Avere dei nemici dichiarati e che
dichiarano di voler sterminare o assoggettare il resto del mondo, come gli
Jihadisti dell’ISIS, è molto imbarazzante per la coscienza pacifista che con
pazienza molti di noi si sono formati negli ultimi decenni, di guerre fredde o
lontane o apparentemente altrui, oppure in cui ci sentivamo vicini ai più
deboli delle parti in conflitto.
Ma questi inimicizia non l’abbiamo
scelta, né si rivolge solo contro il sistema di potere occidentale, verso il
quale abbiamo manifestato, molti di noi, dissenso od addirittura antagonismo:
il fondamentalismo islamista dell’ISIS, di Boko Haram e simili è micidialmente
ostile ai fondamenti illuministi della civiltà europea, non contempla
miscredenti buoni, e lo dimostra con il trattamento crudele riservato anche agli
stranieri catturati tra i cooperanti ed i giornalisti non allineati.
Perciò proviamo paura e desiderio
di difendere le nostre libertà civili (nonché quel tanto di femminismo a fatica raggiunto) dal terrorismo
e da tutte le possibili forme della “guerra santa”: a maggior ragione quando il
nemico colpisce a Parigi e a Copenaghen, oppure scorrazza sulle sponde del
Mediterraneo.
Percorsi non-violenti non sembrano
applicabili, e comunque non utili nel breve periodo, e si finisce per
apprezzare, oltre alle operazioni di polizia, la stessa guerra guerreggiata,
sia pure con molti se e molti ma: con la
copertura dell’ONU, mandando avanti gli altri (ad esempio gli egiziani e/o altri
libici in Libia), “limitandosi” a bombardare.
Vengono anche altri “cattivi
pensieri”, e cioè che siano più efficaci strumenti “non convenzionali”, quali
quelli sempre usati dai servizi segreti delle grandi potenze, e da molti di noi
finora disprezzati e condannati.
PERVENUTO TRAMITE E-MAIL:
RispondiEliminaa proposito di disagi pacifisti, e fondamentalismi vari, per qualche secolo l'occidente con in testa i democraticissimi USA, ha seminato in tutto il resto del mondo vento, ora raccoglie la tempesta.
non dimentichiamo chi ha letteralmente spazzato via nel medio oriente, i gruppi dirigenti laici e progressisti, che oggi sarebbero veramente una carta importante da giocare, chi ha sterminato la sinistra nazionalista palestinese, chi ha pulito etnicamente dal libano il partito comunista, chi ha finanziato i talebani afgani che oltre a tagliare le gole dei soldati russi, si sono dedicati con altrettanta ferocia a sterminare la società civile, in particolare insegnanti e donne troppo libere.
aldo io non so come si puo rispondere alla tempesta che si è scatenata, non ho mezzi e conoscenze per rispondere, ma una domanda a chi può rispondere la farei, che differenza c'è, tra il califfato mussulmano e la repubblica democratica dei narcos messicani, mi sembra che usino i stessi sistemi feroci, pero i primi sono mostri, degli altri nessuno ne parla anzi vanno bene: ammazzano comunisti.
T.C.
circa le responsabilità millenarie degli occidentali, concordo (e ne avevo parlato ampiamente nei precedenti testi sull'argomento, e solo per questo non mi sno ripetuto); non vedo molto l'analogia con i narcos messicani (e dintorni), ugualmnete detestabii (e poco denunciati), perchè l'ISIS&Co sono propriamente una espressione totalitaria (assoggettare tutti i diversi), mentre le mafie, anche quando spedroneggiano in un territorio, mantengono la loro natura parassitaria, per cui non tendono ad assimilare i diversi (e gli altrove), bensì a dominarli lasciandoli formalmente in piedi, perchè e finché producono ricchezza da succhiare
Elimina