venerdì 22 febbraio 2013

DELLAVALLE: L'ECOLOGIA TRA SOGGETTIVITA' E FONDAMENTALISMO


Sergio Dellavalle, nel testo di Autori Vari  “Un futuro amico. Sostenibilità ed equità”
a cura di Laura FREGOLENT e Francesco INDOVINA (2002)  Milano: Franco Angeli

rileva il diverso approccio tra chi, per orientare e giustificare l’agire umano, parte dalla soggettività (antropocentrismo) e chi invece rimanda ad un ordine naturale di valore autonomo (fisiocentrismo):

o   la filosofia moderna e la concezione illuministica della società, che si fondano sulla soggettività e sulla relatività del sapere,  vengono accusati dagli ecologisti di essere corresponsabili del degrado ambientale (utilitarismo economicista),

o   il pensiero ambientalista, partendo da una visione complessiva della natura, di cui l’uomo  è solo una parte, tende però a imporre una  concezione assoluta dell’etica ecologista, che rischia di prevaricare la libera dialettica tra i soggetti sociali (fondamentalismo simile a quelli religiosi e che talora assume aspetti passatisti/reazionari),

o   parte della ricerca filosofica contemporanea tuttavia tende a superare questa contraddizione, pur confermando i dubbi soggettivisti e relativisti su ogni forma di conoscenza scientifica, mediante l’estensione del concetto di umanità a tutti gli uomini presenti e futuri, ed ai loro bisogni non solo materiali ma anche spirituali, tra i quali anche la ricerca di una buona armonia con gli altri esseri viventi e con l’intero mondo naturale esterno all’uomo.

Sono rilevanti le conseguenze di tale dibattito al di fuori dell’ambito strettamente filosofico, quando si tratta di stabilire nel concreto fini e mezzi dell’agire umano, dalla produzione al consumo, e soprattutto negli spazi della decisione politica, con riguardo alle sue motivazioni, legittimazioni e modalità di convinzione delle maggioranze e di organizzazione del potere
 
PER UN INQUADRAMENTO PIU' AMPIO, VEDI ANCHE, IN QUESTO BLOG, "PAGINE - PARTE 1^"

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