mercoledì 18 febbraio 2015

DEBALTSEVO

Poiché la Signora Merkel ha scelto di metterci la faccia nella trattativa tra Ucraina e Russia, anziché lasciare il campo ad una qualunque Mogherini, capisco che  abbia sottaciuto per saggio opportunismo il destino della Crimea, ma non mi pare accettabile che l’accordo di Minsk abbia trascurato di definire le modalità del cessate il fuoco nella sacca di Debaltsevo, che poteva essere smilitarizzata o almeno evacuata dagli Ucraini (se sono comunque in questa fase i perdenti), senza ulteriori umiliazioni e spargimenti di sangue.

2 commenti:

  1. PERVENUTO VIA E-MAIL:
    non mi esprimo sui torti o le ragioni in Ucraina, ma alcune cose su questa crisi bisogna pur dirgliele agli americani: era proprio il caso di allargare la nato fino a Kiev, schierare missili nucleari nei paesi ex satelliti di Mosca, stanno facendo quello che hanno fatto con la Jugoslavia, solo che la Russia e un'altra cosa e il mondo è un po cambiato, anche se gli americani che sanno solo menare le mani, esportare la democrazia a suon di bombe e droni, non se ne vogliono fare una ragione; loro sono l'impero, ma non inparano né conoscono la storia.
    E poi francamente a me piace poco Putin, ma ancor meno i saluti e le bandiere neofasciste, dei democratici ucraini.
    T.C.

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    1. sul post URSS e post-Yugoslavia, ci sarebbe da riflettere anche sull'esplosione delle questioni nazionali nel post-comunismo, che le ha assopite e soffocate, ma ha così anche ingigantito i precedenti odii e conflitti (che bravi invece, forse anche perchè costretti, De Gasperi e Gruber per il Sud-Tirolo).
      Ciao
      Aldo

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