domenica 31 marzo 2013

TONNO

Il Movimento5Stelle, che pare interessato solo a scoprire il funzionamento della ”scatola di tonno” del Parlamento, sta di fatto contribuendo a buttare tutto il contenuto, che non sono però solo i vituperati partiti, ma tutti i poveri tonni, cioè imprese, salari, pensioni, risparmi: la carne viva degli stessi “cittadini” che il Movimento pretende di rappresentare in esclusiva, esibendo a parole una vocazione “maggioritaria” (o totalitaria – vedi mio POST del 13 marzo) ma dimostrando di fatto una modesta vocazione “minoritaria” (a noi il COPASIR …), che mi ricorda i marxisti-leninisti degli anni ‘70.

Tra i commentatori e gli interlocutori politici (gli uni e gli altri non sempre disinteressati), si è diffusa una ampia indulgenza verso il M5S, elogiandone la portata innovativa, la rappresentatività dei giovani e degli esclusi, la sensibilità ad alcuni temi anti-privilegi ed ambientalisti.
C’è del vero, e sarebbe errato non tenere conto dialetticamente di questi aspetti, agitando il fantasma del “fascismo”.

Però (intanto che noi tonni finiamo ancor più costretti nelle strettoie della tonnara della crisi), non mi pare proprio il caso di blandire più di tanto il M5S, senza porsi alcune domande fondamentali, e cioè qual’ è la contraddizione principale del mondo di oggi, secondo loro (tra partiti e cittadini, sembrerebbe) e qual è invece secondo ognuno di  noi altri poveri tonni (secondo me è quella tra il finanz-capitalismo - che include le élites imprenditoriali nostrane, ma con i conti all’estero – e la grande massa dei lavoratori sfruttati e dei disoccupati sfruttabili).

Se il divario di visione è così ampio, qualche cosa si potrà anche fare insieme al M5S, ma senza trascurare una strenua battaglia di principio su cos’è e cosa non è la democrazia (a partire da casa Grillo: c’è molta più democrazia – ad esempio - nella elezione di Boldrini e Grasso che nella auto-nomina di Grillo e Casaleggio), e su quali sono gli interessi forti da contrastare, compresi quelli dei miliardari (incluso Grillo).
Senza difendere i difetti dei vecchi partiti, ritengo che  gli elettori del centro-sinistra dovrebbero mobilitarsi attivamente (sul web, nelle piazze, ovunque possibile), invece di appiattirsi come spettatori impauriti, rivendicando la propria storia, la nostra visione tollerante e pluralista dei conflitti sociali e – non da ultimo – il  diritto a non essere insultati quotidianamente dai capi del M5S (e - a giorni alterni - da Berlusconi e i suoi).

3 commenti:

  1. PERVENUTO TRAMITE E-MAIL

    Sì, infatti i risultati politici più importanti dei 5stelle mi sembrano
    i seguenti: 1) aver preso un mucchio di voti, 2) aver regalato la
    Lombardia a Maroni morente, 3) boicottare un cambiamento per punti
    proprio nel momento in cui ce ne sarebbero straordinariamente le
    condizioni e le urgenze, 4) fare di tutto per arrivare alle elezioni
    anticipate a favore di Berlusconi. Non brillante, direi. Hanno dentro un
    vizio genetico vagamente affine a quello che attraversa il PD e che l'ha
    reso afono nelle ultima elezioni (mentre adesso dice qualcosa, ma con
    strappi interni): anche i 5stelle sono composti di destra e sinistra e
    devono far finta di essere un unico movimento, come il PD deve far finta
    di essere un unico partito.
    Credo che nel 5Stelle l'arroganza autoreferenziale ha il ruolo di
    nascondere la sua doppiezza congenita e l'inconcludenza che ne deriva,
    costringendolo ad affossare la proposta finalmente di contenuto di
    Bersani. Se l'accettassero, subirebbero uno scoppio interno. Tutto molto
    "politicante".
    S.

    Aggiungo un tocco "antropologico": una delle funzioni inevitabili delle
    istituzioni politiche esplicite è quella del "capro espiatorio". Il
    fenomeno è riassunto nella formula "piove, governo ladro". Le
    responsabilità dei partiti sono vere e arci-note, ma non sono le cause
    principali. Però è tipico del populismo quello di nascondere dietro i
    capri espiatori istituzionali i problemi e le responsabilità di fondo.
    E' proprio quello che fa 5Stelle, come dice Aldo.
    D'altra parte, l'uso dei "capri espiatori" nelle crisi è un classico,
    specie nelle tradizioni eversive della destra.



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    ALDO VECCHI02 aprile 2013 18:47
    PERVENUTO TRAMITRE E-MAIL

    "ROTTURE"

    concordo con. quanto tu hai scritto.

    vorrei però sottoporre alla tua attenzione alcune mie riflessioni, a proposito del nuovo che avanza.

    navigando sul web nei siti di musica mi sono imbattuto in qualcosa che per me e stato illuminante; i fatti:

    un tizio che chiameremo x carica un video musicale di ivan graziani che è un cantautore degli anni 70 ormai deceduto, la canzone si intitola "lugano addio", e se non la conosci narra di un amore di un giovane proletario del sud con una ragazza di como, non e' l'inno anarchico per intenderci, ma la ragazza che è anarchica e figlia di un partigiano la canta sempre e il giovane venuto dal sud insieme ai ricordi del suo paese impara oltre all'amore le storie di lotta partigiana e di contrabbando.

    tutti i commenti sotto quel video sono del tono di viva la resistenza, viva l'anarchia, e via di questo passo.

