inclusi in Agenda21Laghi) il biennio 2015-2016 (vedi tabella 1
allegata, con annessa tavoletta, e aggiornamento 2015) rappresenta un periodo
di svolta verso una tendenza alla diminuzione della popolazione, dopo il
decennio 2001-2011 di generalizzato e vivace aumento (in media dell’1% annuo)
ed un periodo di transizione (2012-2014) con dati alterni nei singoli comuni,
ma comunque con esito finale positivo per l’area in esame (+ 0,8%).
La diminuzione complessiva per l’area, nel
biennio, è di circa 700 abitanti, su 86.000, pari allo 0,8%, superiore quindi
alla diminuzione media nazionale, che è solo dello 0,3%, ed a fronte di una
situazione ancora positiva per l’intera Lombardia e soprattutto per il comune
di Milano, e quasi stazionaria invece per la Provincia e per il comune di
Varese; tra i Comuni esterni considerati, solo Somma Lombardo mantiene un saldo
positivo costante.
Nel raffronto tra 2016 e 2015, tuttavia, il
decremento complessivo risulta attenuato.
I 100 abitanti perduti nel 2016 (vedi tabella 2),
infatti, risultano come differenza tra gli oltre 300 persi per il saldo
naturale negativo (numero dei morti superiore ai nati) e l’afflusso di circa
200 dal saldo migratorio (numero degli immigrati superiore al numero degli
emigrati, diversamente che nel 2015).
Si conferma comunque un allarme per la salute
demografica (e socioeconomica?) dell’area, tornata poco sopra la popolazione
totale del 2012.
Confrontando l’andamento demografico complessivo
dal censimento del 2011 a fine 2016 nei singoli comuni dell’area, si rileva una
situazione frastagliata, con tendenze positive nella fascia centrale tra Ispra
e Biandronno, nonché a Sesto Calende, ed alcuni casi di maggior calo, come
Vergiate, Comabbio, Brebbia e Sangiano, tutti diminuiti di oltre il 2%, come
meglio specificato nella tabella 3 e nella tavoletta connessa.
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