Pare che anche per Grillo, il quale invece si dice rivoluzionario,
“il MoVimento è tutto” (infatti sono
più importanti le regole del MoVimento che non la scelta tra Grasso e Schifani):
ed il fine?
Nel frattempo tratta i “suoi” senatori più o meno come Lenin
trattava il suddetto “rinnegato Bernstein”; speriamo che la tragedia si ripeta
in farsa.
pervenuti via e-mail
RispondiEliminaLa libertà di ogni candidato di potersi esprimere liberamente in Parlamento senza chiedere il permesso a nessun capo bastone sarà la sua vera forza. Il M5S vuole che i cittadini si facciano Stato, non che si sostituiscano ai partiti con un altro partito. I partiti sono morti,organizzazioni del passato, i movimenti sono vivi. Oggi i parlamentari sono soltanto dei peones che schiacciano un pulsante se il capo, che li ha nominati, lo chiede. Non sono nulla, solo pulsante e distintivo.
BEPPE GRILLO - comunicato n. 45, 11.08.2011
Rob.
pervenuto tramite e-mail
RispondiElimina----sono anch"io del parere che grillo abbia atteggiamenti leninisti ed piena contraddizione con quanto va predicando,ma ciò non mi stupisce più di tanto perchè anche tanti altri leaders di destra o di sinistra predicano bene ma spesso il comportamento reale è ben diverso dalla teoria
G.