    il bello come spesso viene in ultimo, lo stesso tipo che ha caricato il video, il signor x, si inbestialisce e scrive irritato che quella canzone non centra niente con la resistenza e i commenti sono sempre dei soliti rompipalle dei comunisti.

    allora ricapitoliamo o il signor x e un emerito inbecille che non capisce quello che ascolta, oppure e' come penso io, che il signor x e' il prodotto di venti anni di spoliticizazione di massa provocato dall'egemonia culturale del berlusconismo, e la conseguenza della sconfitta prima che nelle urne nella società a livello culturale

    questo signor x e' uno che molto probabilmente ha votato grillo e prima votava lega, perche' sono tutti ladri, perchè padroni a casa nostra e castronerie del genere

    la sinistra non ha saputo evitare, ne ha costruito un argine di fronte ad un attacco che le forze reazionarie hanno portato la dove lei era molto forte e le conseguenze sono oggi sotto i nostri occhi

    hasta siempre T.

    CARO T.
    AGGIUNGO CHE IL BUCO LASCIATO DALLA SINISTRA SULLA STORIA E' FORSE MENO PEGGIO DEL BUCO CHE ABBIAMO CREATO NON PROSPETTANDO NESSUN FUTURO
    ALDO

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  2. PERVENUTA TRAMITE E-MAIL
    caro aldo , credo di capire che tu non sei molto d'accordo sul fatto che io giudico in modo netto di destra cinque stelle, allora vorrei precisare meglio il mio pensiero. cominciamo col dire che faccio una netta distinzione tra i capi della setta, e la galassia che siede in parlamento, in cui - è li da vedere - c'è di tutto, - e naturalmente anche sui cittadini che hanno votato la setta, ma andiamo con ordine.

    i voti, se è vero che molti arrivano da elettorato di sinistra, altrettanti ne arrivano dalla destra; non sono un sondaggista nè un matematico ma dove sono finiti i voti che mancano alla lega, e quelli dell'estrema destra che è praticamente scomparsa, e non credo per fermarsi qui; che questo elettorato sia campione di pogressismo: ad arona per fare un esempio la lega ha perso 10 punti e non sono andati nè al pd nè al pdl.

    io credo che la setta di grillo si inserisca in un più vasto movimento di destra che si sta affermando in europa, in olanda per esempio, in finlandia e in molti paesi del nord europa, e una destra diversa da quella che siamo abituati a vedere, quella fatta di fasci e svastiche, di integralismo cristiano, contro l'aborto e via cantando, ma bensì una destra moderna: le posizioni di questa destra sui gay donne e diritti sono molto probabilmente più a sinistra di gentiloni e la cosiddetta componente cattolica del pd, ma si alimenta con benzina ovviamente a secondo della nazione, come no all'euro, antiislamismo, europei del sud fannulloni, fare due europe una di virtuosi e l'altra di straccioni, le loro posizioni sulla economie verde le potrebbe sottoscrivere anche bersani e vendola e altro ancora, la destra di le pen in francia cerca un avvicinamento a grillo non perchè vuole strumentalizzarlo ma perchè a capito molto di più -a mio giudizio - di molti nostri commentatori, infatti il fronte nazionale francese ha abbandonato il vecchio armamentario nostalgico e si sta muovendo in questa direzione.

    questo come vedi il motivo per cui io giudico complessivamente di destra il fenomeno della setta di grillo.

    poi e chiaro che perd ogni azione c'è una reazione, le primarie di roma che hanno dato vincitore una persona come marino portatore di una sana radicalità democratica fanno ben sperare. poi come diceva il montanelli i d'alema passano, in questo caso i bersani, ma i comunisti o i loro eredi restano, e sai perchè, perchè al mondo ci saranno sempre i ricchi e i poveri quelli che hanno i tutti i diritti e quelli che non ne hanno, ci saranno sempre le ingiustizie e per combatterle ci vuole la sinistra fatta di uomini e donne in carne e ossa e intelligenza, e poi perchè no una grande bella bandiera rossa-
    hasta siempre T.
    CARO T.
    CHE IL M5S SIA AMBIGUO, COMUNQUE NON "DI SINISTRA" E OGGETTIVAMENTE AUTORITARIO E PERICOLOSO (PER LA SUA STRUTTURA "NON-STATUTARIA") LO VEDO, E VEDO ANCHE IL CONTESTO EUROPEO, CHE PERO' NON BASTA A CONNOTARE IL FENOMENO ITALIANO.
    LE QUESTIONI A MIO AVVISO SONO 2, A PRESCINDERE DA QUANTO IL M5S RISULTI O MENO DI DESTRA:
    - CHI E' IL NEMICO PRINCIPALE (GRILLO O BERLUSCONI O IL FINANZ-CAPITALISMO) E CON CHI CI SI PUO' ALLEARE TATTICAMENTE NELLA GUERRA TRA I "3 RE" (DI MAOISTA REMINISCENZA)
    - QUNATO SI RIESCA A FAR RINASCERE, NEI FATTI E NON NEI NOMI, UNA SINISTRA ADEGUATA A QUESTA DIFFICILE FASE, CONTRO TUTTI I NEMICI, PRINCIPALI E SECONDARI (OBBLIGANDOSI A CHIAMARE SE STESSI "DI DESTRA" PERCHE' CONTRAPPOSTI AD UNA VERA SINISTRA).
    CIAO
    ALDO

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  3. errata corrige nella precedente risposta a T.
    QUNATO -> QUANTO
    OBBLIGANDOSI -> OBBLIGANDOLI

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