Ho letto, ma non sto a recensire nel dettaglio,"Non c'è alternativa: Falso!" di Salvatore Veca, (Laterza, 2014) perché mi è sembrato essenzialmente una elegante tautologia del concetto espresso nel titolo: attraversando un continuo tessuto di citazioni colte, Veca sostiene giustamente che l'attuale sistema di potere e connesso pensiero unico molto si sorreggono sulla convinzione che non ci siano alternative (convinzione di soggetti che sono convinti e di soggetti che riescono a convincere il resto della società).
Veca ritiene che sia fondamentale iniziare a pensare che le alternative siano possibili.
Anch'io lo considero necessario, ma - mi sembra -alquanto non sufficiente.
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sabato 7 febbraio 2015
VECA E LE ALTERNATIVE
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RispondiEliminaCiao. Sicuramente No molti dei loro comodini sono (sgombri) noto pesce azzurro. Sai Aldo che per tanti dei Parlamentari non sono avvezzi a pensare, peggio ancora non sanno assolutamente che è esistito CARTESIO. Abbraccio grande e Buona serata.
P.B.
leggo sempre con attenzione le recensioni che tu fai dei libri che leggi, ........., io di Veca non ho mai letto molto e mi riprometto di leggerlo, detto questo, la cosa che mi fa ridere tra me e me, quando leggo i tuoi post, ......., è il pensiero di un Renzi o di un Civati, che abbiano letto non dico Marx, ma almeno Gramsci, di un Di Nattista che sappia almeno chi sia Naomi Klein, di Vendola che sappia a memoria alcuni passi di stato e rivoluzione, per non parlare di Salvini, che credo che tra lui e la cultura e i libri, ci sia una contraddizione antagonista; ti giuro il solo pensiero mi fa morire dal ridere.
RispondiEliminama te li ricordi che fior di intellettuali erano i dirigenti della sinistra, penso a Panzieri, Morandi, Trentin, lo stesso Togliatti.
E' proprio vero un mondo è finito, la cosa bella è che dicono che i compagi greci e spagnoli leggano, e forse e per questo che la sinistra in quei paesi, non ha percentuali da schedina del totocalcio come in italia.
hasta T,C,